tag:blogger.com,1999:blog-5043006.post116353574596216081..comments2023-09-22T10:53:23.844+02:00Comments on JimMomo - il blog di Federico Punzi: La laicità come concezione del dirittoUnknownnoreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-5043006.post-1163617611295586232006-11-15T20:06:00.000+01:002006-11-15T20:06:00.000+01:00le concezioni etiche del diritto sono dissimulate ...le concezioni etiche del diritto sono dissimulate dai più e dai tempi che furono.<BR/><BR/>nihil sub sole novi, dunque. neanche la polemica sulla chiesa ed i suoi accoliti, ferventi seguaci o parvenue dell'ultima ora che siano, è cosa nuova...è un dejavù stantio e sterile.<BR/><BR/>il guaio è che tutta la dottrina del pluralismo è fondata su un equivoco, su quello che etica ( o morale ) e diritto possano convivere e riconoscersi l'un l'altro anzi, l'uno nell'altro, in un ordinamento positivo. e questo solo perché nel diritto stesso, si annidano le radici profonde dell'esperienza dell'uomo, come animale sociale e politico...questo è quanto, dunque, ma è chiaro a tutti che gli effetti di questa verità sono nocivi se branditi a mò di inganno, come fumo negli occhi.<BR/><BR/>a mio avviso, quando l'improvvida commistione di prima si materializza ( specie se col vezzo dell'inganno )...è la fine del diritto, il suo capolinea...the end...ed il rischio che ciò accada è sempre attuale poiché un concetto aperto come è quello del pluralismo-ordinamento ( ovvero ordinamento pluralista, per intenderci ), presta il fianco senza indugio ad abusive "infiltrazioni" di stampo etico-morale.<BR/><BR/>che io aborro.<BR/><BR/>accettando e riconoscendo queste infiltrazioni malevole, la nozione di ordinamento positivo rischia di essere applicata anche a quelle realtà che si muovono nell'ambito del diritto statuale col solo scopo di sovvertirlo ovvero che nello stato ( e contro di esso ), creano un loro "ordinamento" alternativo. nel primo caso portato come esempio, mi riferisco tranquillamente alla rivoluzione; nel secondo, alle società criminali che, come noi italiani ben sappiamo, trovano la loro ragion d'essere - se non legittimità -, nell'esperienza giuridica dello stato in cui operano...<BR/><BR/>che esista questo inganno, da cui nasce e poi anche si nutre questa commistione, non lo dico solo io che sono un rozzo bipede antropomorfo; se ne era accorto anche il de cuius moravia a., che a proposito di commistioni tra etica e diritto, con implicazioni nell'ambito della società criminale, in una sua prefazione ad un libro di turkus e feder, firmò una feroce pagina che spiegava - da sola -, tutto. moravia, infatti, analizzava la somiglianza del sindacato assassini con i trust e lo faceva partendo proprio dalla constatazione che il sindacato era una organizzazione, parimenti alla seconda, unificata, centralizzata, variamente articolata e ben capillare quanto alla sua diffusione sul territorio. praticamente uno stato che agiva per conto suo dentro lo stato, una industria nell'industria... <BR/><BR/>se le cose stanno così, è vero che tale commistione può riguardare anche la chiesa, specie se intesa come organizzazione che avversa lo stato cd "laico"; ed è così anzi, alla luce di quanto ho postato in merito, direi che non potrebbe essere altrimenti. perché non la chiesa, dunque? nel suo caso, infatti, stiamo parlando di una "organizzazione" che muove da un pathos originariamente cristiano, secolarizzatosi nei tempi, nel diritto positivo.<BR/><BR/>non a caso, la dottrina sociale della chiesa è stata distorta da tutti, dai preti medesimi ai politici...andatelo a chiede a qualche residuato bellico di stampo vetero-post-neo-ex-comunista, magari allo stesso pio napolitano, che di sicuro se ne intende; i rossi e i dicciisti, sull'equivoco dottrina sociale della chiesa-stato sociale...ci hanno costruito moltitudini di carriere...<BR/><BR/>qui sì che l'individuo ha prevalso!!!<BR/><BR/>tutto già visto...<BR/><BR/><BR/>ciao.<BR/><BR/>io ero tzunami...Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5043006.post-1163541499908074292006-11-14T22:58:00.000+01:002006-11-14T22:58:00.000+01:00sul fatto che non sono giuste leggi educative sono...sul fatto che non sono giuste leggi educative sono daccordo, sulla questione delle leggi etiche invece non ti seguo, le leggi servono a normare i comportamenti umani sono etiche per forza di cose, nel senso che sono generate da un sistema di valori che chiamiamo "etica".<BR/>delle leggi che non sono etiche sono letteralmente leggi "ingiuste", o inique.<BR/>o si ha uno stato etico o si ha uno stato ingiusto, quindi quella che proponi te non assenza di etica delle leggi, ma solo un'etica altra rispetto a quella che ispira le leggi sulle quali non sei daccordo.<BR/><BR/>A questo proposito c'era anche un post di nullo:<BR/>http://nullo.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=1209202<BR/><BR/>che invece non è daccordo neanche sull'educazione.Anonymousnoreply@blogger.com