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Sunday, July 31, 2005

Frist suona la sveglia ai repubblicani (e a Bush)

Stato dell'arte di un dibattito serio e pragmatico, ben lontano dalle crociate culturali che abbiamo subito in Italia

Il capo dei repubblicani al Senato, principale riferimento politico parlamentare della destra religiosa, Bill Frist, ha annunciato il suo voto favorevole al finanziamento con fondi federali della ricerca sulle cellule staminali embrionali. Una premessa è d'obbligo. Negli Stati Uniti il dibattito è lontano anni luce da quello italiano sulla legge 40. In America, appunto, non c'è alcuna legge 40, nessun limite, nessun divieto. Il presidente Bush fu il primo a finanziare con i fondi federali la ricerca su cellule staminali embrionali, ma limitandoli alle linee già esistenti. Poi ha vietato l'uso dei fondi federali, ma nessuna legge proibisce ai singoli Stati e ai privati di finanziare la ricerca.

Dunque il dibattito negli Stati Uniti è tutto incentrato sul sì/no a finanziare la ricerca sulle cellule staminali embrionali con i fondi federali, cioè con il denaro di tutti i contribuenti, per molti dei quali quella ricerca è inaccettabile dal punto di vista etico. Frist, cardiochirurgo di fama, come ha scritto David Brooks tempo fa non è affatto un fondamentalista, come sugli embrioni non lo sono gli evangelici. Anche se le cronache più interessate ci hanno raccontato il contrario. Dunque, Frist annuncia di essere favorevole a un'iniziativa di legge bipartisan del Congresso ("Stem Cell Research Enhancement Act", passato alla Camera con 238 voti contro 194) con la quale si vuole superare il bando imposto dal presidente Bush - che ha minacciato l'uso del veto presidenziale - e consentire, dietro stretti limiti, il finanziamento federale della ricerca anche su nuove linee di cellule. Non derivate da embrioni creati per la ricerca, ma utilizzando embrioni comunque destinati al deterioramento e alla distruzione perché scarti dei programmi di fertilità e non impiantati né adottati.

E lo fa con un esteso documento in cui spiega le sue ragioni, cominciando dai dieci principi che costituiscono la sua «cornice etica» e che nel 2001 sono stati adottati dall'amministrazione Bush.
1. Ban Embryo Creation for Research;
2. Continue Funding Ban on Derivation;
3. Ban Human Cloning;
4. Increase Adult Stem Cell Research Funding;
5. Provide Funding for Embryonic Stem Cell Research Only From Blastocysts That Would Otherwise Be Discarded;
6. Require a Rigorous Informed Consent Process;
7. Limit Number of Stem Cell Lines;
8. Establish A Strong Public Research Oversight System;
9. Require Ongoing, Independent Scientific and Ethical Review;
10. Strengthen and Harmonize Fetal Tissue Research Restrictions.
Il problema è che ora, visto che l'annuncio di Bush limitava il finanziamento alle linee già esistenti, quelle nuove sono escluse e il governo non finanzia più la promettente ricerca. Per Frist è ora di cambiare questa politica, seppure egli sia saldamente pro-life.
«I am pro-life. I believe human life begins at conception. It is at this moment that the organism is complete - yes, immature - but complete. An embryo is nascent human life. It's genetically distinct. And it's biologically human. It's living. This position is consistent with my faith. But, to me, it isn't just a matter of faith. It's a fact of science. Our development is a continuous process - gradual and chronological. We were all once embryos. The embryo is human life at its earliest stage of development. And accordingly, the human embryo has moral significance and moral worth. It deserves to be treated with the utmost dignity and respect.
(...)
I strongly support newer, alternative means of deriving, creating, and isolating pluripotent stem cells - whether they're true embryonic stem cells or stem cells that have all of the unique properties of embryonic stem cells... they may bridge moral and ethical differences among people who now hold very different views on stem cell research because they totally avoid destruction of any human embryos.
(...)
Cure today may be just a theory, a hope, a dream. But the promise is powerful enough that I believe this research deserves our increased energy and focus. Embryonic stem cell research must be supported. It's time for a modified policy -- the right policy for this moment in time».
Non sono d'accordo con la decisione di Frist Eric Cohen e William Kristol, del neocon Weekly Standard, per i quali il senatore ha scelto «la cosa sbagliata al momento sbagliato», mostrando, di fronte a un quadro legislativo molto permissivo, un «approccio non moderato», su una questione di rilevanza morale per tutti i cittadini, e «non necessario» viste le altre fonti di finanziamento di cui la ricerca gode. Insomma, il dibattito non è sui divieti, ma sulle politiche del governo.
«For four years, embryo research advocates have claimed that the Bush administration has "banned stem cell research." Not so. The issue in question is federal funding for embryonic stem cell research - research in which new embryos will be destroyed. Such research has been, and is, legal, and while the president has endorsed a ban on human cloning, he has not proposed to outlaw the destruction of embryos created through in vitro fertilization (IVF). He simply does not want the federal government to fund or promote research that requires the ongoing destruction of embryos.

In fact, for all the complaints of scientists that the American government is standing in the way of their pioneering efforts, the striking fact about the present situation is that there are virtually no legal prohibitions on many radical areas of biotechnology. There are no limits on human cloning, no limits on fetal farming, no limits on the creation of man-animal hybrids, and no limits on the creation of human embryos solely for research and destruction. It is in this rather permissive moral and legal climate that Frist seeks to remove one of the few public boundaries that still exist».
Tempo fa, sul Washington Post, era intervenuto il filosofo conservatore Leon R. Kass, presidente del Consiglio nazionale di Bioetica nominato dal presidente Bush, illustrando le nuove promettenti vie della ricerca per ottenere cellule staminali embrionali, o staminali comunque dalle stesse proprietà, senza la distruzione di embrioni. Soluzioni su cui la Commissione, di orientamento conservatore e attenta ai principi religiosi, sta lavorando in modo pragmatico, ma che in Italia sarebbero comunque vietate dall'attuale legge 40 sulla fecondazione assistita.

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