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Wednesday, March 29, 2006

Bonino leader di carattere

Mentre nel post qua sotto qualcuno nei commenti cerca di buttarla in caciara a caccia dell'ago nel pagliaio, e mentre qualcuno reagisce "di pancia", perché quando ti «tradiscono gli amici il dolore è più forte» (anche se a me non è chiaro chi ha tradito chi), provo a buttare giù in questo post qualche riflessione sulla performance della Bonino al confronto a quattro di stasera a Ballarò (con Berlusconi, Bertinotti e Rotondi).

Il punto di forza della Bonino è stato senz'altro, al di là dei contenuti, il carattere, l'immagine di una leader donna che tiene testa a Berlusconi. Capace di raggiungerlo quando con un colpo di teatro il premier s'è alzato e s'è affiancato a Floris per continuare a parlare. Ecco, su questo, al di là di come ciascuno interpreti i vari scambi polemici, mi pare possano concordare in molti.

Nel merito, ho trovato efficace la critica al governo da posizioni liberali, cioè chiedendo conto di quelle riforme economiche liberali, a "costo zero", non fatte (nonostante la schiacciante maggioranza); delle tendenze protezionistiche; della difesa degli ordini e delle corporazioni; in generale, del tradimento delle aspettative di molti elettori che nel 2001 avevano sperato nella "rivoluzione liberale". «Non penso che lei sia Belzebù ma con le possibilità che aveva, provi a dire "non ci siamo riusciti" e non che va tutto bene. Presidente in che paese vive?».

E non sarà diventato un settimanale bolscevico, se Newsweek, che titola «Perché Silvio non sorride più?», sostiene che il premier avrebbe tradito in economia proprio «Reagan e la Thacher».

Va detto però che Berlusconi è parso parare abbastanza bene i colpi volti a sottrargli elettori delusi, più con la grinta e sottolineando le contraddizioni degli avversari che smontando nello specifico le critiche mosse dalla Bonino.

Di laicità quasi non s'è parlato, e io temevo che si eccedesse, ma forse un po' ci voleva, anche se Floris ha impostato la trasmissione su tutt'altro, con le immancabili chicche di faziosità che si sono immancabilmente trasformate in assist per il Cavaliere, che ha rispolverato la sua immagine di vittima e imprenditore di successo.

Come previsto, Berlusconi ha attaccato la Bonino sulle divisioni con Bertinotti e sui voti radicali che fanno eleggere parlamentari, pare una sessantina, dell'estrema sinistra. Proprio ciò che con questa legge elettorale non può dirsi: votare Rosa nel Pugno contribuisce certo alla vittoria di Prodi, ma innanzitutto ad eleggere direttamente parlamentari radicali e socialisti. Peccato non aver replicato che anche Berlusconi ha i suoi Bertinotti: gli Alemanno, la Lega, e l'Udc, che si sono opposti con successo a ogni politica liberale e che proposero solo qualche mese fa esattamente la stessa tassazione sulle rendite finanziarie su cui in questi giorni sta scivolando Prodi (l'ha fatto notare Floris, ma non è la stessa cosa).

L'unico altro appunto che si può muovere alla Bonino - a una performance complessivamente positiva, più per l'immagine di forza trasmessa, lo ripeto, che per i contenuti inevitabilmente sacrificati nella solita rissa televisiva - è l'aver un po' sacrificato, nel suo turno di parola conclusivo, una specie di appello di voto alla Rosa nel Pugno che fosse incisivo e spiegasse con calma e senza inutili diplomazie, il suo ruolo nell'Unione come luogo di lotta di alternativa liberale e laica.

Nonostante fosse difficile, nella solita trasmissione polarizzata su Berlusconi, aprire un fronte polemico con Bertinotti, vi è stato anche spazio per l'accenno a quel ruolo. Ruolo di una forza che punta «a una grande riforma, a un profondo rinnovamento della sinistra in senso laico e liberale». Certo, poteva essere spiegato meglio, con minore circospezione nei confronti di Bertinotti, individuando dell'Unione le componenti conservatrici da contrastare (i comunisti e i clerico-solidaristi, quelli del compromessino storico Ds-Margherita).

36 comments:

Anonymous said...

ma quando parli di Alemanno, lega (il federalismo e la legge biagi (nota anche come legge maroni) sono proposta liberale, comunque) e udc hai minimamente idea di dove siete andati a cacciarvi?
Direi che ce l'hai visto che dici:
"individuando dell'Unione le componenti conservatrici da contrastare (i comunisti e i clerico-solidaristi, quelli del compromessino storico Ds-Margherita)."
hai praticamente citato tutta l'unione tranne la rosa nel pugno, poi a spaccare la rosa nel pugno e vederci che ci sta dentro ci trovi i socialisti e i mezzi-liberali (già radicali).

e non parliamo dei due programmi...

Comunque secondo me non poteva premere troppo su alcuni tasti proprio per il fatto che aveva bertinotti affianco, ci sarebbe stato un dibattito Bonino-Bertinotti con berlusconi che li guardava sghignazzando e dicendo "ecco, lo dicevo io".

detto questo, ti assicuro che in un dibattito le mie palle degli occhi hanno visto Alemanno difendere la riduzione del costo dello stato e delle tasse, deve essere stata la vicinanza a Della Vedova che emana libertarismo

Anonymous said...

certo che se invece di quel disco rotto di rotondi ci fosse stato un tabacci, o anche proprio alemanno (che non so quante volte lo contraddisse quando si presentò dopo le regionali a sorpresa), sarebbe stato molto meno efficace per berlusconi sottolineare le differenze tra lui e la bonino. poi, se hai notato, lo stesso berlusconi ha detto che la storia delle tre punte è un escamotage per far avere voti ad AN e UDC, facendo intendere che col proporzionale c'è anche una concorrenza interna alle coalizioni.

Anonymous said...

La Bonino se l'è cavata benissimo, davvero brava e non avevo dubbi. Io sono uno di quelli ancora indeciso tra votare Forza Italia e Rosa nel Pugno, il cuore mi dice Rosa, il portafoglio, sarò sincero, ancora Forza Italia. E' evidente che la situazione migliore per la modernizzazione del nostro Paese sarebbe ritrovarsi un centrosinistra vincente con la Rosa nel Pugno al 10%, ma è pure vero che se la Rosa si ferma al 2% sarà stritolata dalla sinistra radicale e a quel punto molto meglio che vinca il centro destra con Forza Italia al 40%...Insomma un bel dilemma, che probabilmente risolverò solo la mattina del 9 Aprile.
Ciao Paolo

Anonymous said...

Per ogni deputato socialista-liberale (una contraddizzione fortissima!), ci saranno 3 comunisti. Contenti voi. GM

Anonymous said...

"ci sarebbe stato un dibattito Bonino-Bertinotti con berlusconi che li guardava sghignazzando e dicendo 'ecco, lo dicevo io'"

Ma si è appalesata eccome, la divergenza alla quale ti riferisci. Nella fattispecie in due occasioni, sempre attutite dalla geniale regia televisiva di Ballarò, bravissima a mettere in sordina quei frangenti spostando i campi di ripresa (specialmente nel secondo caso, quando Floris ha intuito la mala parata e ha comandato la pubblicità).
Per il resto, trovo l'analisi di Jim piuttosto condivisibile. Ma sulla politica estera, alla provocazione di Emma Bonino ("Qual è la sua politica estera? Quella di Calderoli?"), Berlusconi avrebbe dovuto alzare la voce. Lo stesso dicasi a proposito di banche del cordone (che in Italia ci sono, ma non per favorire inutili autodonazioni!) e di aggravio dell'imposizione sulle rendite, avallato anche dalla leader radicale in un'inedita sintonia con il binomio Alemanno-Bertinotti.
Ma, nel complesso, considerata la partita "fuori casa", il Berlusca è andato discretamente. Di tutt'altro sapore, ma allo stesso livello di solidità e compattezza, si è presentata la prestazione di Fini e Casini contro Fassino e Rutelli, da Vespa. E' quasi un mese che, nei confronti televisivi, ravviso una sostanziale superiorità dei leader della CdL sugli avversari, eccettuato forse solo il confronto diretto tra il Cavaliere e il Professore. Al di là del mio "occhio di parte", vorrà pur dire qualcosa una media di gol segnati per partita così elevata! :-)

Anonymous said...

"Il punto di forza della Bonino è stato senz'altro, al di là dei contenuti, il carattere, l'immagine di una leader donna che tiene testa a Berlusconi."

jim, ma che' stai a ddi'?

Di fronte ad una performance catastrofica tu dici che ha l'immagine "al di là dei contenuti". Vedere due della stessa coalizione che sostengono due politiche esattamente antitetiche (uno per i soviet, l'altra per il libero mercato) ha fatto chiarezza agli elettori.

Come dice Silvio: l'unica garanzia della sinistra è che, poichè sono divisi su tutto, non potranno fare nulla perchè regnerà solo caos.

aa

ps: non puoi accusare gli altri di metterla in caciara se anche le dici belle grosse.

Anonymous said...

Berlusconi ha fatto il pagliaccio continuando la sua campagna negazionista, infischiandosene delle domande che i cittadini gli rivolgono. I comunisti, i comunisti...sa dire solo quello e onestamente mi pare davvero poco: tuttavia la Bonino non lo ha incalzato, cadendo nella trappola della caciara. Di ieri sera mi ricordo solo una sua battuta a Berlusconi: Lei mi ha detto che sono la protesi di Pannella! Stia sicuro che questo se lo ingoierà! :DDD

Anonymous said...

Mi pare che i radicali al centrodestra abbiano dato anche troppo credito dal 94 fino ad oggi, con scarsi risultati a giudicare da quello che ha combinato col governo sostenuto dalla maggioranza più numerosa degli ultimi 50 anni. E' evidente che le politiche economiche dei radicali sono antitetiche con quelle di Bertinotti. E' altrettanto evidente che la pretesa di definire liberale la politica di Berlusconi è del tutto destituita di fondamento. Questo, nonostante la presenza di Bertinotti che non consentiva alla Bonino di affondare i colpi per bene si è capito benissimo. Prova a immaginare Fini presente quando Berlusconi ha detto che mettono in dubbio la sua leadership solo per prendere voti, giusto per farti un'idea. Nel confronto diretto con la Bonino il sedicente liberale ne esce massacrato, come del resto era inevitabile, paga le scelte fatte in questi 5 anni di governo.

Robinik said...

Devo confessare che Berlusconi a Ballarò non mi è piaciuto.
Nella tana dei leoni avrebbe dovuto fare la vittima e non il leone... va be...

Nei confronti della Bonino (l'unica tra i due avversari di ieri che pesca nel bacino di FI) avrebbe dovuto evidenziare il seguente semplice ragionamento:

La Bonino ripete che non si sono fatte riforme liberali nonostante una maggioranza parlamentare. In realtà molto è stato fatto ma andava fatto di più. La maggioranza parlamentare però non è sufficiente perchè si devono armonizzare le posizioni di tutta la coalizione. Si chiama Democrazia (questa cosa che a voi radicali non piace).

E' impossibile però senza che si voglia mentire volontariamente non ammettere che nel centrodestra di ieri ed in quello di domani si sono fatte e si faranno molte più riforme liberali di quante ne possa fare una coalizione come quella dell'Ulivo in tutta la sua vita e questo mette in luce il vero motivo per il quale la Bonino sta a sinistra:
Per evitare di rimanere fuori dal parlamento i radicali hanno scelto lo schieramento con il pronostico più favorevole e l'unico che gli avrebbe permesso la propaganda con la quale hanno deciso di identificarsi: la clericofobia e l'intolleranza laicista.

Sta solo qui l'utilitaristico ragionamento dei Radicali che già nella RnP sono una specie rara dominata com'è questa "realtà" da ex-ds e socialisti (i veri proprietari della baracca.

Le lezioni di liberalismo le faccia a qualcun'altro...

Ciao!

Unknown said...

Hai detto bene , capace di tenergli testa , un leader donna che avrei voluto nel centro destra non a fare propaganda unionista a prodi e socialisti.
Una donna portata sulle vette d'Europa non solo per la sua forza politica , le sue battaglie am anche perchè un certo signor Berlusconi ha voluto fosse cosi'.
Mi dispiace molto Federico ma io mi sento tradito dal partito radicale e sono preoccupato anche per il dopo elezioni.
Salutoni

Anonymous said...

Dopo aver letto Robinik ho deciso, voterò Rosa Nel Pugno, al diavolo il portafogli :))
Ciao, Paolo.

Anonymous said...

non che voglia infierire, ma dico: la bonino critica B. per non aver fatto le riforme. Come dice Robinik: la riforme si fanno con la coalizione che si ha. Di sicuro il centro-destra ha la più alta quota di liberali, in Italia. A sinistra saranno una decina, forse meno ora che Debenedetti è stato defenestrato (Morando, Morando, Letta, Letta, Rutelli, Rutelli, Rutelli... Turci... me ne mancano ancora due: qualcuno suggerisca dei nomi seri).

adesso, che la bonino pensi di fare le riforme liberiste in una coalizione statalista non va contro la storia: ma proprio contro il buon senso.

ma qui si ritorna alla scelta di Pannella di saltare sul carro dei vincitori... cosa già detta e ridetta... aa

Anonymous said...

Robinik quali sarebbero le "riforme liberali" fatte dal centrodestra? La legge 40? La legge sulle droghe? Cosa c'è di liberale nell'ostracismo contro la ru486? O contro i pacs? E' laicista sostenere che le religioni non dovrebbero essere materia di insegnamento? No perchè negli stati uniti è esattamente così. E non ci si trova a dover fare imbarazzanti contorsionismi per spiegare come mai il cattolicesimo si e l'islam no. Non c'è più niente di liberale a destra, forse ti confondi con liberista ma anche li le sfide, a partire dall'articolo 18 il governo le ha perse tutte. E aveva, ripeto, una maggioranza schiacciante, maggioranza che non solo ha sprecato, ma che ha provveduto anche a rendere impossibile che si riformi con quella mostruosa legge elettorale. Un motivo già più che valido per non allearsi con Berlusconi. Per salvarsi le chiappe da una batosta elettorale ha condannato il paese all'instabilità politica più totale...

Anonymous said...

Ho qui davanti a me un interessante articolo di Giavazzi intitolato : "Le privatizzazioni di Giulio Tremonti : solo i Tabacchi di Stato".

:)
Ciao Paolo

Anonymous said...

La propaganda di sinistra contagia, eccome.

Riforme liberali:

1) Scuola e concorsi pubblici: introduzione del merito.

2) Tasse: abolizione tassa sulla morte (che Prodi e Bonino vogliono reintrodurre), riduzione carico fiscale complessivo. Inoltre, da subito si era parlato di abolire l'Irap ma la contiuntura e i conti disastrati lasciati dall'Ulivo non lo hanno permesso (Nota: se ora la nostra competitività è a pezzi, lo si deve anche a quel mostro introdotto da Visco).

3) Grandi riforme.

4) Bossi-fini: dà dignità agli immigrati che passano ad essere cittadini dall'essere pattume umano come sotto l'Ulivo.

5) Riforma del Lavoro.

6) Riforma della Giustizia: sia divisione delle carriere che riforma del diritto fallimentare.

Così, a botto: senza contare le riforme utili ma di cui nessuno sente parlare, come quelle ai ministeri dei trasporti, dell'innovazione tecnologica, etc.

A me basta: soprattutto quando dall'altra parte Prodi-Bertinotti-Bonino promettono di abolire tutto ciò per tornare allo statalismo più becero. (Vedi sulla scuola dove Boselli, che mi sembra alleato della Bonino, chiede solo lo Stato).

aa

ps: guardare che essere socialisti non è una colpa, non vergognatevi, dite chiaramente di essere socialisti duri e puri e non fate torto a nessuno. E' quando dite di essere liberali che sorgono i dubbi, soprattutto perchè confondete il libertinismo di pannella con il liberalismo. Se Pannella ha studiato il liberalismo sui testi fondamentali di De Sada non è colpa nostra: spiegategli che quello, però, non è liberalismo.

Anonymous said...

L'idea che il merito si introduca per legge nei concorsi pubblici mi fa sorridere. Così come pensare che l'abolizione della tassa di successione sia un'atto liberale, non è altro che una diversa distribuzione delle imposte. Il governo ha deciso di aumentare i bolli e togliere l'imposta di successione per i patrimoni sopra i 350 milioni. "Grandi riforme" messo in un punto a sè stante è un monumento alla carenza di argomenti. La Bossi-Fini? Indubbiamente meglio di prima, mi sfugge perchè dovrebbe essere annoverata come atto liberale. Senza contare poi che le code recenti alle poste hanno ben evidenziato i notevoli problemi di applicazione. Liberale semmai sarebbe il voto amministrativo agli immigrati, tesi che mi sembra sostengano in pochi oltre a Fini. Di sicuro non è liberale sostenere che non si vuole una società multiculturale, come ha detto Berlusconi.
Riforma del lavoro, beh qua siamo ben lontani dall'avere un sistema che funziona. Ci sono categorie di lavoratori intoccabili e altri prive di diritti, in un sistema che andava bene quando il lavoro precario non era la regola. E va bene essere liberali, ma io a 30 anni con un contratto a tempo determinato un mutuo per la casa me lo scordo.
Riforma della giustizia... fosse stata fatta sul serio, nei primi due anni di governo forse era un punto da ascrivere. Così mi pare sia rimasto un abbozzo, ben lontano da quanto si era detto durante le elezioni.

Rimangono sul tavolo tutti i punti che ti ho detto prima che potremmo riassumere in una deriva fortemente clericale dello schieramento. Rimane il mostro della legge elettorale. Non riesco a capire su che basi un partito liberale dovrebbe restare nel centrodestra, per fare la foglia di fico?

Anonymous said...

aa, non copiare i volantini di Forza Italia che serve poco alla discussione.

Tutto quell'elenco sono solo idee, punti, o riforme appena accennate, a volte solo a parole.
Hanno paura a nominare il lavoro flessibile, ti dicono che è colpa della sinistra (sentire Berlusconi, il pacchetto Treu bla bla).
La Moratti aveva annunciato tagli di personale nelle scuole, siamo finiti con migliaia di assunzioni e la promessa di altri migliaia di posti fissi (sentire Berlusconi, prego, o fare un giro nelle scuole). Meritocrazia? Boh...

Voglio giusto nominare la svolta clericale, la legge elettorale, le pensioni a 800, la carta d'oro, gli inviti ai parassiti di centro (i "moderati") e a Rutelli.
E piantatela di dire che è colpa dell'UDC e che siamo in democrazia: Berlusconi aveva un vantaggio enorme in numeri, in soldi, in popolarità, era quello a cui gli italiani hanno dato per DUE VOLTE la fiducia per fare queste cazzo di riforme liberali.

Anonymous said...

jumper: va bene che dirsi liberali fa figo, ma non è che quello che pensi tu, perchè per te è giusto, è liberale.

>>L'idea che il merito si introduca >>per legge nei concorsi pubblici mi >>fa sorridere.

Ma intanto sono state introdotte delle norme che favoriscono il merito e non il patronato. a te farà sorridere, ma è così. E i liberali credono che il merito non il lignaggio sia da premiare.

>>Così come pensare che l'abolizione >>della tassa di successione sia >>un'atto liberale, non è altro che >>una diversa distribuzione delle >>imposte.

Vorrei capire dove hai studiato il liberalismo, visto che il pensiero liberale crede nella riduzione delle imposte soprattutto quelle inique e parassitarie in vista, anche e soprattutto, di una riduzione del peso dello Stato.

>>La Bossi-Fini? Indubbiamente >>meglio di prima, mi sfugge perchè >>dovrebbe essere annoverata come >>atto liberale. Senza contare poi che le code recenti alle poste hanno ben evidenziato i notevoli problemi di applicazione.

Mah... vedi un po' tu: dare dei diritti ai cittadini...

>>Liberale semmai sarebbe il voto >>amministrativo agli immigrati, >>tesi che mi sembra sostengano in >>pochi oltre a Fini.

E ciò non ha propcio nulla a che fare con il liberalismo.

>>Di sicuro non è liberale sostenere >>che non si vuole una società >>multiculturale, come ha detto >>Berlusconi.

Di nuovo: per te è liberale cosa sostieni tu. Non è liberale ciò che va contro i tuoi valori. Tipico dei rosapugnanti. Io posso essere d'accordo (Ricossa) o meno (Mises) con questa affermazione di B.: ma non vedo cosa c'entri il liberalismo.

>>Riforma del lavoro, beh qua siamo >>ben lontani dall'avere un sistema >>che funziona. E va bene essere >>liberali, ma io a 30 anni con un >>contratto a tempo determinato un >>mutuo per la casa me lo scordo.

Appunto: le mie idee sono liberali, quelle degli altri no.

>>Riforma della giustizia... fosse >>stata fatta sul serio, nei primi >>due anni di governo forse era un >>punto da ascrivere. Così mi pare >>sia rimasto un abbozzo, ben >>lontano da quanto si era detto >>durante le elezioni.

Ammesso e non concesso che ci sia ancora da fare qualcosa: tu mi stai dicendo che una coalizione con Di Pietro, Violante, Brutti etc. andrà più a fondo. non farmi ridere.

>>Rimangono sul tavolo tutti i punti >>che ti ho detto prima che potremmo >>riassumere in una deriva >>fortemente clericale dello >>schieramento.

Allora ci siamo: liberale è chi vuole bombardare la Chiesa. Non liberale è chi crede che ognuno possa professare le proprie opinioni liberamente, Chiesa compresa.

Non capisco perchè non vi possiate dire socialisti: perchè fondamentalmente è quello che siete. Non è un reato: il liberalismo, come è palese dalle tue parole, è da un'altra parte.

con tutto il rispetto, aa.

Anonymous said...

ciccio: sono meno scemo di quello che pensi.

Io non dico certo che questo governo ha fatto tutto al meglio, anzi. Dico però che un governo prodi farebbe molto, molto peggio.

Se si vuole una politica liberale e non si è riusciti a farli con FI, figurarsi se ci riuscirà una coalizione che defenestra Debenedetti per mettere dentro Caruso.

aa

Anonymous said...

Io credo che i radicali abbiano scelto bene, in fondo a destra sono 10 anni che li prendono per il culo e guardate la fine che hanno fatto i radicali di Della Vedova, che ci sono cascati anche stavolta... A sinistra sarà sicuramente durissima ma qualche buon risultato lo possono portare a casa, soprattutto nelle battaglie riguardanti i diritti civili delle minoranze ma non escluderei in campo economico. E' vero, a sinistra sarà durissima riuscire a scalfire i privilegi dei sindacati, degli insegnanti e dei dipendenti pubblici ma ci si può provare con le corporazioni dei notai, farmacisti, avvocati, banchieri, assicuratori... magari al prossimo giro Berlusconi si ricorderà di fare quello per cui 5 anni fa era stato votato e concluderà l'opera...non ho dubbi che sarà arzillissimo anche a 75 anni...

Anonymous said...

andando a votare il 9 e 10 aprile prossimi ricordarsi che il sistema elettorale è un proporzionale, seppure pessimo, e che siamo in italia luogo dove le crisi sono sempre gravi... ma mai serie!

Anonymous said...

il post su Berlusconi arzillo a 75 anni l'ho scritto io
Paolo :)

Anonymous said...

Appunto tu dici che Prodi farebbe peggio. Io non dico che farebbe meglio. Spero che non faccia peggio, che è un tantino diverso. Non posso ridare il mio voto alla stessa coalizione che ha fatto la riforma elettorale la legge urbani, la legge sulle droghe, la legge sulla fecondazione assistita e che è fermamente contraria ai pacs. Ho provato berlusconi 5 anni, il prodotto non mi è piaciuto, adesso cambio... prendo un'altra fregata? Amen al prossimo giro cambio ancora voto.

Anonymous said...

io dico semplicemente dico che un liberale non firmerebbe una caso del genere:

"Le politiche finanziarie e fiscali devono quindi puntare a correggere gli squilibri sociali e territoriali, a combattere l'impoverimento prodotto dalle DINAMICHE DEL MERCATO e dal centro destra;"

Passo liberamente tratto dal caposaldo del pensiero liberale: "il capitale"

"A fronte di questo quadro, crediamo che la trasformazione del mercato nazionale richieda FORTI POLITICHE PUBBLICHE, in termini di una rete efficiente di ammortizzatori sociali, della creazione di economie esterne e di un nuovo stimolo all'innovazione, soprattutto di prodotto."

nazionalizzazione delle aree funzionali di impresa, rafforzamento delle distorsioni del mercato, assistenzialismo questo è pieno mises! liberismo spinto!

ma vediamo le due grandi liberali della rnp nel centrosinistra

pacs = aggravio delle tasse sui single

scuola pubblica = indottirnamento di stato, sprechi, distorsione del mercato

l'unica cosa di liberale rimasto nella rnp è l'abolizione della legge sulle droghe (per proporre cosa però, il monumento all'ipocrisia che c'era prima?) e l'eutanasia (degli adulti ci aggiungo io)

Anonymous said...

io quello che avrei voluto era il partito radicale nella cdl e l'udc fuori dalle balle

Anonymous said...

ASTROLABIO FOR PRESIDENT.

aa

JimMomo said...

Finalmente Astrolabio, ci sei arrivato. I radicali ci hanno provato per dieci anni con Berlusconi, ma alla fine, un anno fa, ha scelto di no per non disturbare gli equilibri della coalizione, quindi questa storia del "tradimento" dei radicali andrebbe chiusa.

E non sono riusciti a entrare neanche i radicali perbene, quelli "laici ma non laicisti", senza Pannella e la Bonino. Solo Della Vedova, ma il piccolo e innocuo movimento è stato respinto.

Anonymous said...

Tra quello che volevi e quello che hanno fatto ci passa il motivo per cui alle prossime elezioni io seguo i radicali. La riforma sui pacs nella cattolica spagna l'ha fatta il governo Aznar ( e non sarebbe liberale? andiamo bene, è liberale il concetto di famiglia naturale invece) qua da noi a fatica riesce a parlarne il centrosinistra.Quanto agli ammortizzatori sociali, in un mercato del lavoro flessibile mi sembra il minimo. Facile parlare di flessibiltà quando non si hanno problemi economici o si è assunti a tempo indeterminato...

Anonymous said...

sono contento che dai miei post tu possa intuire il mio stato economico.

Detto ciò: le risorse per gli ammortizzatori sociali vanno prese dalle Pensioni. Lo dice Boeri, non certo uno di destra, ed è quello che B. voleva fare: solo che gli hanno fatto duecento scioperi contro sia per la flessibilità che per le pensioni.

Strano che tu adesso voti proprio chi ha lottato contro quella manovra. Ecco perchè io continuo a votare a destra.

aa

Anonymous said...

x jimmomo: aldilà del tradimento degli accordi etc... i riformatori liberali saranno probabilmente sovrarappresentati nel prossimo parlamento, la camera ha 630 deputati, ho letto che secondo i sondaggi è previsto che prendano lo 0,3 % dei voti per cui gli spetterebbe 1,3 deputati.

e ti ricordo che un anno fa (un anno? no forse è un mese) l'unione aveva lo stesso atteggiamento (do you remember mastella? e Bertinotti?) e non siete stati ospitati in mezzo alle liste ds com ha fatto Fi con della Vedova, ma vi siete dovuti fare un partito vostro. Secondo me era possibilissimo che fosse stati nel centro destra, l'Udc ci sarebbe rimasto, certo, ma quello è un proposito per il futuro.
La scelta fatta secondo me è irrazionale, ma siccome la pragmatica ci insegna che l'uomo è essere razionale, evidentemente i temi anticlericali avevano priorità su quelli liberali.
Temi che che peraltro non hanno licenza nemmeno nell'unione, andrete nell'unione a fare il nulla.

"La riforma sui pacs nella cattolica spagna l'ha fatta il governo Aznar ( e non sarebbe liberale? andiamo bene, è liberale il concetto di famiglia naturale invece)"

E chi se ne frega che l'ha fatta Aznar? il concetto di famiglia naturale non è ovviamente ne liberale ne ne statalista finchè non entra nel diritto.
PErsonalmente considero il matrimonio civile un privilegio non liberale, ma per quanto mi riguarda i privilegi dovrebbero essere eliminati e non estesi.
La visione dei riformatori liberali ovviamente è quella più giusta, si ai pacs escludendo le forme di assistenzialismo.

"Quanto agli ammortizzatori sociali, in un mercato del lavoro flessibile mi sembra il minimo. Facile parlare di flessibiltà quando non si hanno problemi economici o si è assunti a tempo indeterminato... "
Ho sicuramente molti meno soldi te e un lavoro sicuramente più precario, libero di dire che gli ammortizzatori sociali sono il minimo: ma non mi sembra proprio che siano una tipica misura liberale (libertaria poi non ne parliamo)

Anonymous said...

la teoria del "non ci hanno accettati" non regge jim: era il tuo amico pannella con la sua dottrina della purezza della razza (radicale) a dire che non ci volevano accordi elettorali.

Chi propugnava questa politica era un certo Benedetto della Vedova, che da liberale avrebbe orrore a stare dalla stessa parte di Bertinotti.

Poi, diciamo che i radicali hanno anche fatto di tutto per farsi mettere all'angolo: con il loro anti-clericalismo, d'altronde, si può andare davvero da poche parti. Come hanno capito tutti: tranne la Bonino e Pannella.

Anonymous said...

Altro momento significativo di ieri sera, quando la Bonino ha ricordato a Berlusconi di quando andava ai congressi radicali a professare fede per il maggioritario secco...

Anonymous said...

non mi firmo mai..
Paolo :)

Anonymous said...

AA mi dici come Berlusconi difende il liberlasimo?
Lo difende facendo sparire i soldi dalle tasche dei lavoratori dipendendti per farle finire in quelle dei commercianti e dei liberi professionisti?
Li difende con i cartelli assicurativi e bancari?
Con la maggioranza che aveva poteva fare molto di più. Non ha avuto coraggio e lo pagherà alle urne.
I RL con un seggio...una barzelletta.

JimMomo said...

Danie', tutte le critiche che vuoi, ma la tua ricostruzione non regge. Aspettare di vedere dove tira il vento e scegliere?

Ha scelto Berlusconiiiiii! Lo volete capi'? S'è tentato a destra e lo spazio non s'è aperto (neanche, un anno dopo, per i Riformatori Liberali); s'è tentato a sinistra e s'è trovata la disponibilità di Sdi e spezzoni Ds.

Anonymous said...

AA per favore: concorso pubblico e liberale sono due concetti in contraddizione tra loro. Non mi risulta che per assumere un docente un'università americana faccia un concorso pubblico. Quanto al resto l'abolizione della tassa di successione non è un atto liberale semmai liberista, sempre che comporti un abbassamento delle imposte. Per compensare quel minor gettito invece si dovrà andare a pescare altrove. Il voto amministrativo agli immigrati è una battaglia di diritti: pagano le tasse ergo hanno diritto ad avere voce in capitolo su come vengono spese. Quella su berlusconi poi è comica: da quando in qua sarebbe liberale sostenere che uno stato debba avere una cultura dominante negando diritto di esistenza a tutte le altre? Quanto al discorso chiesa siamo alle solite: se uno critica viene tacciato di voler tappare la bocca. Classica posizione clericale.
Nelle tue posizioni di liberale mi sembra ci sia ben poco, direi più liberismo clericale tipico della destra conservatrice. Non capisco perchè vergognarsi di una posizione pur legittima...