Per il premier Mario Monti la strada si fa sempre più stretta. Complice l'approssimarsi delle amministrative i partiti si stanno risvegliando dal letargo invernale e cominciano a sgomitare. Dopo l'assaggio di marzo sulle buste paga, e il prezzo della benzina alle stelle, sta per arrivare in capo alle famiglie la stangata dell'Imu, che accrescerà il malcontento. Nel frattempo, lo spread torna a salire, ieri fino a 345 punti. A metà maggio il primo esame crescita: l'Istat diffonderà la stima preliminare del Pil nel I trimestre 2012. Ma ieri, in Commissione Bilancio della Camera, il ministro Corrado Passera ha già messo le mani avanti: «Siamo nel pieno di una seconda recessione», che «durerà tutto l'anno». Non solo il "ritorno" dei partiti, anche il Pil potrebbe riservare una brutta sorpresa al professor Monti. L'Ocse prevede un calo del Pil italiano dell'1,6% nel I trimestre del 2012 e dello 0,1% nel II. Mentre tecnici e politici cincischiano sulle riforme, gli italiani sembrano aggrapparsi all'unico "salva-Italia" che conoscono. E' l'economia sommersa che ci "salva", denuncia l'Eurispes nel suo rapporto "L'Italia in nero".
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