Iran. Il Riformista se ne accorge
«Solo il rombo dei B52 riesce a svegliare i progressisti italiani?», si chiede un editoriale di oggi de il Riformista. «Gli studenti di Teheran (...) non infiammano i cuori della sinistra. Non solo quella pronta a scendere in piazza sventolando la bandiera dell'Iraq di Saddam Hussein, ma nemmeno quella sensibile da sempre ai cambiamenti democratici che nascono dall'interno e vedono protagoniste le masse. Eppoi ci si lamenta se le manifestazioni pacifiste vengono chiamate manifestazioni anti-americane. In Iran non c'è la guerra. E, per quanto venga qua e là ventilata, nemmeno i neo-cons come Richard Perle la auspicano. Tanto meglio». «Proprio chi non vuole che si arrivi a un regime change a stelle e strisce, deve far sentire oggi la propria voce». Leggi tutto
il Riformista
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