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Wednesday, January 10, 2007

Indagine indipendente su cosa accade in Est Turkestan

La dissidente uighura Rebiya Kadeer ha invitato le autorità cinesi a «consentire un'indagine da parte di un gruppo indipendente, per esempio un'agenzia delle Nazioni Unite», sulla presenza di presunte attività terroristiche nell'Est Turkestan.

La Cina ha affermato di aver distrutto il 5 gennaio un «campo di terroristi» nella provincia dello Xinjiang, chiamata Est Turkestan dai nazionalisti della minoranza uighura, etnicamente turcofona e di religione musulmana.

Il sospetto è che in realtà fosse una banale operazione di repressione di una minoranza etnica, mentre secondo le notizie diffuse dalle autorità cinesi si sarebbe combattuta una vera e propria battaglia, nella quale sarebbero morti 18 «terroristi» e un poliziotto. Diciassette persone sono state arrestate e centinaia si sarebbero date alla fuga. Sul posto sarebbero state trovate granate e armi da fuoco.

«Noi ci opponiamo a tutte le forme di violenza», ha affermato la Kadeer, che ha appunto invitato autorità cinesi e internazionali a permettere a una commissione indipendente di verificare sul posto la presenza o meno di attività terroristiche. «La Uaa aggiunge la sua voce a quella di tutti coloro che accusano il governo cinese di usare lo spauracchio del terrorismo per perseguitare l'intero popolo uighuro».

Fonte: Ansa

L'idea non è male, difficilmente Pechino potrebbe rifiutarsi se fosse la comunità internazionale, soprattutto le democrazie, a proporla, naturalmente nell'interesse della sicurezza della Cina stessa...

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