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Wednesday, December 24, 2003

«Chi tollerò Piazzale Loreto accetti la visita dentistica a Saddam»
Parla il filosofo francese André Glucksmann: «Una volta dissipata la gioia per la cattura di Saddam Hussein, ho paura che una parte dell'Europa soccomberà di nuovo al suo demone favorito: cogliere in fallo gli Stati Uniti, in nome del sacrosanto principio di sovranità. Ma il diritto d'ingerenza in nome dei diritti umani, se è un peccato capitale agli occhi dei cultori della sovranità alla Carl Schmitt, è un dovere ineludibile secondo la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo». Leggi tutto.

Mubarak apre a Sharon, la Libia non è una sorpresa, il lavoro paga
«In una settimana, scettici e pessimisti della strategia americana ne hanno di spunti su cui riflettere. La cattura di Saddam. Il sì dell'Iran alle ispezioni nucleari. Gheddafi che a sorpresa rinuncia alle armi chimiche e nucleari dopo nove mesi di trattativa con Londra e Washington. Il ministro degli Esteri egiziano che incontra Sharon e lo invita al Cairo dopo anni malgrado il no delle fazioni armate palestinesi. Il prossimo a doversi muovere è Bashar Assad, la Siria non può restare isolata, e da quanto so i britannici ci stanno lavorando alacremente».
Qui si fa finta di niente, non dico di crederci, ma almeno che se ne parli. L'Europa è tremendamente distante: dicesi isolazionismo pacifista.
Prima si rideva di Bush: "Dov'è Saddam?". Ora esce fuori che: "Tanto Saddam non contava più niente". Contava eccome.

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