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Thursday, December 15, 2011

Alt! Manovra contromano

Nel suo bollettino mensile la Bce sottolinea che le manovre di risanamento dei conti pubblici dovrebbero essere concentrate «prevalentemente sulla riduzione della spesa»; che «le riforme del mercato del lavoro si dovrebbero incentrare sulla rimozione delle rigidità e su una più ampia flessibilità salariale»; e che le riforme dei mercati dei beni e servizi «dovrebbero vertere sulla piena apertura dei mercati al fine di rafforzare la concorrenza». La via per uscire dalla crisi per la Bce è a senso unico. Non so a voi, ma a me la prima manovra varata dal governo Monti sembra andare contromano.

E' ciò che emerge anche dalle valutazioni del Centro studi di Confindustria. E' fortemente sbilanciata sul lato delle entrate (per l'88,6% nel 2012) e nel 2013 porterà la pressione fiscale all'insopportabile livello del 45,5% (54% al netto del sommerso). Il suo impatto recessivo sull'economia sarà ben più corposo di quello ottimisticamente stimato da Bankitalia in mezzo punto di Pil in due anni. Confindustria stima per il 2012 una contrazione del Pil dell'1,6%. Il guaio è che la manovra, allo scopo di raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013, è calcolata sulla base di un calo del Pil dello 0,5% nel 2012. Monti farebbe bene a sbrigarsi dunque con le misure per la crescita, perché con questa manovra si parte con una penalizzazione di -1. A meno che l'impatto recessivo si rivelasse minore di un punto percentuale, ma c'è ancora qualcuno disposto a crederci?

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