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Saturday, December 10, 2005

Il Nazifesto sta coi terroristi

«Chi lotta per la liberazione del proprio paese non è un terrorista, anche se usa mezzi inaccettabili e condannabili come il sequestro di civili o l'uso della violenza per imporre le proprie scelte».
Così oggi l'editoriale in prima pagina su il manifesto.

Mi associo a Mario Adinolfi: "Giuliana Sgrena, vaffanculo" e in pasto alla Fallaci.
«Chi ha scritto oggi queste parole è quella civile che è stata sequestrata e implorava piangendo in un video e per liberare la quale c'ha rimesso la vita uno che pensava che quei balordi che l'avevano rapita erano terroristi e come tali li combatteva...»

3 comments:

Anonymous said...

la vera notizia qui è che adinolfi per una volta non fa il populista; mi permetto allora, da miserimmo tedoforo del pettegolezzo quale certamente sono, di ritenete che forse il succitato blogger abbia qualche personale ragione di risentimento per non saltare su quest'altro carro (tipo, la buttiamo lì: magari un rifiuto a farsi intervistare nella sua trasmisisone...dove certamente ne avrebbe fatto una madonna)

dovlatov

Anonymous said...

Finché certe cose le scrivono la Sgrena e altri del Manifesto (o di Liberazione, dell'Unità, di Repubblica ..) poco male. Si sa come la pensano. Non è la prima e non sarà l'ultima volta: ti ricordi la storia dei bambini uccisi dagli "insorgenti" mentre prendevano acqua (o caramelle?) da soldati americani? Ovviamente erano morti perché gli americani li avevano usati come scudo contro gli attacchi dei resistenti.
Il problema è quando le tesi della Sgrena vengono usate come chiavi interpretative della situazione in Iraq da parte di giornalisti di Radio Radicale. Sentiti la trasmissione di Emilio Targia di questa mattina. Ne ho sentito dei passi per caso questa mattina: spero proprio di avere capito male, ma temo di no.

AL

Anonymous said...

Grande blog, complimenti.
Vaffanculo Giuliana Sgrena? E' il minimo che quella ingrata si merita.
A presto