Pagine

Monday, July 24, 2006

Il sogno di Shimon Peres

Una vera pace, e stabilizzarla con lo sviluppo. Spiega cos'ha in mente al Corriere della Sera.
«Un mercato libero, come l'Unione Europea, di palestinesi, giordani e israeliani. Già adesso la valle elettronica con la Giordania impiega 35.000 persone e fattura un miliardo e mezzo di dollari. Vedo nel futuro questa ricchezza che radica la pace. Nel passato abbiamo parlato troppo di politica e diplomazia e guerra, dimenticandoci che poi a governare davvero la vita delle persone è l'economia. Ecco, ci dobbiamo adesso concentrare su questo sviluppo, il Mar Morto cala, c'è un problema idrico, e il livello del mare non è politica...».

Somiglia maledettamente alla via che da anni suggeriscono Pannella e i radicali. Il problema non è assicurare una patria ai palestinesi, ma superare l'assolutezza delle sovranità nazionali. Per questo la proposta Israele nell'Ue e quella, parallela di un processo d'integrazione regionale, federale, che riunisca almeno palestinesi, giordani e israeliani, ma anche, perché no, libanesi ed egiziani.

1 comment:

Anonymous said...

Sembra tutto molto bello, ma siamo sicuri che Hamas, o anche solo Al fatah siano d'accordo?
Per prosperare, un'economia libera ha bisogno innanzitutto di sicurezza. Senza libertà e democrazia, mi sa che l'economia non si svilupperà granchè.
Anche perchè l'obiettivo degli "Arabi" (includo tutte le popolazioni ed i governi di stampo islamico) è la distruzione di Israele, non la creazione di uno Stato palestinese (che poi è un'idiozia storica, visto che i "palestinesi" non esistono, o se esistessero sarebbero gli ebrei.....).
Quindi, che fare? Io, direi: prima, vinciamo la guerra, al fianco di Israele. Poi, dopo aver eliminato Hamas e Hezbollah, se ne potrà riparlare.