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Friday, April 18, 2003

Wednesday night death
Ne riesco a parlare solo a due giorni di distanza. Una festa in un noto centro sociale della periferia romana. Scopo: la promozione di un'associazione di beneficenza e di varia umanità. Nonostante abbia contato 20 persone in tutto: togliete me e la mia ragazza, altri tre miei amici, 4 tecnici per le riprese video. Però l'umanità era veramente varia. Ho assistito alla nascita di tutti i perché. Flauti che paiono cerbottane, nani, ballerini, giocolieri, zingari, pasticche e spinelli, 'laicamente schermati', mitomani. «Che whisky avete?», chiedo ingenuamente. «No, qui solo prodotti biologici», mi viene intimato... Bah. Gli ispettori dell'Onu hanno già dichiarato off limits l'area. Ma per favore, venite a raccogliere i vostri resti e ritroviamo un po' di dignità. Mi sono annoiato a molte feste, ma questa non è stata una festa noiosa, mi sono lasciato andare a grasse risate, è stata solo triste come non potevo mai immaginare che potesse essere una festa. D'altra parte, la folla acclama i liberatori e il popolo della notte è rimasto tutto alla radio. Denti"amari", cazzi amarissimi.

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