The Quiet American
Ho visto ieri un film splendido!
Premessa. Non posso parlarne ampiamente, andate al cinema, ne vale la pena. Un giovane americano di nome Pyle giunge a Saigon nell'autunno del 1952, nel pieno della guerra tra i francesi e i viet minh comunisti guidati da Ho Chi Minh. Pyle è un idealista e fa amicizia con il disilluso corrispondente del Times di Londra, Fowler (Caine), ma finisce per innamorarsi della sua giovane e bellissima amante vietnamita, Phuong. Il contesto storico, che diviene via via protagonista intrecciandosi con le vite dei personaggi, è quello della deconolizzazione.
Superbi gli attori, approfondita la costruzione dei protagonisti, impeccabile lo sviluppo narrativo, sapiente e misurata la regia, affascinante la fotografia.
Il film indaga senza pregiudizi le ragioni dell'agire umano, i sentimenti. Le azioni rispondono a scelte morali diverse, ma di pari dignità, anche se questo approccio non ci impedisce di prendere posizione. Ciascuno è sottoposto sia al giudizio della propria coscienza, sia al giudizio della storia. Certo, in tutto questo, la felicità umana diviene problematica e rischia di perdersi.
Nota bene. Il film inizia dalla fine, e da spettatori ciò desta qualche preoccupazione, ma appassiona da subito. Nonostante tutto, Pyle rimarrà un idealista e Fowler un disilluso.
No comments:
Post a Comment