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Tuesday, August 02, 2005

I soliti inaffidabili e irresponsabili

Scotland Yard irritata e preoccupata per non essere ancora riuscita ad interrogare il terrorista Hamdi Issac, dei mancati attentati del 21 luglio, arrestato e detenuto a Roma.

Lo riferisce oggi il Times, spiegando che gli 007 britannici, volati a Roma subito dopo la cattura del ricercato, non lo hanno finora potuto incontrare di persona. Altra preoccupazione è che i tempi dell'estradizione vadano per le lunghe. Sempre secondo quanto riferisce il quotidiano britannico, il giudice Domenico Massimo Micelli, incaricato del processo, avrebbe detto che la documentazione presentata dal governo britannico per l'estradizione è insufficiente. Inoltre, il fatto che l'avvocato del presunto attentatore di Londra, Antonietta Sonnessa, abbia rivelato che il suo assistito è stato incriminato in Italia con l'accusa di terrorismo, rischia di complicare ulteriormente la vicenda.

Funzionari governativi e di Scotland Yard stanno cercando di capire se ciò significa che Oman Hussain (Hamdi Issac) debba essere processato in Italia prima di tornare in Gran Bretagna. Da parte sua, il vice ministro degli Interni britannico, Hazel Blears, ha detto in una intervista stamane alla Bbc di non essere a conoscenza di nessuna incriminazione da parte italiana contro il presunto attentatore del 21 luglio a Londra. «A quello che so - ha spiegato - non ci sono incriminzioni da parte dell'Italia e stiamo cercando di ottenere l'estradizione il prima possibile».
Fonte: Corriere.it

E ti pareva?! Ora con quale scusa? A Sigonella rifiutammo di consegnare agli Stati Uniti uno dei più pericolosi terroristi palestinesi, poi favorendone la fuga, con la scusa che l'Achille Lauro era nave italiana, quindi territorio italiano. Ora rifiutiamo alla Gran Bretagna un terrorista colpevole di un attacco su suolo britannico con quali reali pretese? Non sarà mica perchè potrebbe essere accusato della morte della nostra unica connazionale vittima degli attacchi del 7 luglio?

2 comments:

Anonymous said...

EDITORIALE de Il Riformista
mercoledì 3 agosto 2005
BUONISMI.
Estradiamo subito il terrorista hip hop

L’opera di rivalutazione e perdono del terrorista Hamdi Issac prosegue indefessa. L’ultimo difensore d’ufficio del ragazzo eritreo che un destino ingiusto ha trascinato dal muretto di largo Flaminio e dalla frequentazione con le ragazze dello Chateaubriand fino allo zainetto esplosivo nella metropolitana di Londra, è G-Max, cantante rap del gruppo Flaminio Maphia. Il quale trasecola dalle pagine romane di <+cors>Repubblica<+tondo>: «Hamdi un terrorista? No, non ci credevo quando ho visto la sua foto sul giornale e non ci credo neppure adesso... eravamo una comunità pacifica unita dall’amore per la cultura hip hop, anche Hamdi era così... era figo stare con lui... era un ragazzo a posto, simpatico, bello, aveva successo con le pischelle».
Nel frattempo, le autorità italiane si trovano di fronte al primo caso di possibile applicazione delle norme sul mandato di cattura europea. Se vogliono, possono consegnare l’imputato al Regno Unito entro novanta giorni. Questo a meno che non decidano di perseguirlo qui in Italia per reati che, a quanto risulta, non ha commesso; oppure che non decidano di applicargli qualche beneficio premiale perché «collabora» con gli inquirenti. Gli inglesi - stampa e Scotland Yard - temono proprio questo: che una accorta strategia difensiva, unita a una campagna di simpatia sulla stampa, unita a un po’ di competizione inter-europea dei nostri inquirenti, ritardino o addirittura impediscano l’estradizione. Da notare che Scotland Yard ha urgenza di interrogare Hamdi perché è ancora impegnata in una corsa contro il tempo per fermare altre cellule omicide, e il nostro bravo ragazzo Hamdi qualche informazione utile potrebbe darla.
E’ il caso di chiedere a polizia e magistratura italiane di non frapporre indugi e di ridare Hamdi al più presto possibile agli inglesi. Qui da noi non serve a molto, se non a suscitare romantici amarcord dei «ragazzi del muretto». La norma europea esiste, ed è un’ironia della storia che si possa usare oggi nella lotta internazionale al terrorismo, dopo che ad averla avversata duramente fu proprio quella Lega che oggi chiede misure eccezionali contro il terrorismo. Che aspettiamo?

Anonymous said...

Abbiamo selezionato il post per Tocque-Radio di oggi.
Grazie!

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