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Tuesday, July 25, 2006

Bobo Craxi si dimetta

Il sottosegretario che parla a vanvera

Roberto Punzo, il capitano dell'Esercito italiano ferito gravemente nel sud del Libano, non è stato colpito soltanto dalle schegge di una granata, ma anche da «un colpo di arma portatile proveniente dalla parte di Hezbollah», come ha riferito lui stesso a chi ha avuto modo di parlargli dopo l'incidente, avvenuto domenica, e l'operazione a cui è stato sottoposto ad Haifa.

Definitivamente smentite, dunque, le affrettate conclusioni cui era giunto il sottosegretario agli Esteri Bobo Craxi, che, attribuendo già nelle prime ore la responsabilità dell'episodio all'esercito israeliano, aveva fatto infuriare l'ambasciatore israeliano in Italia, Ehud Gol, il quale aveva definito «totalmente sbagliate» le dichiarazioni del sottosegretario, aggiungendo che prima di parlare «avrebbe fatto meglio a verificare direttamente con l'Unifil come sono andati i fatti». In effetti, già poco dopo il ferimento, il portavoce della missione Onu per la quale lavorava Punzo, Milos Strupar, attribuiva la responsabilità a colpi provenienti dalla parte di Hezbollah.

Per questo le dichiarazioni di Craxi sono sembrate un maldestro e patetico tentativo quanto meno di confondere le responsabilità dell'accaduto. Dopo la reazione di Gol si è giustificato facendo appello al «contesto in cui è avvenuto l'episodio, nel cuore di una battaglia dove si spara da una parte e dall'altra» e quindi «non sempre è possibile capire da dove arriva un colpo». Ad ogni modo, così si disimpegnava Craxi, siano stati gli uni o gli altri, «è chiaro che non volevano colpire l'osservatore dell'Onu, è stato un incidente, e per fortuna senza conseguenze gravi».

4 comments:

Ottavio said...

Non sono d'accordo.
Il sig. Craxi s'è quasi scapicollato nella fretta di correre a fare una dichiarazione chiaramente polemica contro Israele.

Ora si scusa prendendo a pretesto la "confusione" della battaglia. Secondo me gli unici confusi al momento del fatto erano tanti giornalisti italiani che hanno dato la notizia in forse, ma un forse molto contro Israele...
Cosa volete, dopotutto quei sant'uomini hezbollah non farebbero mai del male a persone che non hanno a che fare direttamente con i combattimenti...

Tra tutte le persone "indecise" se incolpare direttamente Israele o attendere almeno qualche notizia in più s'è distinto Bobo Craxi, non c'ha pensato due volte, la colpa era ovviamente da imputare agli israeliani, complimenti per il tempismo.

Ora dice che il ferimento del funzionario ONU è stato ovviamente un incidente, assolutamente non voluto, ma prima non mi sembrava così sicuro fosse stato un incidente...
Sarò io malizioso?

francesco c. said...

Sulla tradizione filoaraba del socialismo italiano nulla da aggiungere, solo che il padre di Bobo almeno si muoveva da uomo di stato qual era. Piuttosto, è preoccupante questo riflesso condizionato per cui, prima di conoscere i fatti nei particolari, il commento ai fatti stessi e la sentenza che ne consegue sono già scritti: è colpa di Israele. Succede anche a livello più generale, ad esempio nei confronti dei Paesi del terzo mondo, con il perenne senso di colpa che l'Occidente si porta dietro.
Il fatto che colpevolizzazione degli Israeliani e senso di colpa occidentale coincidano è una prova che ora - e da sempre - Israele è Occidente. La nostra enclave di civiltà.

Anonymous said...

Come vedi, non ci sono 'buoni' o 'cattivi' in guerra..... Craxi non era andato poi così lontano dalla verità (ha detto ci sono le stesse possibilita' che siano stati israeliani o palestinesi). Oggi è toccato ad Israele..

+++ ISRAELE-LIBANO: BASE UNIFIL, 4 OSSERVATORI UCCISI +++



(ANSA-REUTERS-AFP) - BEIRUT, 25 LUG - Sono quattro gli
osservatori dell'Unifil (Forza di interposizione dell'Onu in
Libano) uccisi da una bomba sganciata da un aereo militare
israeliano che ha centrato in pieno la postazione in cui si
trovavano, a Khiam, nel Libano meridionale. (ANSA-REUTERS-AFP).

JimMomo said...

Caro, ma poco gentile, anonimo, qui si pretende solo che i sottosegretari non parlino a vanvera, non scagionare gli israeliani da responsabilità che hanno, come nell'incidente che riporti.