Ipocriti gli uni, sconfitti gli altri
E dopo l'approvazione all'unanimità della risoluzione Onu 1511 i nodi vengono al pettine. Ulivo e politica estera non vanno proprio d'accordo. Per alcuni (maggioranza Ds, Margherita) Dio Onu ha parlato ed ora, ma solo ora per carità, la missione militare è legittima. Per altri (sinistra Ds, Verdi, Comunisti) sempre di occupazione si tratta. Ma Pecoraro Scanio è contento perché la risoluzione chiede un calendario entro il 15 dicembre per il passaggio «dalla fase dell'occupazione militare, a quella del ritorno alla democrazia». Ops, ritorno alla democrazia? Quale, quella di Saddam?
La posizione degli 'sconfitti' è più coerente: si sono sempre opposti alla guerra e alla politica americana in Iraq e la decisione dell'Onu non cambia nulla. Sostenere che solo la risoluzione Onu ha reso legittima la presenza militare in Iraq è degli 'ipocriti': le decisioni di politica estera sono, come tutte le altre, legittime se approvate da un Parlamento sovrano, dalla maggioranza e nel rispetto delle norme costituzionali. Se pure si è convinti che in un organismo internazionale risieda una superiore qualità morale, che gli sarà però arbitrariamente attribuita, ciò nulla ha a che vedere con la legittimità. Legittimità che non può essere chiamata in causa nemmeno per la guerra condotta dagli Stati Uniti non in violazione, ma come conseguenza delle risoluzioni dell'Onu. Mesi fa gli 'ipocriti' hanno dovuto cedere agli estremisti pacifisti interni alla loro coalizione, lo hanno fatto non per convinzione, ma per opportunismo, e ora tentano di riacquistare credibilità. Ben vengano, ma paghino dazio.
La notizia
RadioRadicale.it
"Prima tutti a invocare l'Onu. Ora che l'Onu c'è l'Ulivo non sa che fare"
Il Foglio
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