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Friday, May 12, 2006

Armi di attrazione democratica

Kara Monaco, playmate of the year«Il nostro mondo oggi è molto più libero rispetto al 1953, quando pubblicai il primo numero di Playboy con Marilyn Monroe in copertina. Ma la battaglia è tutt'altro che vinta... La nostra nuova frontiera è l'Islam... Possiamo e vogliamo avere un impatto per democratizzare i Paesi musulmani oggi più retrogradi e liberticidi. Lo faremo». «In Indonesia, dove a metà aprile è uscito il primo morigerato numero della rivista senza nudi, sono scoppiati tumulti di piazza. Far uscire il secondo numero è la nostra sfida: siamo decisi a contribuire alla rivoluzione in corso nei paesi islamici per abbattere le dittature che soffocano milioni di individui».

Una coniglietta contro gli ayatollah?
«Certo. Non è un caso che siamo vietati proprio e solo nei paesi dove la democrazia non esiste. Playboy è ancora off limits nella Cina comunista e puritana, dove è considerato un simbolo capitalista. Pechino teme la capacità straordinaria del nostro coniglietto di riprodursi e proliferare all'infinito. Ma alla fine è la libertà di scelta e di parola che può liberare i cinesi, non quella economica».

Hugh Hefner, fondatore ed editore di Playboy, intervistato dal Corriere della Sera in occasione dei suoi 80 anni.

Cos'altro aggiungere? Meglio di molti politologi e analisti internazionali spiega già tutto Hefner benissimo... e la foto.

4 comments:

Rabbi' said...

figa per la democrazia. l'ho sempre detto io

Anonymous said...

Ti posto una mail che ho mandato a Filippo Facci il 1° Marzo scorso:

Ciao Filippo.
In merito al caso Calderoli avevo detto "la lotta all'integralismo dovrebbe essere silenziosa ed invisibile. Soprattutto una strisciante seduzione culturale."
Ecco, l'articolo di Ian Buruma pubblicato oggi sul CorSera si muove nell'ambito che intendevo. In estrema sintesi sostiene che la frustrazione sessuale degli immigrati islamici che passano da un mondo pubblicamente ipercasto ad una cultura fortemente pregna d'eros, dal quale sono però fattualmente esclusi (le veline non la danno a me, ben difficile che la diano ad un marocchino) potrebbe essere un fattore rilevante nello scatenarsi di una rancorosa volontà (auto)distruttrice. Certo un evento non basta: uno si fa una sega e via; ma se questo disagio è prolungato nel tempo ed è assommato a tutta una serie di fattori di esclusione allora è estremamente probabile che la combinazione diventi nitroglicerica. Forse a te non è mai capitato di essere un "escluso"; beh, la cosa ti fa veramente girare i coglioni. E se non hai un carattere ben costruito e arriva qualcuno che sa come cavalcare questa frustrazione e ti offre via d'uscita, di norma un delirio di onnipotenza, le vergini in paradiso (appunto) o la distruzione dell'avversario, BAM! Onomatopeicamente.
Quindi: a spegnere l'integralismo più che l'esercito degli Stati Uniti d'America forse potrebbe un battaglione di troie. Chi cazzo c'ha voglia di morire dopo una sana scopata?

Libertyfirst said...

Complimenti per la foto. Alla prossima cena di TV me la presenti, ok?

Anonymous said...

Condivido in pieno.