Terminillo (Rieti) 5 agosto 1963 - Caro Pannella,... condivido quasi tutte le vostre idee: ma io sono molto più preoccupato di quanto non dimostriate di esserlo voi, di non "lavorare per il re di Prussia". I dirigenti comunisti se ne fregano dei principi dell'89; se ne fregano della difesa dello stato laico, non hanno un attimo di esitazione a seminarci per la strada se viene una nuova parola d'ordine da Mosca: sono i "gesuiti moderni": il loro unico, vero, permanente obiettivo è la grandezza della Chiesa (della Urss). (...) "Si puo anche mangiare la zuppa col diavolo - dicono gli inglesi - ma occorre adoperare un cucchiaio col manico molto lungo". Mi pare che voi non teniate sempre conto sufficiente di questa esigenza: fate troppo credito alla buona fede democratica dei dirigenti comunisti. In tutti i modi non è per questo motivo che non me la sento di accettare il Suo cortese invito di sfogarmi sul bollettino di Agenzia Radicale. ... Anche questa volta avete fatto il passo più lungo della gamba. Non vorrei dispiacere a Parri e a Piccardi, dando la mia collaborazione ad un bollettino che puo far nascere equivoci per il simbolo e per la parola "radicale" che continua ad usare. (...)
Ernesto Rossi
* La Repubblica ha ripubblicato oggi questa lettera di Ernesto Rossi a Marco Pannella, che porta la data del 5 agosto 1963. Essa commenta l'invio delle copie fino ad allora uscite dell'Agenzia radicale, fondata da Pannella due mesi prima.
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