Chiamatela provocazione, se volete, io preferisco ritenere la presenza di Letizia Moratti al corteo del 25 aprile, e poi, oggi, a quello del primo maggio, un esame del Dna. Una "provocazione" di quelle salutari. Certo, se poi si cade a pie' pari nelle provocazioni, diventa difficile distinguere le responsabilità del provocante da quelle del provocato. Se l'esame viene miseramente fallito non si può che prendersela con l'esaminato.
Dunque, come volevasi dimostrare, la Moratti è stata cacciata a forza di fischi, insulti e spintoni dal corteo. Prevale il Dna anti-democratico della sinistra, che pretende l'esclusività di feste nazionali, con la Moratti che ha buon gioco nel dare un volto alla parte, maggioritaria, moderata, responsabile, tollerante di Milano.
Irresponsabile il candidato del centrosinistra Bruno Ferrante, che con le parole sprezzanti di una vecchia (ottocentesca) e perdente ideologia («I padroni non sfilano con i lavoratori»), mettendo politicamente il suo cappello sugli episodi di intolleranza di oggi, si era detto contrario alla presenza della Moratti il primo maggio, invitata, pensate, dal segretario generale della Cgil di Milano (si può parlare di "provocazione" se è stata la Cgil a invitarla?).
Ferrante si è dimostrato quello buono a nulla, ottuso e incapace. Cercando con le sue parole di fare il pieno di voti dell'estrema sinistra, senza capire che a Milano (ma ovunque) si può vincere, o almeno sperare di vincere, se si parla alla Milano liberale, moderna, riformatrice. C'è un limite oltre il quale appoggiando i brocchi l'autolesionismo diventa patologico, masochismo.
Da elettore della Rosa nel Pugno, se vivessi a Milano, non avrei dubbi: Letizia Moratti sindaco. Certo che la Moratti esprime un moderatismo paternalista, che non è un esempio di laicità (ma neanche di bieco clericalismo), che la sua riforma scolastica è molto più di facciata che profonda e liberale, ma è pur vero che le critiche che si sentono rivolgere da sinistra a quella riforma sono peggiori della riforma stessa, esprimono un conservatorismo corporativo e burocratico.
Non dimentichiamo inoltre, che la candidatura di Ferrante è il frutto, partitocratico e oligarchico della sinistra, scaturito dal veto suicida sul nome di Umberto Veronesi, fatto fuori congiuntamente dai bassi istinti anti-liberali dei comunisti, anti-laici dei cattolici, e anti-socialisti dei Ds. Eppure Veronesi sì che avrebbe avuto delle reali chance di vittoria, sapendo parlare alla Milano laica, liberale, socialista, moderna e riformatrice.
P.S. a Napoli con Marco Rossi Doria; a Torino con Sergio Chiamparino; a Roma... al mare, anzi no, ma solo perché c'è la mia piccola, che si è candidata (n° 34).
19 comments:
Complimenti per il post.
E per i compagni di viaggio che vi siete scelti. GM
Chi sarebbe la n°34, Jim?
Convengo anch'io su Veronesi. Sarebbe stato un eccellente candidato. Il centrosinistra andrebbe punito elettoralemente solo per averlo scartato.
Certo teniamo ben presente che la Moratti ha voluto coscientemente provocare. Se la festa del 25 aprile è certamente di tutti (ma dov'era lei negli anni precedenti, quando non ne aveva interesse politico?), non si può dire lo stesso del primo maggio, tradizionalmente festa dei lavoratori, di un certo tipo di lavoratori. Mica degli Agnelli, che pur lavorano. Insomma, non facciamo gli ingenui, col "mestiere" che facciamo, non possiamo certo permettercelo. :)
Detto questo, se fossi milanese, è estremamente probabile che voterei scheda nulla, scrivendoci sopra Umberto Veronesi.
La Moratti ha dimostrato di avere un coraggio che pochi politici hanno. Partecipare alle manifestazioni é scelta libera di ogni cittadino e lei é candidato sindaco ( mi auguro che vinca, é la migliore).
Che si smetta di parlare di provocazioni ogni volta che qualcuno fa qualcosa leggittimamente che non piace agli anti-democratici.
Però quante cosa vergognose hanno già accumulato in pochi giorni di "governo" gli Unionisti del cavolo...
:-)
@ SL: Germana Grassi...
Veronesi chi? Quello che stabilisce, dall'alto della sua presunta scienza, l'equivalenza di embrione umano e tafano?
Con una zavorra senza valore come questa nello zaino potremmo andare giusto fino dal giornalaio per comprare il nostro necrologio.
Tutto bene, tranne questo.
D'altronde ...
La partecipazione della Moratti non affatto coraggio ma PURA PROPAGANDA PREELETTORALE. Sapeva che sarebbe stata contestata, e ci va comunque proprio perchè si parli di lei.
Considerato poi che a tali manifestazioni non si è proprio mai vista.
Se non si vede una così palese strumetalizzazione si è proprio messi male.
Non sono certo i lavoratori il problema.
Ocam, i problemi veri sono quelli che hai tu! :-)
Voteresti la Moratti? Ma non voleva togliere Darwin dai programmi di studio?
Ocam, è ovvio che la Moratti non è certo una paladina dei diritti dei lavoratori (figurarsi...). Ma questo non toglie un grammo all'indegnità di chi, anzichè criticare civilmente la sua ipocrisia, le tira fischi addosso.
Sullo stesso argomento vd. anche: Borghezio e le botte prese sul treno da Padova.
Condivido in pieno Jim. Se questa è la sinistra a Milano ci si tura il naso e si vota la Moratti.
Jim, come ci si sente a votare Bertinotti alla Presidenza della Camera?
Le chiacchiere stanno a zero.
I fatti rimangono. Tutti ricordiamo quando la fronda radicale all'epoca alleata del Polo NON VOTO' la leghista PIVETTI. Tutti ricorderemo il voto dei Radicali a favore di Bertinotti.
Che ce lo dici a fare che avete già il mal di pancia e iniziate prendere le distanze da "certa" sinistra ...ma nelle elezioni comunali (MA VA!?!!). Siete loro alleati. Fino a prova contraria c'è poco da aggiungere. NON VI CREDIAMO PIU'. MA NEANCHE UN PO'.
il sorvegliato speciale
Sorvy
"Ferrante si è dimostrato quello buono a nulla, ottuso e incapace."
Ve la siete scelta voi l'alleanza.
"Prevale il Dna anti-democratico della sinistra, che pretende l'esclusività di feste nazionali."
Infatti Biscardini (ROSA NEL PUGNO) ha dichiarato che è stato un errore invitare la Moratti.
Aggiungo che mi han detto che nella lista delle comunali milanesi è candidato un certo Vittorio Agnoletto.
Se si tratta del no global ed eurodeputato di Rifondazione, il tuo partito non lo riconosco veramente più.
E mi pento d'averlo votato alle politiche.
(Ah, a proposito... quella storia di Bertinotti ottimo presidente della repubblica, sparata da Pannella?)
L'Agnoletto in lista in posizione n.4 non è QUEL Agnoletto. Si tratta di omonimia (ricordare il caso Tortora va bene anche in questi casi).
Comunque in posizione 23 nella lista della Rosa Nel Pugno ci sono io. Indignato quanto voi per quelli che hanno fischiato la Moratti, che hanno bruciato le bandiere israeliane e che cantano 10,100,100 Nassirya. E concordo con Jim quando parla di ottocentismo del Ferrante.
Salvio
http://www.salviodimaio.it
Salvio, grazie per la precisazione. Avvisate allora "Il Giornale", che ha sbattuto la foto dell'Agnoletto no global tra i vostri candidati.
In bocca al lupo, comunque per me il problema del voto non si pone dato che mi autovoterò.
Resta il fatto che Biscardini (massimo esponente RnP a Milano) ha una valutazione diversa sull'aggressione a L. Moratti.
Saluti.
Tal Sorvy, sei libero di "ricordare" quel che vuoi, di certo non sarò io a spaventarmi di quelllo che ti rimane in testa.
Il Vittorio Agnoletto "movimentista" è nato il 06/03/1958 a Milano, mentre quello che si candida con la RnP a Milano è nato il 26/9/1960.
Complimenti ai giornalisti del Giornale! Ma tanto c'è l'ordine dei giornalisti che garantisce che sono tutti bravi giornalisti, no? Neanche una ricerca di 3 minuti su internet sanno fare...
Tal Jim, ma non provi imbarazzo a non rispondere all'unica cosa di cui parlare: Siete con Bertinotti. Non sarò l'unico a ricordarvi tutti i santi giorni finchè sarete in mezzo alle palle che VOI STATE CON L'ALTRA PARTE. Due piedi in una scarpa non è possibile.
VOI STATE CON BERTINOTTI, CON I NOGLOBAL, ALLEATI DEI CARUSO.
Di liberale non avete nenache più il "senso della vergogna".
Sorvy
non sarò io a spaventarmi di quello che ti rimane in testa... soprattutto dopo aver constatato che c'è rimasto ben poco.
Sorvy, potrei anch'io snocciolare non pochi nomi imbarazzanti della destra. La differenza tra me e te è che a te i nomi che potrei snocciolarti io non ti imbarazzano affatto, anzi, ti ci trovi bene.
Ciò detto, ti ricordo che questo è un blog, non una sputacchiera.
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