Anche su Notapolitica
Tutto molto bello e molto liberale, tutto molto ben argomentato e documentato, come nelle relazioni di Bankitalia. Come si fa a dire no a Monti? Bisogna dirgli sì, ma il diavolo si nasconde nei dettagli. Il metodo e la tempistica sono ininfluenti forse per l'incedere lineare di una lezione accademica, ma non in politica. E sono questi i punti deboli del bel discorso di Monti: nuove tasse si possono imporre da domani, mentre di riforme strutturali se ne parla «nel tempo» e solo «con il consenso delle parti sociali». Insomma, la tosatura può partire immediatamente e senza lungaggini concertative, mentre per le riforme che servono davvero per la crescita si va dai tacchini a chiedergli di anticipare il Natale, quando servirebbe un piglio thatcheriano invece che un certo gusto per la concertazione. Evidentemente Monti crede di avere molto tempo a sua disposizione e di poter convincere i tacchini facendo "piangere i ricchi", o i presunti tali.
Auguri, ma temo non sia così facile. E' ragionevole che il nuovo premier guardi all'orizzonte della fine della legislatura, ma come ogni altro governo, se vuole davvero realizzare le riforme impopolari, farebbe bene a giocarsi tutte le sue carte migliori e a spendere tutta la sua autorevolezza durante la cosiddetta "luna di miele", in questo caso nei primi due/tre mesi, non oltre febbraio-marzo. Fino ad allora le forze politiche e sociali dovrebbero pagare un prezzo politico troppo elevato per staccare la spina e saranno più inclini a digerire misure sgradite. Oltre questo termine temporale, Monti rischia di farsi impantanare. La sua prosa al Senato è stata molto meno tagliente e icastica di quella dei suoi editoriali. La prudenza con la quale ha evitato di affondare la lama e di scendere nel dettaglio può essere dovuta al fatto che sta ancora elaborando le soluzioni più adeguate, oppure al timore di suscitare forti opposizioni fin da subito. In questo secondo caso, le sue buone intenzioni rischiano di evaporare in Parlamento o perdersi nei riti della concertazione.
Monti è stato abbastanza chiaro su fisco e mercato del lavoro, mentre è stato molto vago su pensioni, liberalizzazioni (delle professioni e dei servizi pubblici locali) e sulle dismissioni. Reintroduzione dell'Ici sulla prima casa; patrimoniale ordinaria, ma solo per ridurre il carico fiscale su lavoro e imprese; tassazione preferenziale per le donne; linea Marchionne per lo «spostamento del baricentro della contrattazione collettiva verso i luoghi di lavoro»; linea Ichino su licenziamenti e welfare.
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4 comments:
"nuove tasse si possono imporre da domani, mentre di riforme strutturali se ne parla «nel tempo» e solo «con il consenso delle parti sociali»."
Te l'ho detto, si fa prima a tassare che a riformare un paese
mah.
c'è modo e modo di vedere il 'consenso delle parti sociali'.
Se, e dico se, lo si intende come sistema di veti incrociati per fini elettorali o di mantenimento dei privolegi (ovvero il significato degli ultimi 30 anni), sono d'accordo a considerarlo una cosa negativa.
se invece lo si vede come un nuovo patto sociale, no.
Del tipo: voi imprenditori la finite di usare la manovalanza in nero, girare col suv e dichiarare quanto un clochard, in compenso noi operai accettiamo forme di flessibilità maggiori, che magari ci faranno tremare un po' la sedia sotto al culo ma permetteranno ai nostri figli di uscire di casa e mantenersi da soli.
ecco, in questo caso non mi sembra così negativo. Però ci sono da riscrivere alcuni punti del patto sociale. Ovvio che se io chiedo lacrime e sangue a una categoria, mentre lascio le altre coi loro privilegi immutati, scatta la sindrome o da 'figlio della serva' o da 'capponi di renzo'.
bah, tanto casino per 'sto Monti, dipinto come un finto grigio, ma in realtà dalle palle d'acciaio. A me pare invece un grandissimo democristiano, forte con i deboli e debole coi forti, che farà quello che gli lascieranno fare le inaffondabili oligarchie predatorie e parssitarie, in primis Confindustria e Triplice sindacale e banchieri vari.Visto che ci stiamo avviciniamo alla Prima della Scala, è Monti la Statua del Commendatore fu Padoa Schioppa. Quindi tassare e spremere il solito ceto medio si può e si deve per rimpinguare le casse,col plauso dei partiti, altrimenti come faranno lorsignori a riprendere a predare e a spendere dopo aver congedato superMario ? Tasse allora, tanto i veri ricchi alla Montezemolo o alla Della Valle stanno in Lussemburgo, o in alti paradisi fiscali come il signor Passera o il signor De Benedetti. Mentre il ciarlatano ex min dell'economia delle vallate bergamasche si è momenetaneamente defilato dopo aver sfasciato tutto quello che c'era da sfasciare, l'uomo di Arcore continua nel suo sport preferito: prendere in giro in tv i propri elettori prima ancora che italiani. Ci ha assicurato che vigilerà sulla patrimoniale, in raltà la galera e il destino di Mediaset sono come sempre al primo e ultimo posto della sua agenda politica. Monti per continuare a vivere con largo consenso non dirà di no al Cavaliere, da sempre gran combattente sugli affari di famiglia.
Sulla patrimoniale ammazzaPaese, sul da farsi e su quello da non fare ha detto benissimo il prof. Boldrin (oilproject), ma lui sta negli USA e non ha legami di nessun genere con l'establishment come i vari ex bocconiani disseminati sul web o sui giornali col bandierone di Monti e per nulla inphastiditi dalla prudenza dorotea del prof.
I soliti faranno grandi sacrifici, con la piena consapevolezza che saranno inutili se non controproducenti. Allegria !
ho appena letto il cosiddetto Severino pensiero. Spero sia ancora possibile abbracciare metaforicamente il neo Ministro senza passare per manifesto o cripto berlusconiano.
Al populismo tanto ci pensa il simpatico trecartaro Dagospia, condannato a urlare per contratto
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/giustizia-sfatta-il-severinopensiero-musica-per-le-orecchie-del-banana-per-il-neo-guardasigilli-32299.htm#Scene_1
E adesso purtroppo largo alla dietrologia: la Severino l'ha voluta il Banana, anzi l'ha imposta, sotto c'è un baratto col Colle,vogliono-farla-pagare-agli eroici-magistrati-signora-mia , sabato tutti in piazza con l'agendina rossa, ecc ...
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