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Friday, June 04, 2010

La casta per antonomasia

E' quella dei magistrati, che non si smentiscono mai. Quando si tratta di privilegi sono i primi a farsi sentire. Lo sciopero proclamato dall'Anm contro le misure della manovra che li riguardano è emblematico. La manovra prevede infatti il taglio del 10% ai compensi dei componenti degli organi di autogoverno della magistratura, esattamente come per i ministri e, probabilmente, i parlamentari; il blocco degli aumenti di stipendio per tre anni, come tutti gli altri dipendenti pubblici; il taglio del 5% sulla parte della retribuzione eccedente i 90 mila euro e del 10 su quella eccedente i 150 mila euro, esattamente come per i dirigenti pubblici. Ma la misura che li ha fatti imbestialire è la fine dell'automatismo degli adeguamenti, per cui passati i tre anni di blocco dovranno contrattare con il governo ogni aumento di stipendio (una riforma strutturale, questa). Poverini, esattamente come tutti gli altri dipendenti pubblici. Ma loro non si sentono e non vogliono essere come gli altri dipendenti pubblici. Ovviamente il Pd si è schierato subito e senza esitazioni al fianco della casta delle toghe.

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