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Monday, May 29, 2006

Ratzinger banalizza il nazismo

Papa Ratzinger in visita ad Auschwitz«Io sono qui oggi come figlio del popolo tedesco, figlio di quel popolo sul quale un gruppo di criminali raggiunse il potere mediante promesse bugiarde... un popolo usato ed abusato come strumento della loro smania di distruzione e di dominio».

Dunque, il popolo tedesco come strumento involontario e inconsapevole nelle mani di una cricca criminale? E' questa l'idea che Papa Ratzinger s'è fatto della storia del Terzo Reich? Beh, diciamolo, piuttosto superficialotta. Anzi, da lasciare sbigottiti quanti hanno in mente l'immagine del fine teologo. Fine teologo, ma in Storia è da rimandare a settembre. Testo da preparare: «La banalità del male» (Hannah Arendt, 1963).

Magari fosse andata come dice Ratzinger, cioè che una banda di «criminali» prese il potere ingannando con le sue «promesse bugiarde» un popolo alla ricerca di riscatto nazionale e onore per la patria. Purtroppo, il nazismo, la Shoah, la Seconda Guerra Mondiale, furono molto altro.

La Arendt ha cercato di spiegare quanto di inquietante c'è in quella storia. E' inquietante proprio il fatto che fu una storia di uomini, dai più alti gerarchi ai più bassi burocrati, terribilmente "normali", «volenterosi carnefici» (D. J. Goldhagen, 1997) in grado di compiere con naturalezza atti mostruosi. Può dunque accadere - ed è accaduto nella Germania nazista - che un'intera società assista a un totale stravolgimento dei suoi standard morali restando impassibile, senza che i suoi cittadini emettano alcun giudizio su ciò che avviene.

Ciò non vuol dire, naturalmente, che il popolo tedesco sia dannato secula seculorum. Né che tutti i tedeschi fossero «criminali», impazziti, o ingannati. Già nel dopoguerra si vide quanto quel male così estremo fosse in realtà «banale», superficiale, privo di radici. Di quella sorta di "assoluzione" che il Papa ha voluto concedere a sé e ai suoi connazionali non si sentiva alcun bisogno.

Al di là dell'inasettezza di merito, infatti, la frase di Ratzinger è riduttiva non tanto perché sembra "assolvere" i tedeschi, ma perché non spiega, anzi banalizza il nazismo, e rivela una preoccupante, duplice ignoranza: dei meccanismi del potere (il luogo comune dei potenti che ingannano il popolo); e della storia come tipo di conoscenza. Dietro la Germania dal 1933 al 1945 non c'è una banda di criminali, né di fanatici - c'erano anche quelli ovviamente - ma fenomeni storici complessi, che vengono da lontano, come la nazionalizzazione delle masse (G. L. Mosse, 1974), il nazionalismo, l'antisemitismo, il mito della razza e altri ancora.

«Perché Signore hai taciuto? Perché hai potuto tollerare tutto questo? Non possiamo scrutare il segreto di Dio, vediamo solo frammenti e ci sbagliamo se vogliamo farci giudici di Dio e della storia».

Come abbiano potuto tollerarlo gli uomini, è piuttosto la domanda da porsi. Come abbia potuto tollerarlo la Chiesa cattolica.

19 comments:

Ottavio said...

Come abbiano potuto tollerarlo gli uomini?
La domanda sembra piuttosto ingenua, ad oggi vengono tollerate cose anche peggiori tenendo conto della presenza massiccia dell'informazione in tutti i livelli delle società di tutto il mondo.
Come si è potuto tollerare quello che è successo in Jugoslavia? E in Rwanda-Burundi? E in Angola? E in Afghanistan? E in Cecenia? E nell' URSS? E in Cambogia? E in Cina? E in Indonesia? E in Tibet?
E che dire del Darfur?
Il fatto è che tutti sono bravi a dispensare pietà postuma o addirittura preventiva, ma quando vengono chiesti interventi diretti, quando bisogna metterci la faccia e il portafogli tutti spariscono tranne a volte gli Stati Uniti.
Se Hitler non avesse invaso nessuno stato e non avesse iniziato la guerra si sarebbe tollerata la mattanza di tutti gli ebrei di Germania, fino all'ultimo.

Anonymous said...

"Come abbia potuto tollerarlo la Chiesa cattolica"

Studia, invece di scrivere stronzate. E vergognati, soprattutto perchè questa frase viene da chi difende il nazismo dell'eugenetica olandese.

JimMomo said...

Questo turpiloquio le costerà delle ave maria, caro anonimo. Comunque, non si permetta più, qui gli insulti non sono permessi.

Anonymous said...

Relativista a comodo, direi. Il Papa, intendo.

Anonymous said...

QUI GLI INSULTI NON SONO PERMESSI
"Francesco Saverio Borrelli, alla testa del golpe giudiziario di Mani Pulite, è il nuovo capo ufficio indagini della Figc. Il mondo del calcio di tutto aveva bisogno tranne che di un personaggio così ODIOSO, quintessenza del giustizialismo ASSASSINO" ( dal post di Jimmomo del 23.5.06 )

Anonymous said...

ratzinger BANALIZZA il nazismo, e cosa porti come testo di riferimento? "la BANALITA' del male" della Arendt. che a mio avviso sposa bene la tesi di ratzinger, risulta evidente a chi non ha una benda anticlericale davanti agli occhi.
Però non è che sono i tedeschi che sono razzisti eh no... Hitler ha trovato humus fertile nei tedeschi giusto per dire che il papa ha torto, però dire che i tedeschi sono razzisti non va bene perchè non è politicalli correct, allora lasciamo il peso della colpa ad una bella fumosa aura di socialismo e nazionalismo, tutte cose che il papa doveva mattersi li a fare i distinguo per un annetto.
"cioè, non è colpa delle gerarchie naziste, ma neanche dei tedeschi, cioè, è colpa umhhh... beh, partiamo dalla setta di Thule e del simbolismo pagano..."

piuttosto: dov'erano gli uomini, gli uomini erano a fare lo sbarco in normandia, e hanno vinto.
E' "dov'era Dio?" la vera domanda, domanda che in genere si fanno gli atei e che va bene per qualsiasi orrore della terra.
Tranne quando la fa il papa, allora no.

Anonymous said...

astrolabio sarebbe utile per te leggere i libri di cui parli, così, tanto per non coprirti di ridicolo in continuazione.

Rtrn

Anonymous said...

"E' "dov'era Dio?" la vera domanda, domanda che in genere si fanno gli atei…"

Astrolabio,
gli atei non SI fanno MAI questa domanda, casomai la pongono AI credenti.
La differenza è sostanziale.

Riguardo a dov'erano gli uomini a quel tempo si possono dare diverse risposte: ognuna valida, nel particolare, se consideriamo il contesto storico, la posizione sociale, lo stato economico, la scolarizzazione e il Paese di provenienza degli individui.
Piuttosto si può supporre, visto che J.R. pone anche il quesito del 'silenzio di Dio', che i principali referenti su questa terra dell'Eterno si siano distratti a lungo, invece di tendere bene le orecchie e ascoltare eventuali suggerimenti. Forse perchè erano troppo impegnati a stringere mani e a dispensare sorrisi, benedizioni e 'Heil Hitler' ai gerarchi nazisti?

Saluti

Anonymous said...

L'argomento è molto complesso e per affrontarlo è bene vaccinarsi contro i luoghi comuni.
Per quanto riguarda il ruolo della Chiesa, consiglio una lettura molto utile:
"Hitler e il Vaticano. Dagli archivi segreti vaticani la vera storia dei rapporti fra il nazismo e la Chiesa", di Peter Godman (ed. Linadu -
http://www.lindau.it/scheda_libro.asp?ID_Libro_Dettagli=900 ).

Anonymous said...

"gli atei non SI fanno MAI questa domanda"

wow, veramente? li conosci tutti quanti e sei in grado di leggere il pensiero?
a me (che non sono credente) è stata spesso portata l'esistenza del male come motivazione per non credere da parte di gente atea.

Anonymous said...

Se una persona si dichiara atea, cioè che nega l'esistenza di dio, non può farsi tale domanda.
Ricordo che la domanda è "Dov'era Dio?" e non "Esiste o no Dio?".
Se si fa la prima domanda non è ateo…
Se si fa la seconda può essere un ateo a cui sorge un dubbio.

Saluti

P.S.: personalmente non ho mai pensato che atti o situazioni da noi comunemente percepiti come 'male' offrano il motivo basilare per dichiararsi non credenti.
Così come tutte le manifestazioni che ci appaiono come positive o espressioni del 'bene' (dai fiori che sbocciano agli arcobaleni, da un bambino che nasce a chi sacrifica la vita per il prossimo) non mi fanno pensare all'esistenza di un Creatore.

Ottavio said...

Dio era ed è dappertutto e l'uomo non è una marionetta nelle sue mani.

Anonymous said...

marcoz, in realtà molti atei, praticamente tutti quelli che conosco non online, dicono che non credono in Dio perchè se esistesse non permette le guerre gli orrori eccetera.
non è identica alla domanda perchè Dio ha taciuto, però il concetto è quello.

ovviamente questo, come dici, non dismostra l'esistenza o l'inesistenza di Dio, al massimo dimostra che Dio non è buono.

Anonymous said...

"…dicono che non credono in Dio perchè se esistesse non permette le guerre gli orrori…"

Lo so, lo so… A me sembra un modo di tenere il broncio a Dio…
E non è da atei ;-)

Anonymous said...

"quando bisogna metterci la faccia e il portafogli tutti spariscono tranne a volte gli Stati Uniti."

a guardare quello che combinano in cina soprattutto se il portafogli si riempie:
http://yro.slashdot.org/yro/06/05/30/0531243.shtml
http://yro.slashdot.org/yro/06/04/12/1214205.shtml

quando si tratta di far passare legislazioni sul copyright perfino piu restrittive della convenzione di berna (come l'indecente dmca) le pressioni sul governo cinese funzionano, quando si tratta di diritti civili nisba. sara un caso?

Unknown said...

Ratzinger si dimostra molto tedesco e molto poco "cattolico", con la sua visione autoassolutoria del dramma nazista.
Daniel J. Goldhagen ne da' un ottimo affresco, quando definisce troppi tedeschi come "volonterosi carnefici di Hitler".

Anonymous said...

Dire che i tedeschi erano tutti nazisti, mi sembrea antistorico e irreale. Dunque, ha ragione il Pontefice nell'individuare singoli gruppi rei dell'ascesa (ma anche vittime loro stessi) del Nazismo.
Basti ricordare il ruolo della Chiesa nazionale (che non era quella Cattolica, fa sempre bene ricordarlo credo) che puntava ad un radicamento del nazionalismo. Il discorso di Benedetto XVI è profondamente teologico, parlando infatti con i "fratelli maggiori" usando prevalentemente Salmi dell'Antico Testamento.
Noto poi una stramba omissione, gli storici dimenticano con voluta sufficienza l'enciclica del '37 di Pio XI, la Mit Brennender Sourge.

Anonymous said...

l'anonimo è volgare e non vabene.
io senza volgarità e senza anonimia ribadisco il concetto:
"Come abbia potuto tollerarlo la Chiesa cattolica"
Studia, invece di scrivere cose non vere.

Anonymous said...

Infatti, la Chiesa Cattolica, non "tollerò" affatto.