Parlavo degli scioperi selvaggi naturalmente. I prefetti precettano, i giudici assolveranno le eventuali violazioni con una pacca sulle spalle, considerando «l'alto valore sociale e civile» delle proteste. E' il richiamo della famiglia.
Allora ricominciamo con una proposta concreta. Illegale lo sciopero selvaggio: già oggi il diritto di sciopero nel settore dei trasporti pubblici è regolato per legge, ma basta con le precettazioni che non servono a niente. Chi non rispetta le regole viola il proprio contratto e l'azienda ha facoltà di licenziare.
Parlavo anche di Parmalat naturalmente. Mi sembra evidente che i problemi sono il sistema bancario e creditizio, la gestione familiare - come la robba di Verga - delle aziende italiane, i controlli. Ma le banche in Italia sono private o statali? Perché sembra quasi che gestiscano denari non propri, che distribuiscano e ricevano favori, piuttosto che cercare profitti e investimenti. Meglio: se un pinco pallino qualsiasi come me va sotto di 100 euro lo chiama il direttore, per aprire un mutuo devo ipotecare la dentiera, se un piccolo o medio imprenditore chiede un credito deve dimostrare di non avere contravvenzioni non pagate, se però chiede soldi un grande gruppo megaindebitato, allora i cordoni della borsa si aprono. Varrà anche qui il magico richiamo della famiglia? Il potere economico in Italia, una questione di famiglie e di partiti, di assistenzialismo e di tutti che ci guadagnano la loro fetta, liberismo neanche a parlarne, risparmiatori cornuti e mazziati.
Comunque, qualcuno dica a Rutelli che le modiche al falso in bilancio non c'entrano una sega!.
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