Pagine

Monday, January 15, 2007

Mai così in basso

Pannella e Bordin in studioNon c'è parola migliore di quella usata del direttore Bordin per commentare ciò che è accaduto ieri sera durante la consueta conversazione domenicale di Pannella a Radio Radicale: «Sgradevole». Anzi, una la aggiungo: squallido.

Pannella ha praticamente fatto pesanti pressioni sul direttore, in diretta, per "licenziare" Capezzone dalla rassegna stampa della domenica mattina. Cappato, poverino, non ha uno spazio così privilegiato. Certo, Capezzone "naturalmente dirà che gli facciamo mobbing", ironizza Pannella. "Non avrebbe tutti i torti", mormora Bordin, pronto a piegarsi ai «superiori interessi» del partito, dice sarcasticamente. "Anche tu con il mobbing?!", ribatte Pannella. E Bordin, duro: «Pannella, io non ho paura di niente e di nessuno... a me al massimo mi puoi licenziare, fare mobbing no!». «Facciamo così...», sta per proporre Bordin. "Ma quale decidiamo assieme, ma quale adesso, come editore non ho mai interferito", reagisce bruscamente Pannella: «Lo fai tu», e in un "altro contesto", perché "tutte le decisioni spettano a te e hai la massima libertà" [Gulp !]. Ok, reagisce Bordin, che di Capezzone non è certo un fan: allora "decido che la rassegna della domenica non si cambia".

Dunque, prima le pressioni in diretta radio, inequivocabili, dopo le molte in privato. Il direttore fa per adeguarsi ma l'editore se ne lava le mani. Pressioni? Macché! "Io ho deciso, ma lo fai tu". Bell'ipocrisia, peccato che è tutto andato in onda. Capezzone è "Capezzone", ma pensate a chi viene messo alla porta senza essere nessuno...

Onore al direttore Bordin, che ha affrontato una situazione imbarazzante e oltraggiosa con una pazienza che non so dove abbia trovato e con grande dignità. Per il resto, più che sgradevole, un segno evidente di decadenza e di degrado.

Ecco il video, qui sotto la trascrizione integrale:
Pannella: Da quando c'è la tradizione che il segretario del partito parla la domenica mattina...
Bordin: Per la verità c'era la rassegna stampa di Daniele Capezzone, poi è diventato segretario del partito e ha continuato a parlare la domenica.
P: No-no-no, lui faceva, quando non era segretario del partito, delle cose la sera...
B: No, faceva la rassegna stampa la domenica.
P: Bene, andremo a vedere le carte.
B: E non c'è dubbio.
P: Comunque è chiaro che almeno per cinque anni, se tanto è durato, era segretario del partito...
B: E non c'è dubbio.
P: Quando l'ex segretario del partito la fa la domenica e la fa in un modo egregio, ma anche manifestamente autopromozionale, sul piano politico per carità, be' qualche osservazione si può anche fare. Io so che, per esempio, parlando in Direzione, Cappato, dell'Associazione Coscioni, dice "vorrei essere provato anch'io un tantino se c'è la possibilità..."
B: Fare la rassegna stampa?!
P: Sì, ma non lo diciamo al direttore, perché il direttore com'è noto ha la massima libertà, semmai un aiuto del soggetto politico radicale l'altro, nel dire quello che è il Partito Radicale Transnazionale, o Radicali italiani, o, o, o, cioè soggetti come Radio Radicale...
B: Però scusa questo è sgradevole, perché in verità...
P: Sì?!
B: Sì, embe' un po' sì eh...
P: No no, ma ascolto.
B: Eh no, che devi ascoltare?! Dunque...
P: Come non devo ascoltare?!
B: ... Credo che l'Associazione Coscioni abbia grandi spazi e Marco Cappato alza il telefono e va in onda, non cè alcun problema... la segretaria attuale...
P: No, no, il problema non è dell'onda...
B: Ahhh, è della rassegna stampa?!
P: ... è della domenica mattina che ha, come sappiamo, un primato di ascolti per mille motivi...
B: Ma non è vero!
P: ... perché la gente sta a casa, perché non va in uffficio, perché non sta dappertutto, questo è pacifico...
B: No! ma comunque se vuoi sì... no, non è così! [riso ironico]
P: Allora una valutazione è che la domenica mattina c'è più gente libera di ascoltare la radio come capperi gli pare, invece di andare in ufficio, a scuola con i bambini, eccetera...
B: Sì, questo è vero ma...
P: E' vero per l'80% dei cittadini di questo paese.
B: Vabbe', tanto purtroppo non abbiamo dati d'ascolto affidabili non possiamo...
P: Quindi non avendoli dobbiamo andare a naso.
B: Allora senti, facciamo una bella cosa: decidiamo che la programmazione della domenica mattina viene decisa dal partito, io non ho alcun problema!
P: E tu sai che questo sarebbe offensivo dirlo sia a un elettore sia a un militante radicale.
B: Sì, ehhh lo so, però purtroppo è così!
P: No, l'unico problema è che tutti possono essere sottoposti a delle attenzioni che possono essere anche attenzioni non polemiche ma critiche, non a un operato specifico della radio, e questo significa... Cosa hai detto un momento fa? Decidiamo assieme?! Decidiamo assieme nulla!!
B: Perché? Come editore della radio hai tutto il diritto di...
P: No, perché com'è noto io come editore della radio non ho mai mai mai mai mai accettato di interferire o di dare indicazione. Come facevo prima di essere editore, molto prima, come ascoltare militante interessato alla radio lo facevo prima lo faccio anche adesso. Intervengo, segnalo magari le cose tecniche che la mattina o la sera possono non andare e basta. C'è anche poi una situazione...
B: Mmmh...
P: Nella quale se uno ha l'onestà intellettuale di indicare che un piccolo problema c'è e tra l'altro fra di noi ne abbiamo accennato a questo piccolo problema, già Massimo, no?
B: Mmh, mmh.
P: E io ho sempre detto boh boh, no? Come per dire non è un problema centrale, per dire che poi il problema è della radio. Se poi però viene fuori che questo spazio della domenica mattina... io lo ritengo, ritengo che sia un ottima rassegna stampa, sia fatta come un'ottima rassegna stampa, però ritengo anche che sia un punto, direi, piuttosto privilegiato di ascolto e di posizionamento eccetera... che a mio avviso si è composto per moltissimi anni con una presenza un po' anomala, ma propria di Radio Radicale, per sua scelta, del segretario di... Non del segretario del partito, del segretario di una delle associazioni, Radicali italiani, no? [E qui torniamo alla domanda: se RI è solo un'associazione, non il partito, perché l'incompatibilità è scattata per Capezzone e non anche per i vertici delle altre associazioni che sono divenuti deputati?]
B: Mmmh...
P: Tutto qui. Ciò precisato, naturalmente adesso verrà fuori che gli vogliamo fare del mobbing, togliergli il lavoro, non so che cosa del genere, ma non bisogna accettare, io non intendo accettare il ricatto... di questo tipo.
B: Be', insomma, eh... eh, vabbe', ho capito però, va bene. Vabbe' allora io diciamo che mi riservo una decisione perché ti confesso che...
P: Relativa a che cosa?
B: Relativa alla rassegna stampa della domenica.
P: Ma tu l'hai sempre... La decisione è sempre tua. Nel passato, questa attuale e quelle future, son sempre tue.
B: Va bene! Ma tu sai benissimo che io non ho alcuna voglia di mettermi molto contro i superiori interessi della politica che naturalmente è mia e che mi piace sostenere. Detto questo...
P: Ma i "superiori..." ah be' anche tu hai paura del mobbing, non ho capito...
B: Pannella, io non ho paura di niente e di nessuno quindi figurati se ho paura. Così no eh! Così no!
P: Ma esiste qualche "superiore"? Ma per ciò. No, dico, del mobbing... del mobbing. Eh, ma ti ho detto del mobbing.
B: Ti sto dicendo che a me al massimo mi puoi licenziare, fare mobbing no, eh! Hai capito? Ecco, questo... lo capisci, va bene?
P: No, ecco, no, ma io quello che... non te ne sarei accorto, rispondevo a una cosa che tu dicevi, che ti inchinavi ai "superiori intreressi" del pa...
B: E certo...
P: "Superiori" un cavolo di nulla, io non sono un tuo "superiore"!
B: Chi te l'ha mai detto... se cercavo i "superiori" facevo il militare, che stai dicendo, dài...
P: Certo , appunto, siccome hai detto i "superiori", l'hai usato tu...
B: Ho detto "i superiori interessi", è diverso, non "i superiori", è evidente, non facciamo i giochini di parole!
P: Ma se c'è qualcuno che dà corpo ai "superiori interessi" di... si decidono allora nelle sedi appropriate.
B: Ma lo decidessero, che vuoi da me?
P: E' chiaro che se hanno da decidere lo decidono, ma non hanno nulla da decidere a mio avviso su questo.
B: Io dico una cosa sola, Marco, scusa, tutto ciò è molto sgradevole, però si è aperta una cosa che per altro è diventata una costante di questo programma dal 2007, dal dopo Padova, quindi va benissimo...
P: Quando ne abbiamo accennato cosa ti ho detto io finora?
B: Sì?
P: No-no, te lo chiedo a te.
B: Non lo so.
P: Ne abbiamo accennato. Quando ne abbiamo accennato parlandone...
B: Ne stiamo parlando per radio come al solito con una tradizione di trasparenza che... altro che vertice di Caserta, qua è trasparente tutto, quindi, figuriamoci...
P: Massimo, io dico che almeno tre o quattro volte, nel guardare la situazione generale, la convenzione o altro, abbiamo anche accennato alcune... e c'era anche questa cosa alla quale abbiamo accennato... [la rassegna stampa domenicale di Capezzone] e ti ho detto oh, non è che sia una cosa urgente, questa poi vediamo, lui la fa bene, ma... poi si tratta di vedere, in prospettiva come... e il giudizio della radio è un giudizio editoriale, politico e via dicendo al quale mi sono non solo rimesso - perché si rimette uno che rimette qualcosa, ma ritengo che non posso nemmeno rimettere perché non mi appartiene.
B: Mmmh... Vabbe', ma io era quello che dicevo, cioè, sto dicendo sostanzialmente questo, adesso, "superiori interessi" forse è un'espressione che non è piaciuta, anche perché sì, un filo d'ironia c'era, è innegabile. Io dico solo questo, Marco: tu stai proponendo, hai posto, il problema della permanenza della rassegna stampa di Daniele Capezzone, la domenica...
P: La domenica.
B: Perfetto, allora, facciamo così...
P: No, no-no-no...
B: Come, no? Non ho ancora detto nulla, come già subito no, e allora... e allora no.
P: Nooooo, subito no, nel senso che assieme non facciamo nulla. Lo fai tu! E non so quando, e non in questa sede mentre ne stiamo parlando in un altro contesto.
B: Ho capito, ho capito, ah, va bene, ho capito allora vediamo il problema dopo. Farò io in un altro modo.
P: Come tutti i problemi di gestione e di scelte politiche della radio sono totalmente affidati a te.
B: Va bene, allora in un altro contesto ti dirò che io la rassegna stampa della domenica non vedo motivo di cambiarla.
P: Io ti ho detto che... io faccio presente, semplicemente ho fatto presente, che esistono valutazioni diverse in giro e l'ho detto anche ufficialmente, vanno valutate anche quelle, tutto qua.
B: E allora sono dispiaciuto di queste valutazioni diverse e prenderò allora, poi, mie valutazioni.
P: Ma certo, ooooh, come vedi arriviamo a quello che ti chiedevo dall'inizio.
B: Eh, sì, ma questo non c'entra onestamente, né di Capezzone, né tanto meno mio eh.
P: No, no, io ho reagito a quella cosa che hai detto con ironia, dei "superiori interessi", e io ti ho detto che non esiste nessun "superiore interesse"...
B: Eh, lo so
P: ... nel Partito radicale.
B: A questo ci arrivavo anch'io, Pannella.
P: Eh, vabbe', se ci arrivavi, quando lo usi in modo un po' polemico se permetti reagisco anch'io.
B: E va bene, e che dobbiamo fare... reazione è reazione.
P: E non è niente di grave e non è nemmeno sgradevole...
B: No, sgradevole un po' lo è, almeno per me, mi dispiace, mi dispiace molto ma...
P: Un po' sì, anche a me è faticoso, è magari sgradevole perché faticoso, per me non è sgradevole per motivi di stili, come tu hai detto poi ci parliamo, ci diciamo tutto benissimo.
B: Noo, che diciamo tutto... [riso ironico] dovessimo dire tutto... dunque, allora.. ehhh, sì, allora, dunque, superiamo la domenica e...

21 comments:

Anonymous said...

Compagno Punzi, la sbobinatura è parziale, avulsa dal contesto, e non è riportato il link di collegamento al file audio-video.
:-)))))))))))))))))

Anonymous said...

Dentro a ciascuno di noi c'è un piccolo democristiano, e quello dentro a Pannella si è finalmente risvegliato.

JimMomo, io ti stimo non poco, ho scelto un anno fa di votare RnP soprattutto grazie a te, e pertanto ti chiedo: hai, di recente, preso in considerazione l'idea di restituire la tessera? Se preferirai non rispondere, non penserò male.

Anonymous said...

Se Capezzone è auto-promozionale, allora lo è anche Marco Taradash, che di sabato legge i suoi articoli sui SUV, pubblicati sui quotidiani più sfigati. Perché Pannella non lo critica allo stesso modo?

Anonymous said...

ma scusate un secondo.
ma durante la normale rassegna settimanale non si legge forse anche la gazzetta di acitrezza se compare solo la parola "pannella"?

capezzone, sei condannato a mantenere un profilo basso, se osi avere visibilità non sei più nella linea "pannella o muerte" dei radicali.

Anonymous said...

Mamma mia, sono andato via davvero in tempo. Mi dispiace vedere il livello infimo che ha raggiunto la radio.
C'è da dire anche che Pannella si è veramente bruciato il cervello. Se continua a fare i suoi inutili scioperi secondo me andrete sempre peggio.
Tanta solidarietà a Daniele.

p.s. Non mi andrebbe di essere cattivo, ma Pannella l'ha capito che con Sgarbi, dalla Perego, ha fatto una figura di merda storica sui finanziamenti che ha preso sia da Berlusconi che da Prodi?
Ancora parla? Come al solito la sua pulsione autodistruttiva sta avendo la meglio su tutto - che artista!!!

Anonymous said...

Ma come, volete l'art. 18 per Capezzone?
Signori, ci vuole competizione, bisogna premiare il merito, decideranno gli ascoltatori, non si possono mica difendere i privilegi dei lavoratori, essere così conservatori, non è possibile. Il mobbing, se esiste, è cosa positiva, bisogna premiare i più forti, è la legge della natura.

Anonymous said...

Noto che tutti i commenti sono scritti in antìfrasi: è il solito modo della destra di non dire le cose chiare. Insomma. Parlate dritto. Dite le cose dirette.
E' solo questo che si chiede alla Nuova Destra: di non essere la scopiazzatura degli obliquismi sinistroidi..

JimMomo said...

Nihil, ho appena rinnovato per il 2007, faccio parte del Comitato, non è mia abitudine "mollare".

Certo, si mette male...

Anonymous said...

Bell'ipocrisia, peccato che è tutto andato in onda.

caro punzi, appunto andato in onda, e non per decisione tua o di capezzone, ma di pannella. le censure, a quanto mi risulta ma forse di storie sovietiche sei più esperto tu, non si fanno in diretta.

JimMomo said...

Caro il mio anonimo, da quanto si capisce dal dialogo tra Pannella e Bordin il direttore ha subito pressioni sulla rassegna domenicale anche in privato e più volte.

Comunque, che avvenga di nascosto o in pubblico non cambia la natura dell'atto. Lo rende solo più sfacciato.

Anonymous said...

a proposito dei bisticci dialettici che si perpetuano nel condominio radicale ( ma di questi tempi, visti gli esiti erbacei...non ci scherzerei molto )...

1 «Sono forse di un altro tipo le smanie che tormentano i declamatori quando affermano: "Queste ferite me le sono procurate per la libertà del paese; quest'occhio l'ho perso per voi; datemi una guida che mi guidi dai miei figli perché i garretti recisi non mi reggono più in piedi"? Sproloqui come questi sarebbero di per sé sopportabili se facilitassero la strada a quelli che vogliono darsi all'oratoria. Ma a forza di tirate piene di niente e frasi berciate a vanvera, il solo effetto che ne deriva è di farli sentire in un altro mondo non appena mettono piede nel foro. Ed è per questo, a parer mio, che nelle scuole i ragazzi rimbecilliscono perché non vedono e non sentono niente di quello che abbiamo sotto mano, ma solo pirati che tendono agguati sulle spiagge con tanto di catene, tiranni che emettono editti con l'ordine ai figli di tagliare la testa ai propri padri, responsi di oracoli che impongono di immolare tre o più verginelle per placare un'epidemia, o ancora bolle di parole in salsa di miele e tutti quei fatti e detti che sono come conditi col sesamo e il papavero.

2 Chi va avanti nutrendosi di questa roba, non può avere gusto più di quanto non profumino quelli che vivono in cucina. Lasciatemelo dire, vi prego, ma l'eloquenza siete stati voi retori i primi a rovinarla. Grazie ai vostri giochetti deliranti con suoni vacui e inutili svolazzi, avete snervato il corpo del discorso facendolo crollare a terra. I giovani non si erano ancora impastoiati nelle declamazioni, quando Sofocle o Euripide trovarono le parole con le quali dovevano esprimersi, e il maestro in naftalina non aveva ancora danneggiato gli ingegni, quando Pindaro e i nove lirici rinunciarono a cantare sui ritmi di Omero. E per non citare soltanto i poeti, a quanto ne so, né Platone né Demostene si diedero mai a questo genere di esercizi. L'oratoria grande e - mi verrebbe da dire - onesta non vive di trucchi né di gonfiature, ma svetta per bellezza naturale. È da poco che questa logorrea tutta vuoti e turgori si è abbattuta dall'Asia su Atene, e come una stella del male ha invasato le menti delle giovani promesse, così che, una volta corrotti i princìpi, l'eloquenza è rimasta basita nel suo silenzio (...)

petronio...satiricon


...ma che cosa avrò voluto dire?????????????????


ciao.


io ero tzunami...

spider said...

Con tutto il bene che posso volere a Pannella, non si può organizzargli un "esilio dorato"?
Io intanto il 29 vado a vedere che dicono al Teatro Angelicum a Milano...

Anonymous said...

Spero che nessuno si sia sorpreso per l'atteggiamento di Pannella.
Mi ha fatto sincero piacere sentire - e notare in video - come Bordin gli ha replicato.
Radio Radicale sarà anche organo della lista Marco Pannella, ma il dubbio che mi viene è che gli organi di Pannella siano minati dal digiuno di democrazia interna.
Tommaso Ciuffoletti
http://inoz.ilcannocchiale.it

Anonymous said...

Ora c'è il video sul sito, ed i dieci minuti ( dal min. 44:45 al 54:40 ) che hai trascritto sono stati ancor più caldi di quello che sembra leggendo. Mi ha favorevolmente stupito la reazione di Bordin, anche se temo che fosse più che altro offeso per il "modo" ( l'ordine in diretta radio e coram populo ) più che dispiacergli il "merito". Che diamine, quello è pur sempre un editore e lui un direttore di testata ed almeno bisogna salvare le apparenze ( "i superiori interessi della politica" sono, poi, un'altra coaa...)

Anonymous said...

scusa, ho dimenticato di firmare il precedente commento, che è mio.
Milton

Anonymous said...

I mezzi configurano i fini..., vero Pannella?

Anonymous said...

salvate il soldato Bordin! (ah già, non vuole fare il militare...). Premio schiena dritta 2007

salvio said...

Forza Daniele. Forza Jim. Per quanto riguarda quello che è successo.. beh.. "sgradevole" mi pare appropriato.

Anonymous said...

Pannella...........

La durata non è necessariamente la forma delle cose.... e tu sei già bell'e scaduto da anni.

Anonymous said...

Caro Federico,
sto pensando di fondare l' Associazione Radicale "Salvate il Compagno Capezzone". Potremmo federarci al WWF.
Ti iscrivi?

:)

Anonymous said...

solo chi tocca il fondo può risalire

http://perdukistan.blogspot.com/2007/01/la-carica-dei-nolenterosi.html