Pagine

Wednesday, May 17, 2006

La penultima, e l'ultima parola

Sfumata la Difesa, la Rosa nel Pugno si accontenta delle Politiche comunitarie (rinominato in Affari europei) con delega al Commercio con l'estero.

Alle 23,27 del 15 maggio Emma Bonino dichiarava: «Da molte parti mi si interpella per sostenere la richiesta avanzata dalla Rosa nel Pugno di un incarico di governo pienamente politico che mi consenta di mettere al servizio del paese la mia esperienza e la mia capacità e soprattutto i miei noti interessi civili e politici: il ministero della Difesa. Ho già comunicato agli altri compagni della Rosa nel Pugno che possono contare sul fatto che non intendo ripiegare su contributi di altro tipo perché non ci sarebbero le condizioni di assicurare al paese il meglio che possiamo e dobbiamo dare».

Soltanto 24 ore dopo: «Sono pronta ad accettare il compito ministeriale che mi venisse prospettato, se giungessero due elementi di chiarezza». Il primo è un «impegno esplicito e serio sulla grave vicenda che vede esclusi da Palazzo Madama otto senatori regolarmente votati ed eletti dal popolo italiano», spiega la Bonino in una nota. «È una grave ferita alla legalità costituzionale. Chiedo ufficialmente all'Unione e al suo leader di pronunziare al riguardo parole chiare ed impegnative». Il secondo neanche si capisce bene, ma si sa, due meglio di uno, e quindi chiede un altro «elemento di chiarezza», sulla «presenza complessiva della Rosa nel Pugno nella compagine di governo». In effetti s'era capito che i radicalsocialisti non hanno chiaro il senso della loro presenza nell'Unione.

Per non parlare delle volte, persino difficili da contare, in cui Pannella ha ripetuto che quella di Emma Bonino alla Difesa era «un'offerta», neanche una richiesta, e di sicuro «non negoziabile»: «Non si tratta d'una richiesta negoziabile. Cioè, non andiamo a trattare un ministero, ma ad offrire una figura di altissimo livello politico, stimata in tutto il mondo». Insomma, l'«offerta» la si accetta o no, ma non si tratta di far partire un negoziato puntando alto per poi chiudere al ribasso (1 maggio 2006).

18 comments:

Anonymous said...

Ma vi pare possibile che Prodi possa oggi dichiarare pubblicamente che appoggerà l'istanza di rimandare a casa 8 senatori che tra pochi giorni dovranno votargli la fiducia al Senato?
Dico, ma siete o ci fate?
Poichè alla Rnp ci fanno, perchè non ci sono, è chiaro che tutta questa iniziativa orgogliosa e perentoria al ragù è solo una pantomima per non perdere la faccia coi propri elettonti visto che si è ottenuto solo ciò che era disponibile fin dall'inizio ed amen.
Cmq, meglio così. Meglio star dentro, per la prima volta. Volete che Emma non sappia farsi ri-conoscere anche da quel posticino defilato?

Anonymous said...

Diciamolo chiaramente: l'abbiamo preso in culo.
E oggi PAnnella a RR continua a sbrodolare cazzate metafisiche come se niente fosse.
Vabbè ....
Saluti
Tommaso

http://inoz.ilcannocchiale.it

Anonymous said...

E' vero, ma d'altronde che Emma sia in senso psicologico una caratteriale di grande valore è cosa stranota a tutti. E come si dice: voce dal sen fuggita...

Per altro, tra clericofascisti e cattocomunisti... bisognava pur scegliere per non morire nella mera testimonianza. Berluska stava diventando davvero pericoloso... capace di tutto. Questi altri, buoni a nulla di sempre, li conosciamo benone... da decenni.
Bisogna provarci. Non c'è altro da fare. Sarà difficile anche stavolta, ma è così. Un millimetro al giorno nella direzione giusta.
E' la classe politica che troviamo ed è davvero la specchio fedelissimo del Paese che abbiamo. Su questo nessuno ne dubiti più, per favore.

Anonymous said...

Siete come le zecche, attaccate ancora alla spalla ahaha adesso è diventato "Berluska" fate pure ridere a scrivere col K, pidocchietti.

Lorenza.

Anonymous said...

Si chiama realpolitik

Anonymous said...

E tu intanto... lògorati! ah ah ah

Anonymous said...

Tutto è cominciato con quel Comitato prima dell'ospitalità nel 2005 (a cassa vuota). Poi sappiamo come è andata, no Coscioni, referendum kaput, no radicali alle primarie, RNP, congresso oligarchico-clericale a Riccione, ecc...
A distanza di alcuni mesi c'è il primo ministero ad un radicale.
Non è andata male. D'altronde per un partitino da neppure il 3% e saltato all'ultimo sul carro dei probabili inetti vincitori...
IN BOCCA AL LUPO, EMMA!

Anonymous said...

D'Alema agli esteri
Mastella alla giustizia
Fioroni all'istruzione(era meglio buttiglione)
Pecoraro all'ambiente
Turco alla salute(era meglio Sirchia)
Mussi all'università(oddio)
Bindi alla famiglia

Queste le nostre punte di diamante.
Peggio di così...

Anonymous said...

Il governo è davvero triste, a parte la Bonino, naturalmente.
Prodi non conta un piffero e ha dovuto accontentare pure le correnti e i correntoni.
"Francesco Marini" ha portato Mastella alla giustizia, allucinante.
Speriamo nell'opposizione ma ho i miei dubbi...

Ciao Paolo ;

Anonymous said...

Comunque un ministero ai radicali è una notizia storica, la Bonino ha fatto bene ad accettare, è un ministero serio e sono molto contento.

Ciao Paolo

Ottavio said...

Ora il ministero la Bonino l'ha ricevuto. Resta solamente da vedere se Prodi accetterà di riassegnare gli 8 senatori dubbi. Ovviamente anche venissero riassegnati la fiducia al governo arriverebbe comunque, non riesco ad immaginarmi dei radicali franchi tiratori. Certo sarebbe non gioverebbe alla governabilità dare potere ricattatorio a dei piccoli partiti visto che la maggioranza al senato è quasi nulla. Per questo credo che alla fine Prodi si terrà i suoi senatori e la Bonino il suo ministero rimangiandosi in qualche maniera le affermazioni fatte ieri.
Gli altri membri del governo? Più o meno quelli che ci si aspettava, ma non riusciremo ad impararli a memoria, almeno se tutto va come è sempre andato e fino a questo momento lo ha fatto, fin nel minimo dettaglio.

ettore said...

Un millimetro al giorno nella direzione giusta ?!?!?!

Se la direzione è quella di votare Bertinotti alla presidenza della camera, così poi va a predicare cose tipo :
1) Smagrire Mediaset
2) Eliminare le tribune agli stadi.
...

Questa non è la direzione che auspico per l'Italia.

Addio Radicali, continuate pure a scrivere Berluskoni con la "K", e scimmiottare così i più pirla statalisti che sono cresciuti sotto le ali protettrici dei cottocomunisti.
Bravi.
Se prima avevo dei "rimorsi" per non aver appoggiato i Radicali nella svolta RnP, adesso mi sento molto risollevato.

Addio.

ettore gonzaga

PS:
Se Emma ( ed i radicali tutti) non si fossero fatti fregare mettendo le chiappe sulla poltrona di un finto ministero, sicuramente avrebbero potuto fare MOLTO di più per il nostro paese. Innanzitutto avrebbero dimostrato che i diritti, e la libertà (ed il buon senso) non sono negoziabili !

( a parte che sono convinto che i radicali si sono montati la testa, o meglio .. perso la testa, non tanto per le aspettative di una poltrona, ma da quando, si sono accorti che la loro visibilità "televisiva" è balzata dallo zero assoluto ad un "discreto" apparire.
Che sia solo vanità ? )

salvio said...

Tommaso ha scritto quello che penso esattamente anche io. Comunque credo anche io che la Bonino avrà modo di farsi notare. Speriamo.

Anonymous said...

Mi limito ad una riflessione, delle 100 che potrei inoltrare: la RnP è l'unica forza politica dell'Unione a non aver incassato neanche un ministero con portafoglio.

Al di là dell'incoerenza di Pannella & Bonino, basta questa osservazione per capire la portata del fallimento dell'intero progetto. Cosa pensa di contare la RnP con questo tipo di rapporto di forze all'interno della coalizione prodiana?

Anonymous said...

Tanto vale che alla Emma assegnassero il Ministero degli Affari Suoi... ;-)
Patetici.

Anonymous said...

mi associo al commento n°2 di inoz.
mastella con la metà dei voti della rnp ha avuto la giustizia, ma lui c'hai tre senatori...

pannella è ormai inascoltabile, fate qualcosa.

Anonymous said...

pannella inascoltabile?
ma no. loro, queli che se le suonano e se la cantano lo ascoltano. talmente bene che poi ripetono, da bravi scolaretti, i ritornelli del vate. l'ultimo è quello dei parenti ingordi... che palle!

Anonymous said...

"Insomma, l'«offerta» la si accetta o no, ma non si tratta di far partire un negoziato puntando alto per poi chiudere al ribasso".Se lo dite, e lo ridite, magari poi si avvera...Contenti voi, contenti tutti. Volevate la difesa? Avete gli affari esteri. Ministero degnissimo, ma non quello per cui vi eravate esposti.
I risultati, dunque, dicono altro. Complimenti, bell'alleanza.