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Wednesday, May 17, 2006

Governo. Un re di denari in mezzo a tanti bastoni

Prodi giura come presidente del ConsiglioBattezzato il Governo clerico-solidarista

Un re di denari, Padoa Schioppa, in mezzo a tanti bastoni. Se la compagine governativa fosse un mazzo di carte. Dei 25 ministri la nostra fiducia va solo a Tommaso Padoa Schioppa, ministro dell'Economia (e a Emma Bonino, che saprà farsi apprezzare anche alla guida di un Ministero senza portafoglio, gli Affari Europei). Gli altri ministri o sono minestre riscaldate o new entry, ma sempre bastoni e sempre, come osservava oggi il Riformista, «ministri per i partiti e non per le riforme», all'insegna della più totale lottizzazione partitocratica.

Due scandali: Mastella alla Giustizia e Fioroni (il Giovanardi di sinistra) all'Istruzione, da far rimpiangere decisamente la Moratti. Parecchi i ministeri soppalco, cioè doppioni senza portafoglio. Addirittura l'ex Welfare di Maroni si fa in tre: Lavoro (l'ex Fiom Damiano), che rimane con portafoglio, Politiche sociali (il comunista Ferrero) e il Ministero "per la Procreazione" (la clerico-solidarista Bindi alla Famiglia). Il Ministero che fu della Moratti si sdoppia, per dare Ricerca e Università a Mussi (il vecchio Adolf che ha messo le guanciotte). L'inutile Melandri va all'inutile Giovani e Sport, che sembra il titolo di un convegno.

I soliti anti-modernità all'Ambiente e ai Trasporti. Forti incognite pesano su D'Alema agli Esteri, da cui ci possiamo aspettare di tutto, vista la sua doppiezza togliattiana, e Livia Turco alla Salute, dalla velata anima clerico-solidarista. Occhio alla riforma dei servizi segreti, in mano a D'Alema, Amato e Parisi.

La parte del leone la fanno i dalemiani mentre la linea prevalente è decisamente clerico-solidarista e statalista. Da notare che le sei donne rappresentano il 25% del governo rispetto al 33% promesso da Prodi in campagna elettorale, e che comunque solo una di esse, la Turco, ha un portafoglio. Le altre sono trattate come "veline", come ornamento, non si sono fidati a mettergli in mano i soldi. Si sa, le donne tendono ad avere le mani bucate...

E' possibile far crescere l'alternativa prestando opera e immagine a un corpaccione ministeriale che presto potrebbe venire congedato con disonore, per altro partendo dal più grave vulnus alla legalità costituzionale degli ultimi anni? Forse con uno scenario del genere era meglio neanche un sottosegretario e limitarsi ad appoggiare le misure di risanamento e le riforme di Padoa Schioppa.

21 comments:

Anonymous said...

Scenario: questo specie di governo (credo ormai sia chiaro come quello Berlusconi fosse di gran lunga più importante, qualitativamente parlando) dura 12-24 mesi. Dopodiché, cade. Si torna a votare. I radicali si dissociano e tentano in extremis di essere riammessi alla CdL, che per ripicca dice "nisba". Vince la CdL con proporzioni notevoli. E i Radicali scompaiono (o quasi) dal Parlamento.

Se così sarà (e ti ricordo delle mie previsioni di novembre), avrà avuto un senso questa esperienza sempre più umiliante e sfascia-immagine con Prodi?

Anonymous said...

5 anni fa i ministri del centrodestra facevano a gara per promettere cose che naturalmente non avrebbero realizzato "faremo questo" "faremo quest'altro", prima dichiarazione di un ministro del governo Prodi "non faremo il Ponte sullo Stretto". Io espatrio.

Ciao Paolo ;

Anonymous said...

Cazzo, ma sono l'unico che più che Mastella alla Giustizia trova inadeguato Parisi alla Difesa?

Anonymous said...

Non sei il solo. :))

Da Martino a Parisi...

E il bello è che si potrà anche dire, a proposito della Giustizia, da Castelli a Mastella! :))))))

Ce n'è per tutti i gusti!

Anonymous said...

E meno male che dicono che sei di parte. Continua così!
Ciao

Chris said...

E' sempre stato così...a "Bastoni" vincono i "Coglioni"....

Anonymous said...

domiziano: no. Sul mio blog e' difatti quello che ho scritto. Per me i candidati alla Difesa erano due: Amato e Minnti. Hanno messo quell'obrobrio umano.

Cmq, anche P.Schioppa non e' questo grande affare. Uno che strizzava l'occhiolino ai noglobal... per me resta un sinistro da abiurare.

aa

Anonymous said...

Ricorre un lieto motivo abbastanza risibile: i radicali si sono "sputtanati", tradendo i loro ideali (????) dopo l'accordo con l'Unione. Naturalmente, manca un'indicazione alternativa circa il contegno che avrebbero dovuto assumere Bonino e Capezzone. Probabilmente, avrebbero meglio difeso i loro ideali (????) restando fuori dal Parlamento in sdegnoso rifiuto; oppure elemosinando un paio di deputati e un senatore all'altro forno, quello il cui gestore ammise candidamente "io l'accordo coi radicali l'avrei fatto, ma dal Vaticano (VA-TI-CA-NO) è arrivata un'indicazione diversa". Eh sì, una solenne genuflessione davanti all'Erede di Pietro sarebbe stata un'esperienza esaltante e rafforza-immagine...

Anonymous said...

toglici il forse: bisognava restarne fuori!

Unknown said...

E cosa mi dite dei tipi che sono stati messi a Lavoro e Politiche sociali?
Quelli che dovrebbero mettere mano al taglio del costo del lavoro, proseguire la riforma delle pensioni e occuparsi dei contratti di lavoro?

Uno che ha fatto il sindacalista di professione e l'altro che come punto di forza del curriculum ha "ex cassintegrato"!

Sai che divertimento. Chissà che idee progressiste e liberali!
Tocca rimpiangere Maroni.

Maurizio said...

Beh ma il peggio si tocca credo con Bianchi ai Trasporti! Ha gia' fatto due dichiarazioni contraddittorie con il leggero programma dell'Unione! Poi il nuovo Ministro del Lavoro: un sindacalista CGIL...per rimanere in tema, insomma!
Il Nano

Anonymous said...

traghedia, katastrofa.

Anonymous said...

Adesso non vorrete farci credere che non sapevate con chi vi mettevate! Cmq, Domiziano, no non sei solo, anche se a dire il vero ho incontrato solo te fino ad ora. Immagino i nostri militari in missione quando al posto di Martino si vedranno arrivare il mito ispiratore dei rasta:D

http://www.gmu.edu/library/specialcollections/acslbj32_4_4f.jpg

Anonymous said...

I radicali hanno avuto quello che meritavano: senza un senatore cosa volevi di più?
A quelli che invece criticano così tanto per dire qualcosa è giusto ricordare i passati ministri che possiamo giudicare sul lavoro fatto e soprattutto su quello non fatto: Tremonti, Giovanardi, Storace, Castelli, Moratti e ultimo ma per ultimo ma non ultimo Berlusconi, vero obbrobrio istituzionale che tante soddisfazioni ci ha dato in Italia e all'Estero.

vfiore said...

di mussi alla ricerca vogliamo parlarne ? io scappo in tagikistan. meno male che il sottosegretario e' modica, che noonstante la proposta di legge pronta sulla authority oligarchica della ricerca, e' almeno una persona seria.

sugli esteri: d'alema fa il sovietico ma all;'atto pratico potrebbe essere atlantista di fatto. soprattutto con vernetti sottosegretario..

ciao - vincenzo

Anonymous said...

Beh, però ricordiamoci che con il Berlusca eravamo gli zimbelli del mondo: adesso invece arriva D'Alema, di nuovo fellatio a Francia e Germania, e via. Poi, tanto, se scoppia una crisi internazionale, va lui a Palazzo Chigi. E tutti in piazza con le bandierine.

Anonymous said...

Il governo di centrosinistra durerà più di quanto non crediate.
Non vedo l'ora di leggere il verdetto del referendum sul federalismo alla lombarda.
Per il signore che paragona il 2006 al 1800 ricordo che la Cdl non vincerà nemmeno le prossime elezioni 'semplicemente' perché sarà senza Lega e enormemente divisa. Già vedo Casini che vuole fare le scarpe a Berlusconi e le lotte fratricide non mancheranno.
Panebianco ha ragione quando scrive che la debolezza del governo Prodi può trasformarsi in virtù a dispetto di una destra ormai alla frutta e sull'orlo di una crisi di nervi. I radicali non possono più tornare con Berlusconi e nop credo che potranno ripassare al centrodestra fino a quando ci rimarrà il Napoleone d'Arcore.

Anonymous said...

Orlando, il tuo zelo tradisce uno stato d'animo molto diverso da quello che vorresti mostrare. Vedo poi con piacere che ti sei convertito anche sulla devolution... Sì, lo so che fa schifo, e la Lega ecc... un federalista come te ha ragione di sperare che ne farà uno migliore l'Unione.

Anonymous said...

Roma, 12:44
GOVERNO: A BONINO MINISTERO NUOVO E CON PORTAFOGLIO
Il Consiglio dei ministri ha definito le competenze del nuovo ministro per il Commercio internazionale e per le politiche europee. Emma Bonino si trova quindi a guidare - informa una nota - un ministero completamente nuovo e con portafoglio, che entra nella 'top ten' dei dieci ministeri piu' 'pesanti'. Da un lato, e' stato deciso lo scorporo del commercio con l'estero dal ministero per le Attivita' produttive, ripristinando il rango di ministero con il nuovo nome di ministero per il Commercio internazionale. Emma Bonino diventa cosi', insieme a Livia Turco, l'unica donna del nuovo governo a guidare un dicastero con portafoglio. Dall'altro, Emma Bonino avra' la responsabilita' sul Dipartimento per le politiche comunitarie, con l'occasione modificandone la denominazione in 'politiche europee', piu' in linea con quella ricorrente in seno all'Unione europea. Il passaggio delle consegne tra il neo ministro per il Commercio internazionale e le politiche europee, Emma Bonino, e i responsabili uscenti Adolfo Urso e Giorgio La Malfa, si svolgera' rispettivamente oggi pomeriggio alle 15.30 e domani mattina alle 9.

Anonymous said...

A parte il fatto che il ministero è con portafoglio, davvero una splendida notizia, sarà davvero divertente vedere la Bonino andare a trattare con i paesi che non rispettano i diritti umani. Ne vedremo delle belle. Se aspettavamo la destra campa cavallo.... Forza Emma

Anonymous said...

Eretico io non mi sono convertito semplicemente perchè non ho mai professato di essere un credente.
Io sono per il federalismo cooperativo( modello tedesco) e devo dire che la riforma della Lega è davvero lontana dal riuscire a dare un'impronta seria al nostro regime politico.
Detto questo non significa che io abbia già deciso sul da farsi perché so bene che nel centrosinistra non c'è nulla in programma riguardo a questo tema che reputo fondamentale per un Paese che vuole attuare delle riforme strutturali. Sono combattuto, ma sono anche certo che il referendum non passerà ed è per questo che faccio delle considerazioni che trascendono la mia personale opinione in merito.
In soldoni: la riforma della lega è penosa ma è anche l'unica proposta.