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Sunday, November 26, 2006

La parola a Paolo Guzzanti

Ha il diritto a far conoscere la sua denuncia. Perché le sue accuse, così gravi, reiterate oggi su il Giornale, trovino riscontri o magari confutazioni, comunque delle risposte, ma non possono cadere nel vuoto.

Nell'articolo di oggi estende il suo "j'accuse" ai mainstream media italiani, i giornali e le televisioni pubbliche e private, ma anche alla sua parte politica, Berlusconi incluso, che hanno riservato alla sua denuncia nient'altro che «derisione e silenzio».
«Io oggi accuso. Io accuso prima di tutto la mia parte politica di non aver mosso un dito, di non aver emesso un fiato, di essere rimasta attonita e impassibile, soltanto perché – presumo – Vladimir Putin si trova al centro di molti sospetti.
(...)
Ma adesso devo rivolgermi personalmente a Silvio Berlusconi che già ieri ho chiamato in causa: anche se Romano Prodi è da trent'anni il "darling" di Mosca, con la società Nomisma in joint venture con l'istituto Plehanov che era la branca economica del Kgb, nell'immaginario, e non soltanto nell'immaginario degli italiani il vero amico di Vladimir Putin è Silvio Berlusconi. Io ho sempre difeso questo marcato sbilanciamento verso il premier russo con la ragion di Stato: bisognava trattenere la Russia ancorata all'Occidente, e non lasciarla carrellare verso la grande Asia cinese. E va bene: l'ho scritto, detto e ripetuto, ma non basta. Il silenzio del Presidente di Forza Italia ed ex (e futuro) Presidente del Consiglio italiano, comincia a impressionare. Silvio Berlusconi tace mentre il governo alleato ed amico dell'amico e alleato Tony Blair è furioso con Mosca e con Putin.
(...)
Occorre prima di tutto che la parte politica che dice di volere non banalmente la libertà, ma la libertà nella verità, si decida a dire da che parte sta in questa lurida storia di Litvinenko e delle liste di proscrizione che a quanto pare mi onorano includendo anche il mio nome».
Questa sera il senatore Guzzanti, ex presidente della ex Commissione Mitrokhin, interverrà a Radio Radicale.

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