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Friday, September 04, 2015

La retorica dell'accoglienza e i costi umani del non intervento

Ma perché, le migliaia di uomini, donne e bambini massacrati e decapitati dell'Isis non sono nostri fratelli, sorelle e figli? Solo perché non abbiamo visto le foto dei cadaveri? O, se le abbiamo viste, perché non abbiamo mosso un dito, nemmeno sulla tastiera? Quanta retorica a buon mercato! La foto del bimbo siriano senza vita sulla spiaggia di Bodrum viene pubblicata perché serve ad alimentare la retorica dell'accoglienza, e il senso di colpa dell'Occidente. Ma tutte le foto mai pubblicate di massacri e decapitazioni dell'Isis? No, quelle no, suggerirebbero di dover muovere guerra all'Isis.

La foto di quel bimbo siriano non c'entra nulla con l'emergenza immigrazione che il governo Renzi non sa gestire e che anzi ha irresponsabilmente alimentato. Solo una piccolissima parte dell'immigrazione che sbarca da noi infatti è di origine siriana. I siriani vanno in Germania via Balcani, da noi arrivano africani via milizie islamiche dalla Libia. E solo la metà della metà ha diritto all'asilo, ma noi facciamo entrare tutti senza identificarli (oltre 60 mila finiti nel nulla).

No, la foto di quel bimbo siriano dovrebbe convincerci una volta per tutte che anche il non intervento ha costi umani altissimi, inaccettabili. Quella foto ci parla delle tante nuove Srebrenica generate in Siria per l'ignavia dell'Europa e i disastri di Obama, che ha mandato due droni ma ha consapevolmente abbandonato la crisi siriana nelle mani delle potenze regionali (Iran, Turchia e Arabia saudita su tutte).

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