Ma forse sono io il folle
Nonostante ci si dimostri ogni volta sdegnati per gli episodi di violenza ad opera di terroristi, mi fa impressione il fatto che in Italia, in realtà, esiste una sorta di inclinazione a 'chiudere un occhio'. I politici nostrani, scivolata via l'iniziale onda emotiva, presente soprattutto nell'opinione pubblica, non tardano a mostrarsi indulgenti con i terroristi appartenenti alla rispettiva ideologia più affine. Ed ecco che quelli di quà, gli altri di là, ci spiegano come sia giusto e opportuno "voltare pagina", liberando i detenuti per reati di terrorismo e banda armata che non siano già stati scarcerati dalla solerzia dei magistrati che, ma solo in questi casi, chiudono un occhio sul ravvedimento di chi sta per uscire. E ci ritroveremo presto in Tv per ricordare le 'passioni' di 'quegli anni'.
Personalmente ritengo, e lo avverto come sensazione, la lotta armata per imporre un'ideologia politica in uno Stato democratico particolarmente odiosa. Come cittadino preferirei mille volte vedere usata la stessa indulgenza per i poveri cristi che stanno in galera privi di protettorati politici: spaccio di droghe, furti d'auto, truffe, delitti passionale o colposi, anche il delitto di Cogne. Se proprio indulgenza ci deve essere, la mia va a questo tipo di reati. E' solo che li trovo umanamente più comprensibili.
Uccidere per un'idea politica è ahimé visto come meno deprecabile che uccidere per denaro, o per amore/odio. Molti sono portati a riconoscere ai responsabili di quei delitti una sorta di status morale diverso, in qualche modo più alto, comunque 'meno basso'.
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