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Tuesday, January 23, 2007

Come il "cucchiaio" di Totti

Questo ragazzo non smette di stupire. Oggi ha messo a segno un colpo triplo.

1) Riaprendo la questione degli otto senatori (due radicali, tra cui Pannella) regolarmente eletti ma assenti a Palazzo Madama a causa della mancata applicazione alla lettera della legge elettorale, dà vita a una battaglia contro una delle più clamorose violazioni della legalità degli ultimi anni, che riguarda la composizione del Parlamento e il principio della rappresentanza. In una parola: la democrazia.
«Mi sembra un dovere civile dare un piccolo e sentito contributo per aiutare il Senato a prendere una decisione, qualunque essa sia, e a superare un'attesa che appare (appunto) non oltre tollerabile».
Al di là del merito, questa attesa - che prolunga l'incertezza sulle basi legali dell'attuale composizione del Parlamento - è irresponsabile.

1.1) Tra l'altro, l'unico modo, entrare in Senato, che può dare ai radicali maggiore libertà d'azione e più voce in capitolo rispetto alle scelte del Governo.

2) All'apice del "mobbing" pannelliano nei suoi confronti, contrattacca digiunando per mandare al Senato il leader radicale. Come dire: alle sberle del padre risponde con un gesto d'amore politico.

Un'iniziativa definita da Pannella «preziosa e opportuna anche se, ponendo il problema del metodo, c'è quello di evitare che i nostri interlocutori decidano la cosa più schifosa. Bisogna vigilare, perché poi questi, se sono costretti a decidere, potrebbero avere anche l'onestà intellettuale di ufficializzare i loro crimini».

3) D'un colpo mette a tacere alcune ingiuste critiche all'interno del partito, di chi lo vorrebbe poco a suo agio con il metodo della nonviolenza, e di chi definisce la sua politica "riformismo economicista".

Non c'è che dire, un "cucchiaio" alla Totti.

Tra l'altro qui si è avuta la sensazione che Pannella esitasse, nonostante ormai siano passati parecchi mesi dalle elezioni, a porre la questione dell'esclusione dal Senato, anche perché un suo esito negativo è potenzialmente dirimente rispetto ai rapporti dei radicali con la maggioranza. Come sopportare, infatti, di rimanere in una maggioranza che non riconosce una ragione di diritto a una forza politica che ne fa parte? Ma soprattutto, come rimanere in una maggioranza che si rendesse responsabile di un tale vulnus alla legalità stessa del Parlamento?

6 comments:

Anonymous said...

E questa colpisce anche me
az par

Anonymous said...

E' davvero un gigante.

:)

Anonymous said...

sembra che il governo gli stia preparando un trattamento alla Galante, scippandogli e snaturando il disegno di legge sull'apertura dell'impresa in 7 gg...occhio ai provvedimenti odierni, la famosa fase 2 delle liberalizzazioni : i BARBIERI!!!! ma ci prendono per il c... ?

mah, ciao Paolo :)

Anonymous said...

Da Repubblica di oggi :"Per rendere concreto lo slogan "Un'impresa in un giorno" verranno tagliati tempi, certificazioni, adempimenti notarili necessari per poter aprire una nuova azienda." :))))))

Anonymous said...

Bravo Daniele. Si sta affermando sempre più come un autorevole leader di livello nazionale. Penso che, con lui, i radicali nei prossimi 30 anni raccoglieranno molto di più di quello che hanno raccolto negli ultimi 30 anni (dopo divorzio ed aborto).

Gionata Pacor

Anonymous said...

Pannella resta nel Governo a prescindere dai Senatori.
Su questo non ho il minimo dubbio.
L'alternativa è la bancarotta fraudolenta.