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Thursday, September 13, 2007

La solita contraddizione del Pd

«Veltroni ha parlato della necessità di tagliare il numero dei parlamentari, ipotesi al momento piuttosto astratta. Ci sarebbe in realtà una strada più rapida per mandare un segnale agli italiani: la drastica riduzione del numero dei ministri, in linea conia riforma Bassanini mai così disattesa... Ma il candidato leader evita di imboccare tale sentiero. Ne vede di certo i rischi destabilizzanti per Prodi. E qui ci si impiglia nella solita contraddizione. Il Pd deve sostenere l'esecutivo, ma tale sostegno appanna l'identità del partito e gli impedisce di esprimere qualche idea innovativa. Alla lunga l'ambiguità non regge».
(Stefano Folli, Il Sole 24 Ore)

Non basta Veltroni a far dimenticare Prodi. O il candidato leader e il nuovo partito rompono con l'attuale esperienza di governo, o non verranno percepiti come innovatori credibili.

1 comment:

Riccardo Gallottini said...

Terza ipotesi che si vada avanti a morsi e attacchi ma che non si risolva nulla. Lo Status quo in certi casi vale, ahimè, più di tante riforme..