Pagine

Thursday, September 06, 2007

Scienziati di fede tornano alla carica

Alla notizia dell'autorizzazione concessa dall'autorità britannica per la fertilizzazione e l'embriologia (Hfea) alla creazione a scopo di ricerca di embrioni "chimera", contenenti materiale genetico sia umano che animale, per produrre cellule staminali utili per lo studio di malattie come il Parkinson e l'Alzheimer, hanno subito imbracciato i fucili da guerra gli scienziati che furono in prima fila nel sostenere a livello mediatico la campagna di Scienza e Vita e del Vaticano contro il referendum sulla fecondazione assistita.

Vi ricordate, quelli che erano meglio le staminali adulte e che oggi ancora non ci spiegano come mai ricercatori tra migliori al mondo, come quelli britannici, spingono così tanto, sfidando l'impopolarità, per avere le embrionali.

Oggi sui giornali sembra una gara alla dichiarazione più esagerata. Ma se quella delle embrionali è la strada sbagliata, perché allarmarsi così se i colleghi concorrenti la seguono. Se falliscono, i "nostri" hanno solo da guadagnarci.

L'opinione pubblica è stata «vittima di una manipolazione», denuncia Francesco D'Agostino, presidente onorario del Comitato nazionale di Bioetica. «Esperimento raccapricciante... Si creano mostri senza avere esiti scientifici», tuona Bruno Dalla Piccola, che si dice «certo che non produrranno nessun tipo di terapia utile...». Ostante sicurezza anche Angelo Vescovi: «Un'aberrazione che non darà risultati»; «Macché chimera, una vera bufala». Eppure, sulle potenzialità del procedimento sono entrambi smentiti con tre esempi reali da Elena Cattaneo e Giuseppe Testa.

Anche Giuseppe Novelli, professore di Genetica all'Università Tor Vergata di Roma, è favorevole: «Non verrebbero creati mostri, mezzi uomini e mezzi animali, perché non si darebbe vita ad alcun embrione... Nessuno vuole usare questi embrioni per produrre bambini chimera. Obiettivo degli scienziati inglesi è solo prendere le cellule staminali, metterle sotto al microscopio e studiare finalmente malattie come Alzheimer, il Parkinson e sclerosi laterale amiotrofica».

Eugenia Roccella, su Avvenire, semplicemente parla d'altro, come obnubilata dal film horror visto la sera prima, mentre troviamo il direttore di Libero, Vittorio Feltri, esprimere una posizione in controtendenza con l'area di centrodestra: «Non vedo mostri all'orizzonte Sto con la scienza». Dopo aver premesso che «l'esperienza suggerisce di non vedere catastrofi imminenti in ogni novità e neppure di considerare ogni novità portatrice di benefici», chiarisce un paio di questioni:

«Anzitutto gli embrioni in questione non saranno inseriti nell'utero della donna (il divieto è specifico) quindi non esiste il rischio di creare in laboratorio dei mostri, e chi pensa questo ha visto troppi film di fantascienza. Inoltre, il fatto che certi esperimenti ai limiti dell'immaginazione si svolgano - sotto rigoroso controllo - in Inghilterra, ossia il Paese più avanzato e civile al mondo, è garanzia di serietà. Non è proprio il caso di pensare che le stanze asettiche adibite alla ricerca negli istituti londinesi si trasformino in gabinetti di tipo nazista, frequentati da scienziati pazzi. Sarebbe una forzatura priva di riscontri logici nella realtà di oggi. Qui si tratta semplicemente di proseguire negli studi rispettando le regole a tutela di princìpi etici condivisi. Tutto il resto è fantasia disturbata da bigottismi e non ha titoli per essere un impedimento a scoprire rimedi a malattie finora incurabili».

E ricordiamoci poi che «spesso quanto avviene nei laboratori ci sembra orribile e spaventa, ma tutti desideriamo vivere meglio (sani) e più a lungo, e quando siamo colpiti da una grave malattia, all'improvviso, ciò che spaventava alimenta la speranza di poter guarire. E ci affidiamo alla scienza come bambini alla mamma».

8 comments:

pietro said...

Ma dato che il cosiddetto materiale genetico è quello di una semplice cellula somatica, e non di un embrione, che la cellua ricevente non dà nessun contributo genetico, e il risultato sembrerebbe perfettamente equivalente ad una cellula staminale adulta, dove sta il problema? anche da un punto di vista dela morale cristiana:
1) non sono utilizzati nè embrioni, nè cellule provenienti da embrioni umani.
2) il risultato non è neanche potenzialmente un embrione umano, non di piu di quanto sia un prelievo del midollo osseo.
3) la proliferazione forzata viene effettuata anche negli autotrapianti di pelle senza scandalo
4)Neanche l'uso di embrioni animali mi risulta abbia qualcosa di immorale, altrimenti non potremmo neanche farci una frittata in pace.
A parte la pretesa di avere il monopolio di certi argomenti che cosa altro spinge a scrivere certe stupidaggini?

Anonymous said...

Sto con Feltri, sempre più intelligente e opinion-maker di grande spessore.
Le stupidate di quest'ultima campagna allarmistica ed anti-scientifica sono paragonabili soltanto alla "masturbazione che uccide" ed "all'utero è di proprietà della donna e quindi del bambino ne fa quello che vuole", esempi idioti delle due opposte (e cieche) fazioni.

Anonymous said...

Non sono solo i cattolici a sollevare obiezioni.
dal Foglio di oggi:

... la senatrice Loredana De Petris [dei Verdi]: ha dichiarato con nettezza che “la creazione di embrioni uomo-animale è abominevole dal punto di vista etico. La scissione fra scienza ed etica ha già generato esperienze devastanti nella storia dell’umanità”. Riferendosi alla manipolazione autorizzata in Gran Bretagna di cellule ibride, l’esponente verde denuncia “il rischio di una sperimentazione scientifica che si muove senza limiti in una zona grigia, dove il confine tra ricerca per l’impiego delle cellule staminali e clonazione umana si rende sempre più sottile”. La De Petris, infine, nega valore alla giustificazione di queste eccentriche ricerche per via degli effetti, peraltro del tutto indimostrati e indimostrabili, che potrebbero avere nella cura di malattie degenerative, da lei giudicate come un “pretesto per lasciare libero il campo al governo degli interessi economici sul genoma umano e animale”.

Insomma, se ci arrivano perfino i verdi a capirlo...

Ranco2009 said...

Ah, potresti ricordare a Elena Cattaneo e Giuseppe Testa che le parole che finiscono in -cie sono invariabili al plurale (la specie, le specie)?

Anonymous said...

Da una intervista a Augusto Pessina, microbiologo all’Università di Milano e presidente dell’Associazione italiana di colture cellulari:

«Dietro questi esperimenti non c’è alcun argomento scientifico. Sono assolutamente infondate le prospettive di cura, innanzitutto per una ragione di tipo teorico. Il problema della medicina è di avere un modello che si avvicini il più possibile a quello reale, tant’è vero che una delle obiezioni mosse dagli animalisti contro gli esperimenti sui topi è negare l’attendibilità scientifica, proprio perché l’uomo è differente dal topo. Nel caso degli ibridi, mi chiedo come si possa pretendere di studiare una patologia umana aggiungendo al modello preso in considerazione qualcosa di non umano. Dal punto di vista scientifico mi sembra un controsenso. Ma ci sono ragioni anche pratiche, perché, ad esempio, non si sa quali interazioni si produrranno tra il Dna umano e quello mitocondriale animale. Insomma, biologicamente è un gran pasticcio, che denota un modo di procedere irrazionale, motivato solo dalla curiosità di vedere cosa succede».
Perché allora fare questo tipo di esperimenti?
«Non si sa se e quale utilità potrà avere un esperimento simile. Di certo le cellule prelevate dall’ibrido non si potranno iniettare in un essere umano per le cure. Immagino che nella migliore delle ipotesi, si creeranno linee cellulari brevettabili. A mio parere, comunque, il fine è arrivare alla clonazione umana. Una volta realizzato questo tipo di esperimento, l’utilizzo di un ovocita umano anziché animale sembrerà un ritorno al meglio. Anche Minger, il fautore di questi esperimenti, ha affermato che in futuro si utilizzeranno ovociti umani».
(Avvenire 7/9/07)

JimMomo said...

Infatti, Mauro, a me i conti tornano. Se fossi in te mi preoccuperei di essere d'accordo con i Verdi, che più retrogadi e reazionari non ci sono.

stammi bene

Anonymous said...

I verdi sono una tipologia di fondamentalisti.
E normalmente, così come ci si intende al volo tra relativisti, accade la stessa cosa tra tutti i fondamentalisti.
Ed i fondamentalisti, per definizione, ... non sentono ragioni.

Unknown said...

non mi convinci affatto, mi spiace

Negli anni '70 dicevano che non avrebbero mai potuto fecondare un essere umano in vitro.

E pochi anni dopo nasceva la prima bambina concepita in provetta.

Negli anni '80 giuravano che non avrebbero mai clonati animali.

E pochi anni dopo nacque la pecora Dolly.

Negli anni '90 assicuravano che comunque non avrebbero mai clonato embrioni umani.

E pochi anni dopo lo hanno fatto.

Nel 2000 promettevano che non avrebbero mai e poi mai creato embrioni metà uomo metà animale.

E adesso puntualmente lo hanno fatto.

Ora ci dicono di stare tranquilli, che comunque questi embrioni vengono distrutti al loro 14° giorno di vita.

Ma VOI ancora ci credete?

Dico a VOI, che vi inquietate per gli OGM, che vi stracciate le vesti perchè non volete un pomodoro transgenico ma non battete ciglio se vi danno una medicina metà uomo metà mucca.

Dico a VOI, Verdi de noantri, che continuate a farvi le pippe con la bandiera della pace e dell'anti-nucleare mentre un gruppo di figuri che si spacciano per scienziati sta da troppo tempo manipolando la specie umana.

E dicono di farlo per la ricerca, ma davvero VOI volete sottostare per tutta la vita al ricatto della scienza, che afferma di aver bisogno di tutto ciò per "guarirci dalle malattie"?

Non è il momento di dire NO? Chi li fermerà?