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Tuesday, May 30, 2006

Pacifismo conservatore vs. interventismo liberale

Recensendo («da fratello maggiore americanista e antitotalitario») il nuovo libro di Christian Rocca (Cambiare Regime, Einaudi), Massimo Teodori traccia un quadro lucido ed esauriente - radici culturali e protagonisti attuali - dei due campi contrapposti nello scontro tra il pacifismo conservatore e l'interventismo antitotalitario e liberale:
«Ancora oggi nel mondo resistono una quarantina di dittatori e ancor più regimi semi-dittatoriali. Mentre i conservatori di destra e di sinistra ne prendono realisticamente atto per lasciare le cose come stanno, gli antitotalitari, neoconservatori o socialisti liberali alla Tony Blair, ritengono giunto il momento di affermare non solo una nuova strategia politica ma anche un nuovo diritto internazionale. Quello fondato sull'ingerenza umanitaria, cioè sul diritto di ingresso negli affari interni delle dittature per tutelare su scala internazionale l'interesse della democrazia e restaurare nei paesi in cui sono violati i diritti umani delle popolazioni. È questa la nuova frontiera imboccata da Bush e Blair... è questo lo scontro ideale tra il pacifismo conservatore e imbelle e l'interventismo antitotalitario liberale». Leggi tutto

4 comments:

Alexis said...

e il meccanismo dell'eterogenesi dei fini? l'idealismo wilsoniano ha causato disastri...sul principio sarei anche d'accordo ma se non si specifica una strategia realistica per metterlo in pratica è tutta fuffa...senza dimenticare che non si può pretendere che certi regimi si lascino eliminare senza colpo ferire, i costi in termini di destabilizzazione del sistema internazionale possono essere altissimi...

Anonymous said...

jim, ho scritto un po' da "accademico", ma visto che gli "accademici" tu li citi a piene mani, spero questa volta di ricevere critiche più sensate. Ho parlato anch'io del libro di rocca. aa

Libertyfirst said...

I liberali ultramilitaristi che fanno guerra in tutto il mondo sono una novità... ma qualche centesimo per movimenti arabi moderati rimane dopo le bombe? O devo pensare che il primo a non credere alla democrazia sia Bush (e il primo a non credere alla sua Costituzione, tra l'altro)?

Un po' di sano isolazionismo (non troppo, solo un po') avrebbe effetti stabilizzanti, soprattutto nei rapporti Cina-Russia-USA, che sono quelli strategicamente importanti nel lungo termine.

ilvignettificio said...

Complimenti per quello che scrivete!

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