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Monday, July 03, 2017

Italia isolata in Europa sull'emergenza migranti

Hanno ragione Francia, Spagna e Austria, che non sono certo governate da pericolosi estremisti... E torto l'Italia, che sull'emergenza migranti, per lo più autoinflitta, non rispetta leggi e regole, e soprattutto i suoi cittadini

Praticamente, ieri sera al vertice di Parigi sull'emergenza migranti, Francia Germania e Italia hanno adottato il "piano Zuccaro" sulla condotta delle ong. Le prove dovevano essere proprio convincenti...

Se tra i punti dell'intesa sul protocollo di condotta delle ong c'è 1) il divieto di entrare in acque libiche; 2) il divieto di spegnere i trasponder a bordo; e 3) il divieto di lanciare segnali luminosi verso la costa libica, vuol dire che al momento un numero non irrilevante delle navi delle ong fanno esattamente queste tre cose: entrano in acque libiche, spengono i trasponder e lanciano segnali luminosi ai trafficanti. E questo non è soccorso...

Prima, anzi fino a ieri, non c'era nemmeno un'emergenza, era un fenomeno ineluttabile a cui abituarsi, vi dicevano. D'un tratto, nell'arco di un weekend, il fenomeno è diventato "ingestibile", tanto da dover chiudere i porti... E il problema è l'Europa? Qualcosa non torna...

L'emergenza migranti (come il debito pubblico e la nostra interminabile crisi economica) è per lo più autoinflitta, abbiamo incoraggiato il business per anni. Più siamo andati a prenderli vicino alle coste libiche, meno rischi, meno costi, più margini di profitto per i trafficanti, più vittime in mare. Non ci voleva un genio per capirlo... Chiunque dotato di buon senso e onestà intellettuale non può che concludere che le politiche dei governi italiani e l'attività delle ong hanno di fatto incoraggiato il fenomeno (nient'affatto ineludibile, almeno non in queste forme - tratta di essere umani - e in questi numeri), lo hanno reso meno rischioso e più redditizio per i trafficanti, più mortale per i migranti. Anche il New York Times è xenofobo e razzista??

Certo, la crisi generata dal caos libico (grazie Obama, Clinton, Sarkozy, Cameron), ma è stata aggravata dalle politiche dissennate dei governi Letta e Renzi. Profughi una estrema minoranza, sulle nostre coste arrivano da sempre migranti economici, che spesso non fuggono nemmeno da una condizione di miseria assoluta: leggere queste scomode verità. Di quelli nessuno in Europa ne voleva e ne vuole sapere. Abbiamo ancora la nostra sovranità, i nostri confini e gli strumenti per farli rispettare. È una questione di volontà politica nostra, non di chiedere permessi o aiuti a Bruxelles. Tirare in ballo - ora - l'Ue serve solo a cercare di coprire le responsabilità di chi c'è e di chi c'era al governo...

La realtà è che si sono finalmente accorti che la politica dell'accoglienza è alla lunga insostenibile, che sull'immigrazione senza limiti hanno perso consensi (referendum e amministrative), e ora che le politiche sono dietro l'angolo, et voilà, il "blocco" non è più xenofobo, razzista, disumano. Però per giustificare il cambio di linea prendono come alibi presunte inadempienze dell'Ue. Cialtroni. Ipocriti. Codardi.

E' un gioco delle parti. La relocation riguarda i rifugiati, un'estrema minoranza di quanti arrivano in Italia. Al di là delle pacche sulle spalle, la posizione dell'Ue è chiara da tempo (ed è la più ovvia): identificazione e rimpatri (e aiuti in Africa). Se poi il governo italiano vuole accogliere tutti, problemi suoi. Al massimo uno sconticino sul deficit. Il governo italiano lo sa bene, ma continua a lamentarsi con l'Ue che "non ci aiuta" per giustificare all'opinione pubblica la crisi e il cambio di linea. Poi ci sarebbe il tema Libia, ma l'Ue non esiste (per una soluzione bussare a Washington e Mosca), ogni nazione fa i suoi interessi. Anche questa non è una novità...

Il presidente francese Macron ha il merito di aver detto le cose come stanno, mentre dagli altri solo ipocrisia. "La Francia deve fare la sua parte sull'asilo di persone che vogliono rifugio. Poi c'è il problema dei migranti economici, e questo non è un tema nuovo: l'80% dei migranti che arrivano in Italia sono migranti economici (dati Viminale, ndr). Non dobbiamo confondere". E questa è la vera posizione di tutti i paesi. Solo in Italia si è voluto confondere, per confondere i cittadini, e giustificare un'accoglienza indiscriminata. Ora arriva il conto, politico ed economico.

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