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Friday, August 31, 2012

Go ahead, make my day!

Cos'altro ci si poteva aspettare da Clint Eastwood - regista, attore, uomo di spettacolo - se non un mini-show sul filo dell'ironia? Così è stato il suo intervento (qui il video) alla convention repubblicana che ha incoronato Romney. Può aver fatto centro o meno sul pubblico, la sua performance può essere stata più o meno "appropriata" alla serata, ma l'ondata di critiche e malignità che sono piovute dai blog liberal e sui social network suonano pregiudiziali e pretestuose. Possibile sia così insopportabile l'idea che uno solo dei big di Hollywood abbia osato schierarsi apertamente per i Repubblicani? E addirittura contro Obama?

Nel merito, Clint non ha certo speso troppe parole per lodare Romney. Anzi, il cuore politico del suo messaggio mi è sembrato piuttosto elementare: «You, we own this country... And when somebody does not do the job, we got to let them go». Il Paese ci appartiene, i politici sono al nostro servizio e quando non fanno il loro lavoro, mandiamoli a casa. Tutto qui. Come dire: mi schiero con Romney per mandare via Obama.

Resta in ogni caso la toppa clamorosa di quanti avevano letto lo spot Chrysler interpretato da Eastwood nell'intervallo del Superbowl come un endorsement a Obama. Coraggio America, «siamo solo a metà partita». Lo ricordate? Già, peccato che per il vecchio Clint il secondo tempo dovrebbe giocarlo Romney al posto di Obama.

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