Pagine

Sunday, January 07, 2007

Ora dalle parole ai fatti

«Abbiamo rallentato la capacità di produrre e troppi si aggrappano alla rendita. La differenza stessa tra produzione e rendita talvolta ci sfugge. È rendita quella del giovane che si definisce imprenditore, mentre sta consumando l'avviamento dell'impresa fondata dal padre o dal nonno. O quella del titolare di cattedra che da anni non fa ricerca, non pubblica su serie riviste scientifiche, e non c'è mai per gli studenti. O quella del contratto di lavoro inflessibile, sempre più in contraddizione con la concorrenza mondiale e col cambiamento tecnologico. O quella dell'impiego pubblico dove l'impiegato non può essere trasferito ad altro luogo di residenza, né a diversa mansione, e neppure a diverso ufficio, mentre spesso nessuno controlla se va o no al lavoro. Due mesi l'anno di vacanza per i magistrati; due giorni la settimana di servizio per i piloti d'aereo; tre-quattro ore d'insegnamento la settimana (per pochi mesi l'anno) per l'accademico».
Tommaso Padoa-Schioppa, ministro dell'Economia (Corriere della Sera, 7 gennaio)

Noi queste cose le sappiamo bene, le viviamo, aspettiamo qualcuno che ci metta mano e che davvero si convinca che «ogni serio cambiamento implica decisioni impopolari».

Tra quanti vivono di rendita in questo paese ci sono di certo i politici e i partiti. Angelo Panebianco è scettico sulla possibilità di riforme istituzionali per via parlamentare: «Come all'inizio degli anni Novanta resta solo, di fronte all'impasse istituzionale, la prospettiva della spallata esterna, la cosiddetta "pistola puntata" del referendum. Una pistola che molti sono (siamo) desiderosi di puntare».

6 comments:

Anonymous said...

Chiedi fatti ad un "buono a nulla"?

Anonymous said...

Prima di condannare questo governo stiamo a vedere se le riforme le fa o non le fa.

Anonymous said...

Bè, nella prima Finanziaria e nelle azioni dei primi 200 e più giorni (il doppio dei 100 giorni che bastarono per bocciare definitivamente Berlusconi...), il voto è prossimo al 2, o giù di lì.
E concordo con Panebianco: serve una smossa ad un sistema politico che comincia ad ammuffire. Gli stessi protagonisti da 13 anni; nessun passo avanti nel modo di fare politica (anche Berlusconi in certi casi si mostra troppo "politico professionista"); scarsa volontà di fare le riforme da parte di tutti.
Chissà mai che il referendum serva veramente!

Anonymous said...

ma è lo stesso ministro dell'economia autore di quella finanziaria pappa e ciccia con i sindacati che ha stravolto il dpef e che di fatto il prossimo anno rallenterà la crescita ?

Anonymous said...

fatti...nel senso di "sballati"???

sì, come i suoi conti...

padoa, fatti quello che ti pare ma poi...schioppa!!!

noi la prenderemo - senza riserve e pure col beneplacido del vatikano... - come la prima eutanasia del 2007!!!


p.s.: a maurì...ma dai...

Anonymous said...

p.s. n° 2:

schioppa!!!!!!!!!!!!!!!

lj
firmato:

io ero tzunami...