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Wednesday, May 03, 2006

Verso il Ciampi-bis... e l'exit strategy dei radicali

Un incontro «insoddisfacente» quello tra i due rappresentanti della Rosa nel Pugno, Marco Pannella e Roberto Villetti, con Romano Prodi.

Ascolta le dichiarazioni
Fonte: Radio Radicale

Due le questioni poste al leader dell'Unione: la Bonino alla Difesa e, «pregiudiziale», il rispetto della legge elettorale nell'attribuzione dei seggi al Senato. «Siamo venuti qui per avere risposte sulla Difesa alla Bonino e sull'assunzione piena del problema relativo al Senato e agli otto senatori che ne sono per ora esclusi. Non ci è stata data soddisfazione, le nostre richieste sono rimaste completamente inevase», ha dichiarato Marco Pannella. Riguardo la richiesta del Ministero della Difesa per Emma Bonino, ha spiegato Pannella, «Prodi ci ha detto che non era possibile, mentre sulla questione degli otto senatori, ci ha detto che, agli atti, non ritiene di poter fare molto di più che dirci di comprendere le nostre ragioni».

In particolare, sulla seconda questione, Pannella ha osservato che la convocazione delle Camere per l'elezione del presidente della Repubblica, fissata per l'8 maggio, «accentua il problema: otto senatori abusivi concorreranno all'elezione del capo dello Stato. E' una cosa gravissima e per noi è una questione pregiudiziale».

«Su questo punto non chiediamo concessioni o trattative, ma il rispetto della lettera della legge», ha aggiunto Villetti, il quale sulle prospettive future ha osservato che quello di stasera è solo un primo incontro: «Abbiamo una forte insoddisfazione, ma sappiamo che è il primo incontro: certo, se si proseguirà così il confronto tra la Rosa nel Pugno e Prodi diventerà molto spinoso». Un primo incontro? Per Pannella «potrebbe essere anche l'ultimo».

Di tono diverso il commento di Romano Prodi all'uscita dalla riunione: «Con i radicali la discussione va avanti, si arriverà ad un accordo come si fa tra alleati».

Il doppio no di Prodi non sorprende più di tanto e rende sempre più probabile l'uscita dei radicali dal governo, prim'ancora della sua formazione. Purtroppo pesano l'assenza dal Senato - dove i 4 senatori eletti ma esclusi in virtù della mancata applicazione della lettera della legge elettorale avrebbero potuto fare la differenza - e un numero di deputati alla Camera non determinanti per la tenuta della maggioranza, anche se il 2,6% della Rosa nel Pugno è stato sì decisivo per la vittoria, risicata, dell'Unione.

Ma l'impressione è che tutto sia pregiudicato anche dal fatto che Prodi sembra essere certo della fedeltà della componente dello Sdi all'Unione piuttosto che alla "coppia di fatto" con i radicali. Se non vi saranno colpi di scena sulla Bonino alla Difesa e sugli 8 senatori esclusi, i radicali si riterranno a ragione sciolti dal vincolo di coalizione. A quel punto la sorte della Rosa nel Pugno sarà tutta nelle mani dei socialisti dello Sdi. Se non prenderanno atto dell'assenza delle condizioni «pregiudiziali» minime per ritenersi alleati degli altri partiti dell'Unione, allora ognuno andrà per la sua strada. Prodi, e gli altri leader dell'Unione, Ds e Margherita su tutti, hanno giocato fin dall'inizio questa partita. Fare di tutto per escludere la Rosa nel Pugno dal Senato (dalle liste civetta al furto di senatori eletti), dov'era chiaro da subito che fosse in gioco la tenuta del governo, puntando sul fatto che alla resa dei conti Boselli sarebbe rimasto fedele. Se sarà così, i deputati che usciranno dalla maggioranza saranno al massimo nove.

Per quanto riguarda l'elezione del presidente della Repubblica si va spediti verso il Ciampi-bis. In serata la Casa delle Libertà aveva lanciato ufficialmente la proposta della rielezione di Ciampi. Si attendeva la risposta dei Ds, che non si è fatta attendere, con le dichiarazioni di D'Alema e Fassino, e poi di Prodi, tutte in piena sintonia: un fatto «estremamente positivo», ma «la decisione spetta solo a lui». Quindi, da parte dei neo-presidenti del Parlamento Bertinotti e Marini, la convocazione delle Camere in seduta comune già l'8 maggio, per il primo scrutinio, che induce a ritenere che tutto potrebbe concludersi in tempi brevi. Slitteranno ancora i tempi per l'incarico a Prodi, probabilmente a dopo la rielezione di Ciampi.

26 comments:

Anonymous said...

Incredibile come un vecchio lupo di mare come Pannella sia stato letteralmente preso in giro sin da novembre da uno come Prodi.

Con questa pesante umiliazione politica, io credo che Pannella debba ritirarsi a vita privata e Capezzone ridimensionarsi. Hanno sbagliato tutto in pochi mesi. Hanno dilapidato simboli, lotte, fisionomia politica e credibilità agli occhi dell'elettorato liberale per inseguire, appunto, "utopie". Ora sono stati accontentati.

Anonymous said...

Semplicemente idiota, ecco quello che sei: cambia nick.

Anonymous said...

"... Se sarà così, i deputati che usciranno dalla maggioranza saranno al massimo nove."

un bel risultato veramente...
la necessità dell'exit strategy non è altro che un ulteriore conferma che al progetto Rnp manca la strategy.
o meglio: ai radicali manca la strategy. lo sdi l'ha sempre avuta: portare a casa un risultato che, dato lo stato comatoso del partito (vedi Intini), non avrebbe potuto conseguire da solo.
Risultato: un partito che non esiste più: i radicali; un altro (di cui non si sarebbe sentita la mancanza) che soppravviverà un' altra legislatura grazie all'accanimento terapeutico di Pannella e dei suoi seguaci.

Anonymous said...

Anonimo, ti ringrazio per la dimostrazione di rispetto verso le altrui opinioni. Complimenti. Paradossale, poi, che tu pretenda che io cambi il nick e specificatamente la connotazione politica dello stesso: "liberale". Dovrei apprendere da te, forse, i sacri canoni del Vate-pensiero?

Anonymous said...

Un antiemetico è consigliato vivamente. Ministero del Welfare a PRC.

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/05_Maggio/03/pop_prodi.shtml

Anonymous said...

Si è indubbiamente di fornte a un bivio assoluto; o forse dell'ennesimo suicidio. Noi radicali ci abbiamo messo la faccia nel progetto Rosa nel Pugno, e soprattutto, abbiamo voluto dare una svolta alla nostra azione politica, cercando di avviare una stagione di vera politica di governo, in contrapposizione all'"autnomismo" e alle battaglie referendarie.
Questa volta per i radicali, coerenza vorrebe forse dire rimanere, non uscire, come si è sempre, coerentemente fatto...
Intanto in quest'Entropia Prodiana mi turo il naso....

Anonymous said...

Se non soddisfatti i radicali dovrebbero tenersi fuori da questo governo ma comunque garantirne lealmente l'appoggio esterno. Per uscire dalla coalizione aspettate almeno che costoro comincino a governare e giudicateli senza sconti sui contenuti. In caso contrario vi accuserebbero di "una rottura" per motivi di poltrone, forse una parte dell'elettorato non capirebbe.

Ciao Paolo ;

Anonymous said...

una parte dell'elettorato non capirebbe... ma quale elettorato?
ma se l'elettorato italiano non ha mai capito nulla perchè ormai è così disinformato che ha già capito tutto da decenni: chiagnere e fottere, fottere e chiagnere... proprio come fanno lor signori (quelli dell'oligarchia)

Anonymous said...

Io, ad esempio :), preferirei che si uscisse dalla coalizione litigando ferocemente sulla legge Biagi o sulle tasse e non su chi si prende un ministero, anche se è importante, eccome se è important....

Ciao Paolo ;

Anonymous said...

Ri-Sottoscrivo Semplicemente Liberale e ricordo che i Rosapugnoni si sono vantati di voler firmare il Prodramma senza nemmeno leggerlo.

Quando si leggono i contratti senza leggere fidandosi di persone fallimentari come Pannella e Capezzone poi non ci si deve lamentare....

Devo cambiare nick anche io?

Otimaster said...

A leggere quello che scrivi, che è perfettamente condivisibile, ci si incazza ancora di più al pensiero di come sarebbero andate le cose se aveste aperto gli occhi prima, ma quelli che dovrebbero incazzarsi di più sono gli elettori della RNP con i loro leader.

Anonymous said...

No! Devi solo andartene a braccetto con Giovanardi, Buttiglione e compagnia bella: i liberali della CDL!
Con DellaVedova, il suo posto al Cnel ed il suo mitico 0,16%!

Anonymous said...

Ma c'è un solo dirigente radicale, il segretario per esempio, capace di rilasciare una sola dichiarazione sulla situazione?
O si stanno ancora accapigliando in riunione?

Anonymous said...

Ma se lo scopo era quello di portare qualche radicale in Parlamento... a non contare un cazzo...

JimMomo said...

Già, come sarebbero andate le cose se...

Se cosa?
Aggiungere alternative praticabili, prego. E ricordare la porta sbattuta in faccia ai radicali da Berlusconi (persino al movimento di della Vedova).

La verità è che pur di vedere Berlusconi vincere d'un niente, e dunque trovarsi in condizione di semi-ingovernabilità (questo era il massimo che poteva ottenere), avreste voluto che i radicali rinunciassero proprio a presentarsi.

Rivelate lo stesso identico atteggiamento che ha avuto Berlusconi nei riguardi dei radicali: non con la CdL, ma neanche con l'Unione. Non gli è riuscito e ha perso.

Anonymous said...

La caratteristica principale di un RADICALE è la capacità e la competenza nella LOTTA.
Ebbene, io, non ce la faccio più. Gli Italiani si meritano interamente il Paese e la classe dirigente che hanno. Nessuno venga più a lamentarsene!

Anonymous said...

intanto, dalla casa radicale non si sentiva volare una mosca.
L'ultima era rimasta nel pugno.

Anonymous said...

Federico, con molta serenità... ma quale porta sbattuta in faccia?

I radicali se continuano a seguire Pannella (che non produce un'idea originale o vincente da 30 anni) finiscono per finire del tutto.

Oggi sentivo Radio Radicale (la ascolto sempre lo ammetto :D) e ad ogni occasione i radicali hanno un complotto contro di loro da raccontare... mai che si prendano le responsabilità per non aver saputo generare consenso.

Della Vedova è in Parlamento e Pannella no. E' una magra soddisfazione però i RL hanno avuto il piacere di essere se stessi.

Gli "altri radicali" con il progetto RnP hanno tradito la loro stessa natura comportandosi in campagna elettorale in modo da essere irriconoscibili rispetto ai Diliberto antiberlusconiani, hanno battuto su un tema (la laicità) che nessuno sente come prioritario (perchè è un problema che non esiste e soprattutto la laicità non deve essere un prerequisito come voi vorrestefar credere ma piuttosto una conseguenza), hannopensato di poter raggirare gli lettori facendo passare Intino per un Liberale e la Bonino per una socialista e (dopo altri mille errori) hanno fallito.

E' colpa di Berlusconi?

credo proprio di no.

L'alternativa praticabile è pensionare Pannella, pre-pensionare Capezzone e mandare aventi cavalli di razza come Della Vedova.

La Chiesa fece Papa un pessimo elemento quando avevano Lutero in scuderia.Voi state facendo lo stesso e perseverate... :(

P.S: Se volete un consulente di Maìarketing sono disponibile ma molto costoso :D

Ciao!

Anonymous said...

Altra cosa: I radicali non sono il centro del mondo (come si evince dalla tua chiosa) e fino a quando dipingerete i liberali-Radicali come soldatini che rispondono a comando a tutti i temi in modo pavloviano naviherete in un 2% lamentandovi cheil mondo vi vuole male. (questa era gratis per le altre emetto fattura :D)

Anonymous said...

Federico è inutile il tuo tentativo di spiegare le cose: in questa sede è chiaro che molti non vogliono capire. Si nega l'evidenza, questo ormai mi pare chiaro.
Saluti
Enrico

Anonymous said...

L'unica evidenza qual'è? Che Pannella voleva salvare la cosa radicale in ogni modo (ricordate i mega debiti?) e dopo il fallimento dell'ospitalità dell'inverno-primavera 2005 ed il fallimento del referendum (l'ultimo), visti i sondaggi e l'andazzo che sembrava scontato nel 2006 si è inventato la RNP per appoggiarsi al cavallo vincente del momento. Ed è riuscito a portare un po' di R. in Parlamento con conseguenti rimborsi e simili.
D'altronde era meglio per tutti che i R. sparissero dalla faccia politica del Paese? Possibile che i R. non servano a nulla? Possibile che tutti i giudizi debbano solo essere incanalati nella sciocca e logora faziosità postelettorale tra R.de sinistra e R.de destra, tutti quanti alla matriciana?
Suvvia!
Bravo Marco! L'obiettivo è stato centrato. I R. esistono e continueranno ad esistere. Meglio così.
Dite che ad un prezzo troppo alto? Il tempo lo dirà. Ma credo proprio di no, e quando si sarà ricostituita la Dc o il "compromesso storico" o qualsiasi altra formula oligarchica e palustre, sarà davvero molto utile per il Paese avere qualche saggio liberale vero e moderno "bastian contrario" proprio là dove tutti lor signori volevano che non ce ne fosse uno.
Coraggio! La Storia non è finita.

Anonymous said...

Benissimo Andrea, non c'è nulla di che lamentarsi. Ha perfettamente ragione.
L'obiettivi erano i soldi (i mega debiti). I soldi ora ci sono (rimborsi e simili).
Tutto a posto.
Quando però si fanno scelte di questo tipo almeno si abbia il buon gusto di stare zitti su tutto il resto.
La storia non solo non è finita, ma è sempre la stessa.
E per continuare sulla falsariga di luoghi comuni che sembrano piacerle (vedi : "il tempo lo dirà"), mi consenta un: "non si può volere la botte piena e la moglie ubriaca" e ancora " non si può salvare capra e cavoli".

Anonymous said...

Ovviamente il mio commento era riferito a chi commenta e non a Federico. Anzi era proprio un'esortazione al titolare del blog a rinunciare alle spiegazioni perchè orami tutti si sono fatti una determinata idea della faccenda e nessuno vuol davvero discuterne.
Saluti

Jinzo said...

Mah, Jim, ti giro il discorso che tu facesti una volta a me a proposito dei salmoni.
Rosa nel Pugno spazzata via da Prodi....
Alla fine, Prodi voleva solo i vostri voti e li ha ottenuti.
O probabilmente ne ha ottenuti 25 mila, visto che la Rosa non ha preso i voti radicali.
dai, suvvia, tutti insieme: www.neolib.it

Abbandonate lo SDI, finitela con la pagliacciata della mafia minore e ricollocatevi dove sempre siete stati...

Anonymous said...

Cara Patrizia Lei sembra credere ancora alle utopie!
Al mondo come vorremmo che fosse! E la frustrazione monta, di conseguenza. La prossima volta nasca oltreManica... per questa volta si contenti. Altro non era possibile... checchè!

Anonymous said...

credere al mondo come vorremmo che fosse dovrebbe essere il senso dell'agire politico. se sia una utopia non saprei.
mi vuole forse spiegare che invece politica=prostituzione?
si accomodi.
ennesima dimostrazione che il senso del ridicolo non è per tutti.

riguardo al nascere oltremanica, che dire?
ci penserò.