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Friday, November 03, 2006

Emma Bonino: noi al governo motori dell'azione riformatrice

Emma Bonino... investite su Radicali italiani

"Non siamo noi che ci dobbiamo decidere", ha replicato Emma Bonino a Boselli, ma vogliamo "evitare la normalizzazione e di divenire un cespuglio" e vogliamo "un modello di organizzazione politica che non ripercorra il vecchio, ma adeguato agli anni 2006". Si apra un grande dibattito sulla Rosa nel Pugno, "la nostra determinazione è totale".

Siamo chiamati, ha esordito Emma Bonino intervenendo al V Congresso di Radicali italiani, a "confermare le scelte e a riflettere su come rilanciare l'alternativa", ottenuta l'alternanza. Siamo impegnati in "due situazioni complesse e nuove in cui non ci siamo mai trovati prima e che dobbiamo imparare a gestire".

Per la prima volta "siamo determinati a un rapporto strutturato con un altro partito". Per la prima volta "siamo impegnati formalmente in un'alleanza di governo, perché lo abbiamo voluto, strappato, imposto ad alleati certo non entusiasti, non benevolenti".

Sono, ha fatto notare, "due novità di grande portata e di grande rischio ma anche di grande potenzialità". L'"obiettivo chiaro" è l'alternativa laica, liberale, socialista, radicale, ma "il passaggio obbligato è questa fase di alternanza, e lo strumento è la Rosa nel Pugno".

Emma Bonino ha affermato che sì, chi si occupa di diritti civili può stare al governo e occuparsi anche di temi economici e di commercio internazionale. Ha salutato il passato avanti fatto dalla Cina sulla pena di morte, da oggi decisa in ultima istanza dalla Corte suprema, il cui merito va attribuito ai democratici cinesi, alla classe dirigente cinese nella sua complessità. La questione dei diritti umani rimane certo difficile e va affrontata con tutti gli strumenti.

La leader radicale vede un'"Europa sempre più delle patrie e delle nazioni contro l'Europa dei cittadini". Ne è la dimostrazione l'atteggiamento che sta assumendo contro la Turchia. "Non c'è errore più grande che rinchiudersi in un'Europa identitaria e paurosa", della "miopia politica" di un'Europa che non guarda nemmeno alla possibilità di ingresso nell'Ue di Israele.

Riguardo la Finanziaria, è "brutta e non ci piace, cercheremo di migliorarla, ma dobbiamo farlo con la consapevolezza che la situazione dei conti pubblici è grave, a un passo dalla situazione '92", ha avvertito la Bonino. "Ci piacerebbe più risanamento e sviluppo affidato alla riduzione della spesa e non a nuove tasse". Il ministro rimprovera alla Finanziaria l'assenza di riforme, l'aggravio sulle imprese, l'indifferenza per l'innovazione. Era "una buona idea il tavolo dei volenterosi e ha sbagliato Prodi a decretare il suo ostracismo", ha osservato.

Stretti fra il berlusconismo e l'"insipienza unionista", i radicali hanno il loro "fare laico, paziente, rigoroso, mite, generoso". La caratteristica della "rogna" radicale è "governare i fenomeni e regolamentarli".

La mancanza di legalità, ha ricordato la Bonino, "è la prima, grande urgenza sociale del paese". Anche la Banca Mndiale quantifica i costi sociali ed economici della mala-giustizia. E i diritti civili, ha aggiunto, "non sono anche diritti sociali?" Che sia calendarizzato almeno il dibattito parlamentare sulla domanda posta da Piero Welby.

Come radicali, ha sottolineato Emma Bonino, "dobbiamo chiederci come lottare al meglio in questa fase di alternanza con gli strumenti che abbiamo. Rilanciare la sfida nell'Unione e nella Rosa, lo vogliamo tutti noi, ma per non essere velleitari e per non confondere dichiarazioni con iniziative" bisogna passare dal "rilancio di Radicali italiani come componente della RNP". "Senza uno strumento organizzato - ha spiegato - è illusorio organizzare iniziative che tengano, perché la durata è l'essenza delle cose".

La Bonino ha premesso di condividere "i punti di sfida posti da capezzone al governo Prodi", e ne aggiunerebbe altri. Tuttavia, "chiedere non costa nulla, un incontro Prodi ce lo dà, ma il problema nostro è come fare che questi punti abbiano forza nel paese". Per questo, è "urgentissimo rimettere attenzione a tempo pienissismo sul partito".

Non si tratta di "salvare il soldato Capezzone", ha chiarito Emma Bonino: "Per andare avanti abbiamo bisogno della bravura di Daniele, della mia tenacia, della visione di Marco, della dedizione di Rita e della determinazione e del cuore di altri che dobbiamo sollecitare e convincere. Lo strumento dell'iniziativa politica è quello che oggi dobbiamo ricostruire, perché la nostra presenza istituzionale ha attratto le energie" che prima erano profuse nel partito.

"Investite in Radicali italiani", ha concluso rivolgendosi ai cittadini in ascolto su Radio Radicale e ai ceti produttivi. "E' più questo paese che ha bisogno dei radicali, delle loro idee e della loro determinazione".

6 comments:

Anonymous said...

sì, il paese ha bisogno dell'idea radicale.

ma non degli inciuci prodian-unionisti.

la chiarezza di idee - appunto - in primis.
io sarei pronto a votare radicale se, se vi schieraste limpidamente a destra.

ma non perché a destra ci sono i liberali e a sinistra no; non sono da nessuna parte, se è x questo...

e qui casca l'asino, non è che bisogna fare la conta di quanti ce ne sono a dx e quanti a sx, di liberali.

e nemmeno bisogna ricorrere ad argute analisi politiche; io vedo il sentimento politico che anima la dx e la sx, la classe dirigente ed i loro adepti finanche e nel mio stronzo piccolo credo che l'idea radicale potrebbe sopravvivere meglio a destra.

a sinistra c'è troppo insano estremismo, in tutti i sensi, solo a chiacchiere ritengono l'altrui libertà un fattore determinante anche per la propria.

la mia stronza conclusione, dunque, è che è solo muovendo dalla riva potrebbe ergersi - e prevalere - il coraggio degli uomini liberi, il coraggio che manca è che è proprio quello di rinnovare - veramente - la politica italiana.

e se da destra è difficile...da sinistra è impossibile, se non inutile!!!

p.s.: qualcuno faccia sapere alla bonino, da parte mia, che le chiacchiere se le porta il vento; esca dal governo, rinunci alle lenticchie ( vabbé che fra un poco è capodanno... ) e poi ne riparliamo.


ciao.


io ero tzunami...

Anonymous said...

Ed io che pensavo portaste solo bestemmiatori sugli scranni del governo!

Anonymous said...

Bonino presuntuosa come sempre. Stavolta anche ipocrita. Dopo tante battaglie per i diritti delle donne nel mondo eccola succube della politica chiracchiana di D'Alema e Prodi.
Che brutta fine! Che spreco! Che tempo perso, il mio, dietro a questi fanfaroni!

Anonymous said...

Per io ero tzunami ...

a volte sono d'accordo
a volte no
comunque è divertente
oppure interessante
leggerti

"... il coraggio degli uomini liberi, il coraggio che manca ..."
"... p.s.: qualcuno faccia sapere alla bonino, da parte mia ..."

scusa, ma almeno il nome di battesimo?

io sono (ancora per un pò) sergio vivi

Unknown said...

Mi soffermerei sull'ultima frase.
E mi hanno proprio convinto e colpito le parole della Bonino.
Infatti dopo essere andati tutti contro Daniele , mi sono convinto a non aspettare più i radicali , non aspettare piàù la caduta della RnP , non aspettare più un rinnovamento del partito in senso capezzoniano.
Meglio guardare oltre e forse altrove , anche per Daniele non solo per i delusi come me.

Anonymous said...

vuota vuota vuota vuota vuota retorica radicale. Ecco. Un monumento alla retorica, pure un poco fastidiosa.