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Friday, July 02, 2010

Riforme nemmeno per sbaglio

«A volte - osserva Il Foglio in uno degli editoriali a pagina 3 - anche nei refusi si possono nascondere riforme salutari per la finanza pubblica». Ieri ci eravamo illusi anche noi, prima che il ministro Sacconi si precipitasse a smentire. Una riforma? Macché, neanche per sbaglio. Solo un «refuso». In tempi di crisi non si tocca nulla, ha ripetuto più volte il ministro. Il «refuso» era un emendamento del relatore alla manovra, che in pratica prevedeva la tanto attesa, e da più parti invocata, riforma delle pensioni, agganciando a partire dal 2016 anche i lavoratori con 40 anni di contributi all'allungamento dell'età di pensionamento legato all'aumento dell'aspettativa di vita. Finalmente una vera riforma, a giudicare dalle immediate reazioni dei sindacati.

Purtroppo, non si può che condividere l'amara conclusione del Foglio: «Un peccato che le innovazioni liberali siano considerate refusi da cancellare». Poi però non ci si lamenti se qualcuno vede nella Lega l'unico «motore» (piuttosto, un "motorino") del governo. Si può dire tutto il male possibile della Lega e dei leghisti, infatti, si può condividere o meno il federalismo fiscale (qui si pensa che sia utile), ma l'impressione è che se questo governo non è del tutto immobile grazie ai tanti Sacconi, in gran parte si deve a loro. Sul federalismo fiscale, pur lentamente - considerando che si tratta di un lavoro obiettivamente enorme e complesso - si va avanti. E se per il resto il governo si accontenta di vivacchiare, di galleggiare facendosi trasportare dai venti deboli e incerti di una "ripresina", non si può dare tutta la colpa ai soliti "poteri forti" o ad una antiquata architettura istituzionale. Che certo frenano, ma di per sé non giustificano un immobilismo da cui non ci si schioda nemmeno per sbaglio, nemmeno per «refuso».

3 comments:

Laura said...

Lei non è abituato a lavorare vero? Lei è uno di quelli che non si stressa perchè fa stressare gli altri al posto suo.
Le posso garantire che dopo 36 anni di lavoro svolto in ambienti stressanti, leggere che avrebbero voluto togliere il traguardo dei 40 anni di contribuzione, mi ha fatto venire i lacrimoni agli occhi (ed io non sono una lavativa sul lavoro).
Oltre tutto, coi tempi che corrono, di quale riforma stiamo parlando?
Considerata la precarietà del lavoro, quante saranno le persone che nei prossimi decenni, potranno arrivare ai 40 anni di contributi? Stiamo parlando di briciole.

Anonymous said...

In effetti 40 anni veri di contributi con gente che rimane precaria o interinale anche fino ai 40 è un miraggio che sa di presa per il culo, Jimmomo ci crede tutti statali o con i genitori alle spalle che lasciano la casa, ma io dico: prima pensare a creare la crescita e poi casomai mettere mano alla riforma delle pensioni, i contributi non si generano dal niente, o sbaglio? Tra l'altro avevo pure puntato due euri sulla finale Argentina-Brasile, mannaggia a te e alle squadre europee che si confermano ben poca cosa ai Mondiali che si giocano lontani dall'Europa.

fmentis

JimMomo said...

Leggi sempre con poca attenzione. Avevo scritto anche "a giudicare da quanto visto finora", e "non che non abbiano i loro punti deboli" ("le due difese non sono mai state finora messe davvero alla prova" ed "entrambe le squadre non proteggono a sufficienza le loro difese filtrando a centrocampo" - e infatti!). Avevo scritto anche "Spagna e Inghilterra possono ancora riprendersi" e "considerate che mai una squadra europea ha vinto un Mondiale fuori dall'Europa, ma questa volta non c'è fuso orario e la temperatura è fresca". Avevo scritto anche "intanto la Spagna cresce e se ne parla troppo poco" e "forse abbiamo liquidato troppo presto le squadre europee...". E poi, si vede che non capisci di scommesse. Non si scommette sulla finale data per strafavorita. Se vuoi vincere davvero qualcosa devi cercare quote buone, non sicure. E' vero che Bra-Arg era la finale favorita anche secondo me, ma io, per esempio, ho scommesso su Uruguay-Spagna e su Ghana vincente finale.