Un discorso da «ultimo giapponese» quello di Pannella al conclave di Caserta, che è possibile riascoltare grazie alla registrazione «pirata» che lo stesso leader radicale dal suo telefonino ha diffuso tramite Radio Radicale.
«Questo Governo deve essere comunque aiutato a durare», perché «la durata è la forma delle cose... perfino il governo precedente alla fine è riuscito a fare alcune cose buone che sarebbe bene riconoscergli, non dobbiamo averne timore».
«Non siamo delusi perché non avevamo illusioni. Questo è un governo di alternanza per la quale siamo fieri di avere combattuto e vinto, ma questa alternanza non può essere quell'alternativa liberale, socialista, laica e radicale che richiederebbe la vita del nostro paese».
Poi Pannella è passato alle questioni concrete: la risoluzione per la moratoria della pena di morte nel mondo, che non può aspettare la prossima sessione dell'Assemblea generale dell'Onu; il ministero della Bonino, che deve essere entro 60 giorni messo in grado di funzionare; un «sì leale, efficace, pieno, per il voto in sede legislativa» del progetto di legge di Capezzone "Sette giorni per un'impresa" [«Occorre semplificare l'apertura di nuove imprese perché si possano avviare in un giorno solo. C'è il progetto Capezzone in Parlamento e dobbiamo portarlo avanti», ha assicurato successivamente Prodi durante una conferenza stampa a margine dei lavori del vertice]; i Pacs e il testamento biologico; la giustizia.
Quindi, la conclusione: «Caro presidente, dacci atto della lealtà di un gruppo che avete sempre considerato estraneo e ostile».
E' questa frase di chiusura che aiuta a capire meglio il segno di questa fase dei rapporti dei radicali con il governo. Evidentemente prevale l'indole dell'«ultimo giapponese» su quella da «spina nel fianco», perché c'è la convinzione - a mio avviso l'illusione - che persino ostentando lealtà possa cessare quella manifesta ostilità di Prodi e del resto dell'Unione (Sdi compreso) nei confronti dei radicali. In passato l'ho chiamato «complesso di inaffidabilità»: i radicali vogliono dimostrarsi affidabili, ma in realtà l'accusa di inaffidabilità nei loro confronti è sempre stata - e continua a esserlo - strumentale. Purtroppo, l'unico modo per superare l'atteggiamento ostile del governo e dell'Unione è avere i numeri, cioè i senatori.
Ultima nota: Pannella ha recepito l'intervento di stamattina di Capezzone che lo avvertiva del rischio di «scippo» della proposta "Sette giorni per un'impresa" chiedendogli di farsi sentire al vertice. Lo ha fatto, ed è un gesto forse non risolutivo ma importante per scongiurare una crepa irreparabile tra Capezzone da una parte e lo stesso Pannella e i radicali dall'altra.
4 comments:
C'è una pubblicità di sky che trasmettono in questi giorni, quella dell'ippopotamo e dell'uccellino...
Direi che rappresenta abbastanza bene la questione della lealtà pannelliana.
A proposito, ma alla fine Pannella è senatore o no?
Pannella, lui sì è DAVVERO CAPACE DI TUTTO....
poveri noi!
eppure...
gratta gratta...
...la solita ROBBA
"il ministero della Bonino, che deve essere entro 60 giorni messo in grado di funzionare": detto l'11 gennaio dopo 8 mesi di governo. Lol.
Quanti soldi abbiamo (noi italiani) buttato finora in un ministero che non funziona?
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