Sorpresa Forleo sulla Giustizia
In due giorni due fronti di riforme su tre fanno registrare un netto arretramento: pensioni e pubblico impiego. I ministri competenti non sanno resistere neanche 24 ore alle pressioni dei sindacati. Il ministro Damiano ha chiarito che il Governo non alzerà l'età pensionabile. Tanti saluti agli ammortizzatori e alle pensioni delle generazioni future.
Il ministro Nicolais solo ieri dichiarava al Corriere, sulla mobilità dei dipendenti pubblici: «Non è vero che è solo volontaria. In caso di riorganizzazione dell'amministrazione verrà fatta secondo criteri stabiliti sì nella contrattazione, ma automaticamente, senza bisogno di chiedere il permesso a nessuno».
Dopo le durissime repliche di tutti i Sindacati, la clamorosa marcia indietro, da andare a nascondersi: la mobilità «sarà concordata con i sindacati attraverso i contratti». Tradotto? Tutto come prima? Peggio, lo Stato delega i Sindacati alla gestione e alla organizzazione della Pubblica Amministrazione. Un mostro giuridico.
Qualche tenue schiarita, invece, sul capitolo liberalizzazioni. Dopo l'apertura di Casini, si sono aggregati (o sono stati costretti per non sentirsi scavalcati) sia Fini che Berlusconi. Bersani e Lanzillotta hanno accolto bene le aperture. Il problema è che la lenzuolata Bersani verrà tagliuzzata dalla stessa maggioranza e che difficilmente la sinistra comunista permetterà che il governo ricorra all'aiuto di settori dell'opposizione, sempre che questi siano davvero ben intenzionati a impegnarsi per le liberalizzazioni.
Sempre più necessario, dunque, il lavoro dei «volenterosi». Appuntamento a Milano il 29 gennaio.
Un drammatico incidente, che ancora una volta dimostra il fallimento della sanità pubblica, riguarda quella ragazza finita in coma, con gravi danni cerebrali, a causa di un presunto (l'Enel smentisce) black-out elettrico che avrebbe colpito l'ospedale di Vibo Valentia. Alcune apparecchiature sono rimaste spente per dodici minuti durante l'operazione di appendicite: «L'apparecchio di anestesia ed il relativo monitor, però, inspiegabilmente, non erano stati collegati alle prese del sistema di continuità, pertanto sono rimaste spenti fino all'arrivo, avvenuto dopo qualche minuto, dell'elettricista», si legge nel comunicato dell'ospedale.
Sulla Giustiza dobbiamo invece registrare l'intervento del giudice Clementina Forleo - che tanto abbiamo contestato per la sua decisione di assolvere tre terroristi definendoli "resistenti" - al convegno organizzato dagli avvocati penalisti per la separazione delle carriere. Nel frattempo, la tesi su cui si basava l'assoluzione dei terroristi è stata demolita dalla Cassazione e l'avvocato Buongiorno (An) ha rivelato di essere sua grande amica.
Non è che la Forleo è una indipendente? Ieri, la sua presa di posizione a favore della seprazione delle carriere tra magistrati inquirenti e giudicanti. Ha a cuore «l'indipendenza del giudice, che in una democrazia non può essere disgiunta dalla separazione tra pm e giudice», ha spiegato, dando al concetto di indipendenza finalmente il corretto significato costituzionale: indipendenza del singolo giudice, non dell'ordine dei magistrati, come si crede comunemente. In Europa, osserva, «siamo gli unici, tranne forse la Francia, in cui il sistema processuale fondato sul rito accusatorio vede il pm collega del giudice».
Addirittura, denuncia, «nella condizione attuale un pm può scegliere il proprio giudice» e «nell'attuale quadro normativo l'appiattimento del gip sull'accusa è fortissimo».
L'altro «strumento di corruzione della giustizia» l'ha ricordato stamattina Pannella al Comitato di Radicali italiani: l'obbligatorietà del'azione penale.
4 comments:
Il vero partito del più becero conservatorismo nostrano è rappresentato dalla triplice sindacale ed in particolare dal suo braccio più grande e potente: la CGIL.
Sono convinto da molti anni che il vecchio PCI sia ancora e soprattutto lì dentro. E come apparato burocratico di occupazione territoriale e come bacino ideologico e culturale impermeabile al cambiamento.
Tutta la frammentata sinistra politica post-comunista ha lì il suo elettorato ed è alla CGIL che deve sempre e soltanto render conto.
Oggi, in Italia, neppure i DS sono più in grado di spostare centinaia di migliaia di persone per le adunate oceaniche dell'irenismo antiamericano e terzomondista o del conservatorismo sociale degli ipergarantiti.
La più grande e difficile vittoria politica della Sig.ra Tatcher fu il ridimensionamento del potere negoziale e di veto delle Unions.
Blair, grandissimo leader laburista, deve il suo successo anche e soprattutto all'esito di quello storico scontro.
Oggi, ed anche nel domani più prossimo, chi mai potrà o avrà la forza per ridimensionare il potere ed i poteri del Sindacato in Italia?
Il nostro è purtroppo il Paese dei patti conservatori tra il grande sindacato e la grande impresa a scapito di tutti gli altri attori del sistema.
E tutti gli altri attori del nostro sistema non sono solo frammentati e semi-inconsapevoli, ma anche e soprattutto disillusi sulle reali capacità di chicchessìa a proporre ed attuare davvero un cambiamento che, in primis, passi per la denuncia e la rottura di quei patti conservatori.
io i sindacalisti italiani...li prenderei a calci nei coglioni un giorno sì e l'altro pure.
specie quelli della triplice.
la cosa più sconcertante, però...è che c'è ancora qualche coglionazzo che gli da credito...
quanto alla (in)giustizia italiana...non è che ci serviva proprio questa illuminazione forleonesca per sapere che è così...incestuoso il rapporto che lega procuratori della repubblica&giudici.
nel mio stronzo piccolo, posso dire che non solo siamo già in epoca post-accusatoria ma i predetti, da veri restauratori che sono...hanno lavorato di fioretto affinché nelle sedi opportune fossero incrociati geneticamente i vizi storici della giustizia italiana...moltiplicandoli.
e così...fiorisce impunemente e quotidianamente un illegalismo giudiziale che è - naturaliter - connaturato alla potente macchina inquisitoria, da loro stessi gestita! il suo repertorio include violenza, inganno, succulente esche...parole insinuanti.
e questa forma di rinnovata inquisizione piace agli addetti ai lavori...in questo modo essi...possono lavorare sulla materia viva...a mano libera...gratificati da una onniscenza ed onnipotenza carismatiche; in una parola...accumulano potere e qualunque cosa dicano...è invulnerabile dalla logica comune.
soluti da qualsivoglia responsabilità...lavorano al loro atto scenico...eh sì, è lavorìo occulto...l'inquisizione che va in onda nei nostri tribunali; lo spettacolo...arriverà certamente ad affare concluso, conta l'esito...comunque ottenuto.
con buona pace della forleo.
ciao.
io ero tzunami...
è sempre utile il tuo occhio vigile sul tema delle riforme: la notizia sul pubblico impiego mi aveva quasi fregato, non avevo approfondito più di tanto (sono in periodo esami), ma mi hai segnalato i punti equivoci. mi sembrava troppo strano il consenso unanime dei sindacati al merito e alla mobilità...
sulle dichiarazioni della forleo, sono esterefatto: non me lo sarei mai aspettato, e devo ricredermi. la separazione delle carriere è un'urgenza secondo me.
I pannelliani sono tutti ultimi giapponesi, direi resistenti della poltrona. Ma francamente non mi pare che stiano onorando quelle poltrone come altri loro colleghi del passato...
Vabbè, la megapensione la beccano con appena 2 anni e mezzo di poltrona...
Ma i Radicali, tutti gli altri, dove sono andati a finire?
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