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Sunday, January 14, 2007

L'idea di Fioroni lo shock che ci vuole

Ad essere onesti proprio non ce l'aspettavamo dal ministro dell'Istruzione, Giuseppe Fioroni. Scuole come fondazioni, con consigli di amministrazione aperti ai privati. Sarebbe questa la sorprendente idea, che "a caldo" definiremmo blairiana, avanzata dal ministro a Caserta.

Sarebbe in questo modo possibile per le scuole ricevere fondi e donazioni da imprese e privati da utilizzare sia per la didattica che per l'edilizia, usufruendo di agevolazioni fiscali. L'organo chiamato ad affiancare il preside nella gestione delle scuole sarebbe un comitato esecutivo con rappresentanti di aziende, enti locali e terzo settore. Una sorta di CdA.

E' incredibile, probabilmente non passerà mai, ma sembra qualcosa di simile a quanto ha fatto Tony Blair in Gran Bretagna. In Italia? Il Governo Prodi? Roba da non credere ai propri occhi.

Certo, bisognerà vedere in pratica di cosa si tratta. Se sono previsti gli adeguati strumenti di controllo e di valutazione, se l'autonomia gestionale è reale, con la possibilità di chiedere rette, elaborare programmi, specializzarsi, assumere/licenziare insegnanti, ma l'idea in sé sembra lo shock che ci vuole per un sistema sclerotizzato e fallimentare. Speriamo di saperne di più in breve tempo.

Inoltre, il ministro Fioroni ha intenzione di rilanciare l'istruzione tecnica, con l'istituzione di poli tecnico-professionali (almeno uno per provincia) ad alta qualificazione di tipo non universitario, superando così il pregiudizio della sinistra che ancora vede nel tecnico-professionale uno strumento di discriminazione di classe e ingiustizia sociale.

Alle idee di Fioroni hanno già reagito negativamente parte dei Ds, e con una netta bocciatura Rifondazione, Verdi, Comunisti italiani e... Roberto Villetti per nome e per conto della Rosa nel Pugno. Ma sui temi della riforma della scuola e dell'università i radicali non si possono davvero permettere di lasciare la parola a un Villetti qualsiasi, dunque è destinato a riaprirsi il profondo dissidio con lo Sdi del boselliano "Scuola pubblica, Scuola pubblica, Scuola pubblica".

5 comments:

Anonymous said...

Probabilmente quel Villetti pensa che sia un modo per far entrare capitali vaticani nelle scuole pubbliche.
Ma ci sarebbero anche capitali delle cooperative rosse, delle confindustrie locali, delle confartigianato locali, ecc...
Dunque, se le cose stessero così, si aprirebbe al mercato dell'istruzione, cioè alla concorrenza e alla competizione tra le scuole.

Bersani, il populista, la chiamerà liberalizzazione o avrà da ridire?

Anonymous said...

ma i privati per quale motivo dovrebbero investire, oltre per uno sgravio fiscale?

Anonymous said...

astrolabio: sgravi fiscali e immagine. In USA molte università ci campano, e alcune non sono certo delle peggiori.

remember: Io penserei che sia più un modo per far entrare capitali nelle scuole vaticane, a scapito di quelle gestite dallo Stato - o in generale di impostazione laica. Nel Paese in cui l'8 per mille allo Stato finisce a restaurare le chiese, tendo a diffidare. Soprattutto visto che il proponente è Fioroni.

Intendiamoci: la proposta parrebbe molto allettante. E sono ancor più ammirata dal rilancio dell'educazione tecnica.

Ma ci vedo anche dietro un bel po' di scuole in cui - ad esempio - i figli di una madre single, o un po' troppo poco eterosessuale, o apertamente non cattolica non hanno molte chances di essere ammessi.

Certo, anche altri capitali potrebbero essere interessati: ma nell'educazione privata in Italia siamo davanti a una situazione di monopolio di fatto. E i monopoli e il libero mercato (eccetera eccetera, il resto lo immaginate da voi).

Anonymous said...

se si tratta solo di sgravi fiscali e immagine non mi sembra tutto sto gran progresso, preferisco comunque restituire i soldi alel famiglie che usano scuole private, comunque sempre meglio che niente.

Comunque non è vero che la chiesa ha il monopolio scolastico, il monopolio scolastico ce l'ha la repubblica ladrona italiana, la chiesa ha solo un mercato di nicchia.
e ce l'ha per un semplice motivo, il suo competitor, lo stato ladrone italiano oltre a rubbare i soldi, li usa per mettere la scuola aggratise. quindi nessuno sano di mente si metterebbe a fare scuole private di massa con uconcorrente così sleale, nessuno a parte la chiesa, che se lo può permettere perchè si piglia parte dei soldi che ruba lo stato e non è orientata primariamente al profitto, e considerando che è una multinazionale può permettersi di perdere soldi in un settore strategico come l'istruzione.

insomma la colpa gira che ti rigira è sempre dei socialisti.

Anonymous said...

per ora ha fatto più danni della grandine,se questa idea è sua ed è vera e non "da giornale del mattino" allora merita un applauso,ma io sono molto scettico