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Thursday, July 01, 2010

Altro che Speaker "all'americana"...

Tutto si può negare delle critiche rivolte a Gianfranco Fini, ma è innegabile che sta mettendo la carica di presidente della Camera al servizio della sua personale linea politica di leader della minoranza interna del Pdl. E' vero che nessuno dei presidenti della Camera, almeno nella storia recente, ha rinunciato a fare politica, né al ruolo di leader di fatto del suo partito (come Casini e Bertinotti), ma nessuno si era mai permesso di attivarsi in prima persona per rallentare l'iter parlamentare di una legge, offrendo così una sponda istituzionale al legittimo ostruzionismo delle opposizioni, né di intervenire nel merito mentre il Parlamento ne sta ancora discutendo.

Non si è potuto opporre alla calendarizzazione del ddl intercettazioni per il 29 luglio, ma non è riuscito a trattenersi - cosa piuttosto insolita per il presidente di uno dei rami del Parlamento - dal manifestare tutto il suo disappunto per la decisione presa a maggioranza dalla conferenza dei capigruppo, definita un «irragionevole puntiglio». Al di là di qualsiasi considerazione di merito, non mi pare affatto bizzarro, né una forzatura, che la maggioranza voglia veder votato entro l'estate - dando comunque assoluta priorità alla manovra finanziaria - un provvedimento che Camera e Senato si palleggiano ormai da due anni. A meno che "lavorare" anche la prima settimana di agosto non venga ritenuto troppo faticoso per i nostri deputati.

E pensare che lo stesso Fini per ben due volte aveva pubblicamente definito il testo un «buon compromesso». Sia quello licenziato oltre un anno fa dalla Camera; sia quello uscito dal Senato frutto delle modifiche approvate "all'unanimità" dall'ufficio di presidenza del Pdl di poche settimane fa. La verità è che nonostante avesse spergiurato il contrario, proprio la "guerriglia" in Parlamento - anche su provvedimenti discussi e votati "all'unanimità" nelle sedi di partito - è la tattica di Fini e i suoi. Qualsiasi "voltafaccia" , purché serva allo scopo ultimo che è il logoramento di Berlusconi (che tra l'altro riesce benissimo a logorarsi da sé). Ed è solo l'inizio.

1 comment:

Stanley said...

ho molto polemizzato con te ma stavolta nulla da eccepire.
Anche il Presidente Napolitano è stato 'irrituale' nel commentare le dichiarazioni di Brancher (non entro nel merito ma nella forma)
Ho sempre sostenuto che chi ha ruoli istituzionali debba comportarsi di conseguenza (da qui molti attacchi miei al Premier)
Ovvero il responsabile delle risorse umane non può dire ad un dipendente che è un testa di cippa lippa. ecc ecc
Quindi anche Fini deve comportarsi di conseguenza (anche Berlusconi si intende ma qui oramai ho perso le speranze)
Dunque, BRAVO!