Dopo un calo dell'affluenza tutto sommato contenuto per tutta la giornata di ieri (alle 19 -1,88 rispetto alle politiche del 2008), alle 22 si è registrato un vero e proprio tonfo: -7,38 punti. Facile immaginare lo psicodramma tra le forze politiche, quelle vecchie preoccupate per la sopravvivenza e quelle nuove ansiose di celebrare l'annunciato "boom". Da valutare il peso del "generale Inverno", visto che recarsi a votare tra le 19 e le 22 a fine febbraio, in una domenica tra l'altro di abbondanti nevicate, non è la stessa cosa che alla fine di aprile, con l'ora legale eccetera. Quindi sì, avrà pesato. Ma è anche quasi certo che abbia pesato il fattore politico, dal momento che fanno registrare picchi di circa -10 punti regioni dove in passato il voto è stato molto favorevole al centrodestra, come Lombardia, Campania e Sicilia. Poco meglio, per la verità, l'affluenza in alcune regioni tradizionalmente "rosse" (tra -5 e -7 punti), dove l'astensionismo politico potrebbe aver colpito, anche se in misura molto più lieve, il centrosinistra.
Oggi ci sono ben 8 ore per votare, quindi non è da escludere un certo recupero. Il calo dell'affluenza potrebbe ridursi sensibilmente, fino a -5,5 punti rispetto al 2008. Il dato definitivo dell'affluenza potrebbe aggirarsi intorno al 75%. Ciò significherebbe oltre 2,5 milioni di voti persi. Un simile calo, però, oltre a colpire certamente il centrodestra e in particolare il Pdl, e in misura più lieve il Pd, a mio avviso non aiuterebbe Monti a superare le soglie di sbarramento (del 10% alla Camera e dell'8 in ciascuna regione al Senato), e rischierebbe di deludere anche le aspettative da "tsunami" di Grillo. Molti elettori delusi e arrabbiati, infatti, avrebbero sì espresso il loro "vaffa" ai partiti, ma preferendo la modalità dell'astensione (da vedere anche la quantità di schede non valide) piuttosto che Grillo o il robotico professore della Bocconi.
Insomma, un forte calo dell'affluenza, oltre a danneggiare evidentemente Berlusconi, è probabile che faccia anche mancare il "boom" a Grillo.
Per quanto mi riguarda, non dirò per chi ho votato (anche se è forse intuibile dalle idee espresse nei miei post), perché non si è trattato di un voto convinto, quindi voglio evitare che passi come un endorsement o un'appartenenza. Dirò solo che ho votato in modo molto diversificato tra Camera, Senato e Regione Lazio, in modo da equilibrare esigenze di rappresentanza e governabilità.
Di seguito una mia personale, e un po' provocatoria previsione sulle percentuali finali dei partiti e delle coalizioni (escluse circoscrizioni estero), sulla base di una stima di affluenza al 75% con circa 34 milioni di voti validi e delle considerazioni esposte sopra:
Pd 31
Sel 3,5
Altri centrosinistra 0,9
Totale: 35,4
Pdl 20
Lega 5
Altri centrodestra 4
Totale: 29
Grillo: 17
Monti: 10 (più sotto che sopra la soglia)
Ingroia: 3,8
Fare: 2,6
3 comments:
Sono mesi che aspetto di sapere per chi hai votato e alla fine non lo dici. Peccato.
Comunque, oltre al Pdl, anche la Lega deve sperare in un recupero dell'affluenza oggi: nella circ. Lombardia 2, dove nel 2008 la Lega ha preso 750mila dei suoi 3 milioni di voti, il calo ieri sera era dell'11%.
paulkarl
Vero, mi spiace. E' che a differenza di altri blog/giornalisti non ho da vantarmene o da provare particolari fedeltà, e a differenza di altre volte stavolta non ho votato convinto, quindi non voglio che il mio voto passi per endorsement, fiducia o peggio appartenenza. Comunque, chi mi segue può facilmente intuirlo dai miei ragionamenti e considerando che è stato un voto molto diversificato (nel Lazio c'è un limite al buco per spesa sanitaria che si può sopportare...)
Saluti
Concordo sostanzialmente con le tue previsioni (ore 13.00), tuttavia toglierei un paio di punti al PDL e li darei a Grillo, che secondo me sfiorerà il 20 (19/19,5%). Fare mi sembra sopravvalutato e un punticino percentuale dei suoi lo regalo a Monti (11%). A dopo, saluti. Woody
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