Per un po' non se ne parli
Aperture dei Tg, titoloni sulle prime pagine dei giornali, e i 7 arrestati accusati di essere gli assassini di Massimo D'Antona non hanno certo goduto di un atteggiamento garantista da parte dei media. E' vero. E' anche vero che giornali e tv hanno per lo più riportato le dichiarazioni entusiaste di Pisanu, Berlusconi e Ciampi. Bisogna sperare che a questa elevata esposizione dei vertici istituzionali del Paese (l'annuncio degli arresti poteva essere affidato, come in passato, agli investigatori) corrispondano seri elementi di prova contro gli arrestati. Un buco nell'acqua non passerebbe certo inosservato. Ora i presunti innocenti si potranno difendere dalle accuse, la magistratura si esprimerà sull'attendibilità delle prove con tutte le garanzie previste. Non facciamoci prendere però dall'istinto di correre in difesa dei presunti più deboli, di compatire le vittime di chissà quale nuovo complotto ordito dallo Stato di polizia berlusconiano. Lasciamo che lo Stato si-ci difenda dalle Br, una volta tanto. E, soprattutto, che per un po' non se ne parli affatto, aiutando la giustizia e risparmiandoci la retorica delle 'letture' multilivello e del giustificazionismo.
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