Pagine

Monday, June 04, 2007

Blair oltre la destra e la sinistra

Blair in visita alle truppe nei Balcani«E' stato detto che rimuovendo Saddam o i Talebani - regimi autoritari che però mantenevano un certo ordine - la sventura di iracheni e afghani si è aggravata ed è stato permesso al terrorismo di crescere. E' un argomento seducente ma pericoloso... Significa che poiché queste forze malvagie e reazionarie combatteranno duro, attraverso il terrorismo, per impedire a quei paesi e ai loro popoli di andare avanti sulle proprie gambe dopo che le dittature sono state rimosse, noi dovremmo lasciare quella gente sotto la dittatura. Significa che la nostra determinazione a combattere per ciò in cui crediamo si misura con la determinazione dei nostri nemici a combatterci, ma in proporzione inversa.
(...)
Non c'è niente di più ridicolo del tentativo di rappresentare la democrazia e la libertà come idee "occidentali" che, sbagliando, tentiamo di applicare a nazioni o popoli cui risultano aliene. Ci possono certamente essere governi cui sono aliene. Ma non popoli. Chi mai ha votato per sbarazzarsi della democrazia? O ha preferito la polizia segreta alla libertà d'espressione? Questi valori sono universali. Dobbiamo attaccare l'ideologia degli estremisti avendo fiducia in noi stessi: la loro idea reazionaria dello Stato; il loro rifiuto a lasciare che la gente viva in pace; la loro visione del tutto regressiva sulle donne. Dobbiamo condannare non solo i loro barbari metodi terroristici, ma soprattutto attaccare il loro odio contro l'Occidente. Contro tutto questo abbiamo bisogno di sostenere e di aiutare a mobilitare il vero e moderato Islam. Non c'è niente di più assurdo dell'idea che rimuovere i Talebani in Afghanistan, o Saddam e i suoi figli in Iraq, e sostituire i loro regimi con l'opportunità di votare, sotto il controllo delle Nazioni Unite, sia in qualche modo un aggressione ai musulmani».

Tony Blair confida al settimanale The Economist «cos'ha imparato» nei suoi dieci anni alla guida della Gran Bretagna. Ne viene fuori un efficace ritratto della sua leadership, dell'orizzonte ideale in cui si inseriscono le decisioni che ha preso. L'interventismo democratico come bussola della politica estera; «apertura contro chiusura» al posto del vecchio schema «sinistra contro destra»; il diverso ruolo dello Stato - Enabling State - e del welfare, dei servizi pubblici e dei Sindacati; l'importanza della legalità; la riforma dei partiti. Quella che Blair definisce «pro-gay-rights, tough-on-crime» è il tipo di posizione che manda in confusione i tradizionali punti di vista sinistra/destra.

1 comment:

Anonymous said...

"Chi mai ha votato per sbarazzarsi della democrazia?"

Be' i tedeschi con Hitler, poi gli italiani hanno appoggiato almeno nei primi anni Mussolini, Khomeini e' salito al potere grazie agli iraniani... ma ci sono decine di altri esempi