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Thursday, August 25, 2005

Gli americani non devono saperlo

Ecco come andarono le cose, ecco i perché, i nodi che vengono al pettine. Raccontati da Maurizio Scelli, commissario straordinario uscente della Croce Rossa Italiana, a La Stampa.
«Per salvare le due Simone i mediatori ci chiesero di curare e salvare la vita a quattro presunti terroristi ricercati dagli americani, feriti in combattimento... fu una condizione irrinunciabile per garantire l'incolumità degli ostaggi e nostra, che feci mia sin dal primo giorno, e che trovò d'accordo, quando gliela rappresentai, anche il sottosegretario Gianni Letta... A Baghdad quando si trattò di riportare in Italia le due Simone, Nicola Calipari consapevole di questa direttiva si raccomandò con me di non parlare neppure al generale Marioli, vicecomandante delle forze alleate in Iraq».

N.B.: curare dei combattenti feriti è la missione della Croce Rossa, la vera "proposta indecente", il "salvarli" che interessava ai rapitori, era salvarli non dalle ferite, ma dagli americani, che senza dubbio una volta catturati li avrebbero anche sottoposti alle cure necessarie. Ma certo, li avrebbero messi fuori combattimento per un bel po'.

Ora partono le strumentalizzazioni, ma questa è la prova che: a) governo, servizi segreti, CRI, hanno fatto quanto era in loro potere (legittimo) per liberare i nostri ostaggi in Iraq; b) hanno ritenuto che per conseguire questo obiettivo fosse necessario tenere all'oscuro gli americani e le forze della coalizione; c) se poi capita che per il conseguente mancato coordinamento e la clandestinità totale dell'operazione un agente ci rimette la pelle, è un incidente, solo un incidente, la cui vittima è un nobile servitore dello Stato.

Con questo voglio dire che un governo democratico e i suoi servizi segreti agiscono con piena legittimità quando ritenendolo opportuno decidono di tenere nascoste anche agli alleati proprie operazioni in un teatro di guerra. La scelta è sempre discutibile, ciò che non è tollerabile sono i piagnistei ipocriti e le dietrologie nei confronti degli alleati se poi qualcosa va storto. Nella vicenda dell'uccisione di Calipari, semmai dovessimo indicare un alleato che non si sia comportato lealmente, sarebbe l'Italia, non gli Stati Uniti.

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