La dice lunga sulla cultura giustizialista ormai straripante in Italia, e sul nostro provincialismo furbetto, il modo in cui sulla rete e sui social network sono state accolte le dimissioni del presidente tedesco Christian Wulff. Travolti anche coloro che fino a poche settimane fa facevano professione di garantismo, purché si trattasse di Berlusconi. Ecco, i tedeschi che fanno la morale agli altri popoli non sono affatto migliori di noi, è il tenore dei commenti. Ci sentiamo rinfrancati, illudendoci - come fa anche il direttore del Corriere De Bortoli sul suo profilo twitter - che la Germania «oggi è un po' più italiana». Alé! Italiana de che? Si sono forse dimessi il presidente Scalfaro e Berlusconi?
Ovviamente neanche prendiamo in considerazione che Wulff possa essersi dimesso per senso di responsabilità ma che sia innocente. L'ex presidente tedesco ammette di aver commesso degli errori «in buona fede», ma dichiara di non aver commesso illeciti e si dice sicuro di poterlo dimostrare. Noi italiani ormai assuefatti alle derive di casa nostra scambiamo le dimissioni per un'ammissione di colpevolezza, e tanto ci basta per goderci la nostra misera, provinciale rivalsa anti-tedesca.
Ma andiamoci piano con il motto "tutto il mondo è Paese", perché la Germania non è infettata da una corruzione sistemica come la nostra e la magistratura non è screditata dai suoi errori in mondovisione (do you remember Amanda Knox?) e dal suo fervore ideologico e politico. Dai noi si contano a centinaia le inchieste scoppiate come bolle di sapone, condotte con metodi discutibili e spesso contro una sola parte al solo scopo di difendere i privilegi e il potere di condizionamento della magistratura sulla politica. E' per questo corto circuito - malcostume politico diffuso e magistratura screditata - che difficilmente in Italia vedremo mai un politico dimettersi sulla base di un sospetto.
Però in queste ore il caso Wulff sembra avere l'effetto di un'amnistia di massa sui nostri peccati e di un grande colpo di spugna sui nostri debiti. Ma davvero può farci sentire in diritto di pensare che la Germania non è poi così diversa dall'Italia quanto a corruzione? Oppure che i tedeschi non abbiano titoli per pretendere politiche di austerità e di rientro dal nostro debito? Fortuna che ci siamo noi, in questa Europa di crucchi corrotti e di insulari molto superficiali. Eh sì, anche noi qualche volta ci ricordiamo dell'orgoglio patrio, peccato sia quasi sempre nazionalismo alle vongole. Massì, godiamocela questa misera rivalsa, perché durerà 5 minuti, poi torneremo alla realtà.
2 comments:
accidenti, era un secolo che non ero d'accordo col punzi
E finiamola con le vongole!
Ma non lo sai che gli spaghetti alle vongole sono così semplici da preparare che sono il piatto principe per valutare le capacità di un cuoco?
Così semplici che basta un nulla per sbagliare il piatto!
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