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Wednesday, December 27, 2006

Se Bush vuole la svolta faccia sul serio

Il presidente Bush si sta preparando ad annunciare una nuova strategia per vincere in Iraq. Molti i rapporti, interni all'amministrazione e da parte di gruppi di studio di diverso orientamento, che vengono in queste ore presi in considerazione. L'impressione è che il presidente voglia tentare un rilancio dell'iniziativa, incrementando il numero di soldati impegnati sul campo in Iraq.

A prevalere dovrebbe essere insomma l'approccio suggerito dall'analista dell'AEI Frederick W. Kagan e dall'ex Capo di Stato Maggiore Jack Keane nello studio "Choosing Victory: A Plan for Success in Iraq", di cui ho parlato in questo articolo. I due però, oggi sul Washington Post, hanno messo in guardia il presidente dalla tentazione di apportare cambiamenti di tipo meramente cosmetico: «Ogni incremento di truppe dev'essere ampio e duraturo».

«Portare la sicurezza a Baghdad - condizione essenziale per il compromesso politico, la riconciliazione nazionale e lo sviluppo economico - richiede almeno 30 mila truppe da combattimento e 18 mesi. Ogni altra opzione è destinata al fallimento», precisano Kagan e Keane.

La «chiave del successo» sta anche nel mutare la natura della missione militare. Le iniziative diplomatiche, politiche, economiche non devono naturalmente essere abbandonate. E naturalmente bisogna continuare a lavorare con il Governo di Baghdad e ad addestrare le forze di sicurezza irachene affinché siano in grado al più presto di prendere il controllo del territorio. Tuttavia, in questo momento, riportare la sicurezza a Baghdad è un obiettivo primario che solo le forze americane possono conseguire attraverso la ripresa di vere e proprie operazioni militari.

Ogni piano per riportare la sicurezza a Baghdad deve prevedere un numero di soldati adeguato non solo a «ripulire» i quartieri, ma anche a mantenerne il controllo in seguito.

Insomma, se Bush vuole davvero la svolta in Iraq non può accontentarsi di un'operazione cosmetica, dovrà fare sul serio: più truppe (30 mila), più a lungo (18 mesi), per combattere.

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