«Rifondazione nazionale», l'ha ribattezzata il vicedirettore Mario Sechi. Niente di più calzante, se i caratteri della nuova Alleanza nazionale - Alleanza per l'Italia - saranno davvero quelli anticipati su Panorama.
Dalla bozza del documento politico in preparazione per la conferenza programmatica fissata dall'8 al 10 febbraio a Milano, emerge una An che «guarda al futuro» con le risposte del passato.
Critica della globalizzazione e politiche protezionistiche in economia. Va riscoperta «una cultura dell'interesse nazionale». Sul banco degli imputati quelle nazioni che «fanno shopping di aziende e industrie» italiane, ponendo «un problema di difesa degli interessi strategici economici nazionali».
Su tutti i temi etici, dal testamento biologico alle coppie di fatto, fino all'omosessualità, le posizioni sono quelle del Vaticano. «C'è chi dirà che si tratta di un passo indietro rispetto alla visione laica e moderna del partito modellato da Fini. Forse non è così, ma certo un ritorno ai temi più in linea con il motto "Dio, patria, famiglia" è evidente e avrà un peso decisivo nelle prossime scelte di An in Parlamento», osserva Sechi.
Anche per quanto riguarda le tasse, il partito della spesa pubblica sul lato destro sta bene accorto. Riduzione sì, ma solo verso i redditi medio-bassi e le famiglie, con la proposta di introduzione del quoziente familiare.
Per quanto riguarda il problema della casa, An riscopre l'intervento diretto dello Stato: «E' necessario non solo finanziare l'edilizia economico-popolare, ma lanciare una vera politica di housing sociale che metta a disposizione case con affitti controllati per il ceto medio».
Insomma, conclude Sechi, «a leggere la bozza in corso d'opera, sono proposte molto più vicine a quelle di un partito di sinistra che di centrodestra». E se nel frattempo non interverrà una legge elettorale maggioritaria e almeno tendenzialmente bipartitica, difficilmente Berlusconi potrà rispolverare in modo attendibile e convincente il suo volto liberale e liberista, dovendo fare i conti con una "Rifondazione" di centrodestra come minimo al 10%.
3 comments:
tutto come prima... insomma, Alemanno docet
panka
potrebbe essere un aiuto indiretto al "nuovo" partito di berlusconi però.
Sono sempre più convinto che il referendum sia perfetto.
Se dovesse essere approvato, e Veltroni e Berlusconi si accordassero, si arriverebbe in un colpo solo al bipartitismo americano.
AN e l'UDC sono due partiti "sociali", profondamente illiberali.
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