Con questa Spagna - che non è stata né la Spagna della gara d'esordio contro di noi né quella della semifinale contro il Portogallo - probabilmente non sarebbe bastata nemmeno la migliore Italia. Quando il possesso palla degli spagnoli è quello che dovrebbe essere, ma che non sempre riesce, cioè così veloce e preciso, e con verticalizzazioni improvvise, non ce n'è per nessuno.
Questo tuttavia non deve impedirci di riconoscere gli errori commessi e i grossi limiti di questa squadra. Innanzitutto, no all'alibi della stanchezza. La partita è stata persa molto prima che si manifestassero stanchezza e acciacchi fisici (per altro ben noti allo staff). Che gli spagnoli potevano essere più freschi di noi, e noi cotti, lo sapevamo dall'inizio. Era un'eventualità da tenere ben presente. Eppure, da come la squadra è stata mandata in campo non sembra che lo stesso Prandelli abbia dato il giusto peso al problema.
C'è stato, a mio avviso, un pizzico di presunzione nell'approccio. Mi è sembrato che ieri, fin dai primi minuti, siamo scesi in campo pensando di poter imporre il nostro gioco (altro che stanchezza!). Almeno nel primo tempo sarebbe stato più saggio mantenere lo stesso atteggiamento della prima gara, quando avevamo nei confronti degli spagnoli lo giusto timore reverenziale. Cioè, in fase di loro possesso restare tutti e 11 nella nostra metà campo, dietro la linea della palla. La situazione che più soffrono gli spagnoli, come ha dimostrato anche la semifinale con il Portogallo. Invece, abbiamo lasciato troppi metri di campo tra Buffon e la difesa, in questo modo facilitandogli le verticalizzazioni.
La stanchezza è stata sì un fattore decisivo della gara, ma Prandelli è stato il primo a sottovalutarla, sia nella scelta degli uomini che dell'approccio: chi se non lui aveva il dovere di accorgersi delle condizioni della squadra e dei singoli? Che le condizioni fisiche almeno di Chiellini, Abate e Cassano fossero precarie era ben noto. Non poteva giocare al loro posto qualcuno più fresco, che non aveva quasi mai visto il campo? Ogbonna, Maggio, Balzaretti, lo stesso Giaccherini, al posto dei due terzini, e Di Natale, Giovinco e Diamanti al posto di Cassano? Non si può scendere in campo - con uomini e approccio - come se la stanchezza potesse essere relegata tutto sommato ad aspetto secondario, e poi una volta andata male farne la principale giustificazione, un alibi. Averla sottovalutata è comunque responsabilità di Prandelli.
Per non parlare dell'assurda sostituzione di Montolivo con Motta. L'infortunio dopo 3 minuti è anche sfortuna, ma a che diamine poteva servire sullo 0-2 uno come Motta, in mezzo ai rapidi passaggi dei centrocampisti spagnoli? Se proprio non un'altra punta, meglio Nocerino.
Oltre che più forte e più fresca, insomma, la Spagna è stata anche più brava.
E' tempo di bilanci e temo che nonostante il 4-0 in finale la nostra Nazionale possa uscire addirittura sopravvalutata da questi Europei. Non possiamo permetterci di andare ai Mondiali pensando di essere stati battuti ieri sera solo per la stanchezza, per i pochi giorni di riposo!
I risultati non sono entusiasmanti, per lo meno non da finalista: su 6 partite, 3 pareggi 2 vittorie e una sconfitta; 6 gol fatti e 7 subiti. Nella vittoria più entusiasmante, quella con la Germania, ha pesato molto il complesso d'inferiorità, psicologico, dei tedeschi; e l'altra partita giocata bene l'abbiamo comunque pareggiata 0-0 contro un'Inghilterra molto modesta.
A Prandelli vanno riconosciuti due meriti: si è dimostrato in grado, nonostante alcuni pensassero il contrario, di infondere carattere e personalità alla squadra; e ha sempre tentato di proporre un gioco non difensivo. Il nostro movimento calcistico attualmente non propone giocatori manifestamente più forti di quelli da lui selezionati, ma allo stesso tempo non si può certo dire che abbia saputo sfruttare tutte le potenzialità del gruppo che lui stesso si è scelto. Giocatori come Nocerino, Giovinco, Di Natale, anche Borini (perché no?), reduci da una stagione entusiasmante, avrebbero meritato qualche chance in più. Per carità, non che avremmo vinto la finale, ma forse qualche partita in più sì.
Aver puntato tutto su un Cassano sì e no al 50% (con Giovinco e Di Natale che arrivavano da una stagione eccezionale), su Balotelli prima punta, su un centrocampo a rombo il cui vertice alto non ha mai convinto pienamente (tre brutte partite con Motta, poi Montolivo, infine di nuovo Motta), sono state scelte più che discutibili.
In vista dei Mondiali nessuno - tranne, forse (sottolineando il "forse"), Buffon, Pirlo, De Rossi e Marchisio - dev'essere dato per scontato. E attenzione a Balotelli, che può rivelarsi una tragica schiavitù. Il classico giocatore troppo condizionante rispetto alla sua reale capacità di incidere: per le sue doti, per il suo "personaggio", non lo puoi escludere, ma il rendimento è troppo discontinuo per tornei di così breve durata come Europei e Mondiali. E il modo in cui si tende a perdonargliele tutte, sia in campo che fuori, perché se no si può pensare che si è razzisti, di certo non lo aiuta a maturare. Basta chiedersi se ad altri giovani non meno talentuosi di lui (Giovinco, per fare un nome) sono state offerte le stesse "seconde" e "terze" chance concesse a lui.
PAGELLE per Spagna-Italia: Buffon 6 Abate 5 Bonucci 6 Barzagli 6 Chiellini 5 Pirlo 5 Marchisio 5,5 De Rossi 6 Montolivo 5 Cassano 5 Balotelli 5; Balzaretti 5 Di Natale 5 Motta sv; Prandelli 5
PAGELLE Europei 2012: Buffon 7; Maggio 5 Chiellini 5 Balzaretti 6,5 Abate 6 Barzagli 7 Bonucci 7; Motta 4 Marchisio 6,5 Giaccherini 5,5 De Rossi 7 Montolivo 6 Pirlo 7,5 Diamanti 6 Nocerino sv; Balotelli 6 Cassano 5,5 Di Natale 5,5 Giovinco sv; Prandelli 5,5
6 comments:
Paragonare Giovinco,un giocatore da Parma, a Balotelli che ha fatto vincere uno scudetto al City vuol dire non capirne nulla di calcio.
Quando la squadra è in serata no, un buon giocatore scompare, un fuoriclasse emerge.
Balotelli appartiene alla prima categoria.
Troppo facile giocare bene solo quando la tua squadra gira.
Premesso che non sono un particolare estimatore di Giovinco, che ha i suoi limiti, constato il fatto che nonostante anche lui abbia tutti i numeri dal punto di vista tecnico, diversi da Balotelli ma ugualmente importanti, non ha certo avuto le stesse occasioni.
Che il City abbia vinto grazie a Balotelli è molto discutibile. E' stato uno dei tanti, e anzi ha mostrato tutti i limiti che gli contesto.
Nella partita più importante dell'anno del manchester è lui che ha fatto la differenza,prima del suo ingresso in campo la squadra era in bambola.
e anche analizzando il suo rendimento in stagione Balotelli ha fatto 13gol in campionato,solo Aguero ne ha fatti di più, dzeko ha segnato quanto lui e nasri la metà.
Che poi abbia limiti caratteriali sono il primo a dirlo.
dunque "nella partita più importante dell'anno" partiva dalla panchina. Anche i gol confermano che ha contribuito non più degli altri, ma al massimo come gli altri, non sempre da titolare.
A parte Aguero nel Manchester non ci sono attaccanti titolari.
Post a Comment